Eurovision Song Contest: “A luta é alegria” degli Homens da Luta a rischio squalifica
httpv://www.youtube.com/watch?v=hweM1Gsy1fA
Dopo la Bielorussia, rischia la squalifica anche “A luta è alegria” degli Homens da Luta, rappresentanti del Portogallo. Il pezzo è stato subito accusato di contenere messaggi politici, noi stessi lo avevamo evidenziato, ed anche gli atteggiamenti del gruppo, pugni chiusi e vessilli rossi, sono un chiaro segnale della loro militanza politica. Del resto mai negata dal gruppo, che dal palco lusitano ha anche invitato a prendere parte alla manifestazione di sabato 12 contro “il lavoro precario, la disoccupazione e gli emigranti che hanno lasciato un paese che non gli ha offerto opportunità”.
Va detto che nonostante il leader del gruppo abbia detto chiaramente che la loro “è una canzone politica”, il testo non fa alcun riferimento specifico a partiti, movimenti o uomini politici, parla soltanto genericamente di “popolo” e “lotta”. Ma il gruppo si presenta con all’occhiello garofani rossi, simbolo di quella “rivoluzione dei garofani” che il 25 agosto 1974 rovesciò la dittatura di Antonio Salazar e dietro alla schiena il numero 74, in ricordo di quell’anno.
PRECEDENTI – Basterà per squalificarli? Difficile dirlo. Nel 2009, la Ebu squalificò “We don’t wanna put in” dei georgiani 3JS per il chiaro gioco di parole che faceva riferimento a Putin e irritò gli organizzatori russi. L’anno scorso, i lituani InCulto, invece furono giustamente graziati perchè la loro Eastern European Funk non conteneva messaggi politici ma solo una forte denuncia sociale (il post lo trovate qui). Di contro, nel 2008, Rodolfo Chikilicuatre dovette parzialmente riscrivere “Baila el Chiki Chiki”, trasformando Zapatero e Rajoy in “Josè Luis” e “Mariano”, (qui c’è la versione originale e qui quella “purgata“) dunque con i loro nomi. E ancora nel 2007, non fu squalificata “Push the button” dei Teapacks (Israele), nella quale, pur senza nominarlo esplicitamente era però chiarissimo il riferimento al “Biddy Biddy Kingdom” di Ahmadinejad e all’arsenale nucleare iraniano (nel testo si canta “Non voglio saltare per aria” e di “governanti pazzi con una demoniaca tecnologica voglia di fare male” e il cantante Amos Oz ha un bersaglio dietro la schiena…)
La Ebu esaminerà il testo della canzone e prenderà una decisione probabilmente nella terza settimana del mese di marzo. Nel frattempo, martedì alle 13 ci sarà il sorteggio, che riguarda i paesi: dunque il Portogallo sarà regolarmente in griglia, a prescindere dalla canzone che schiererà al via del concorso europeo.
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tra l’altro è eccessivamente folk
sono adv random, israel
Speriamo che non la squalifichino, se rimane e’ un avversario in meno per Senit, il Portogallo con questa canzone ha 0 possibilita’ di qualificarsi. Ma cosa c’entra un advert della Marrone in un sito di eurofestival, per me questa suona come una cosa un po’ blasfema.
Ecco una cosa che proprio nn amo dell’ESC: la valutazione non uniforme delle squalifiche x contenuti politici.
..siamo messi bene quest’anno…fra Portogallo, Bielorussia e Danimarca quest’anno non credo che sarà ricordato solo per le belle canzoni…
Si infatti non mancherà a nessuno.
Al di là delle motivazioni politiche, nel caso in cui venisse squalificata, non mancherà a nessuno, credo.