Regno Unito, sarabanda di nomi. Le Atomic Kitten in pole ma….
Se avete meno di 30 anni, probabilmente le Atomic Kitten ve le ricordate appena. Eppure ad inizio di questo secolo sono state uno dei gruppi vocali femminili più premiati nel mondo. Tre anni di grande gloria, fra il 2000 ed il 2003, tre album, 8 dischi di platino e 10 d’oro nel mondo, più altri tre con le raccolte, poi dopo il tour del 2004 lo scioglimento, con la successiva reunion del 2008 (con una line up diversa) che non ha condotto a nulla se non a pochi sporadici singoli. In Italia, oltrechè per la cover di “Tide is high”, successo dei The Paragons del 1967, anche per “Ladies night”, successo del 2003 accompagnato da un video dove c’era dentro un pò di tutto.
Ebbene, le tre figliole, con in testa Liz Mc Clarnon, sarebbero in testa nella corsa per rappresentare il Regno Unito a Baku. Una scelta a tutto pop, che sicuramente riporterebbe all’attenzione del grande pubblico la girl band dopo anni di silenzio (carriere soliste non proprio brillanti a parte, l’ultimo album è del 2003, l’ultima raccolta del 2007 prima della Essential Collection uscita sul mercato britannico in questi giorni). La BBC le avrebbe inserite in una shortlist per Baku e punterebbe su di loro per vincere la rassegna.
httpv://www.youtube.com/watch?v=u8CMsQ-p1ls
Atomic Kitten in pole, dunque, ma non ci sono solo loro. Caduta l’idea di riunire le Spice Girls, resta in piedi il nome di una delle componenti ovvero Ginger Spice Geri Halliwell, peraltro motore dell’operazione reunion e con un lavoro in uscita a breve. Anche Mel C, ovvero Melanie Chisholm, “Sporty Spice”, non si è ancora ufficialmente tirata indietro.
Sul fronte dei grandi (?) ritorni, ci sarebbe anche un altro nome parecchio noto in passato, quello dei Right Said Fred, titolari di una delle one shot songs più famose e belle degli anni ’90, ovvero “I’m too sexy” (1991). I fratelli Fairbrass sono ancora in attività con modestissimi riscontri di vendita. Ben più forte sarebbe il nome degli Steps, anche loro freschi di reunion, 12 dischi di platino con appena 3 album fra il 1998 ed il 2002 (“Tragedy”, scritto dai Bee Gees è uno dei loro maggiori successi). Nell’ultimo periodo ha preso forza anche la candidatura di Will Young, ovvero il “padre” di tutti i figli dei talent show essendo stato il vincitore della prima storica edizione di Pop Idol, nel 2002. Per lui 12 dischi di platino, compreso quello con l’ultimo album del 2011 ma una popolarità piuttosto confinata nella terra britannica.
GLI ALTRI – Poi circolano un pò i soliti nomi. Quello della gallese Charlotte Church, un’altra apprezzatissima in patria ma poco nota fuori (7 dischi di platino e 7 d’oro), circola da almeno due anni, senza trovare sbocchi, così come già l’anno scorso era forte il nome della nuova stella del pop Pixie Lott, in cerca di rilancio dopo un secondo album non all’altezza del primo. Il mezzosoprano Katherine Jenkins sarebbe una scelta di grande classe (tre dischi di platino), ma vincere portando un crossover operatic pop non la strada più semplice. Decisamente più elettropop e più glamour sarebbe la scelta di puntare sul quintetto al femminile anglo-irlandese The Saturdays (qui c’è “Ego“, un loro successo).
Sul fronte reduci da talent show, ci sono anche i nomi della boyband JLS, reduci da un’ottimo esordio discografico, del 45enne Johnny Robinson, di John Mc Elderry, già primo in classifica in Inghilterra ed Irlanda e vincitore nel 2009 di X Factor e di Gareth Gates, secondo dietro Will Young nel primo Pop Idol. Più difficili i nomi dell’attore e cantante John Barrowman e della poprock band Mc Fly.
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una piccola precisazione.
La band si è sciolta nel 2004. Si è poi riunita in 3 occasioni 2005, 2006 e 2008 in corrispondenza dell’uscita di 3 singoli di beneficenza.
La line up è cambiata per la prima volta nel 1999 e poi nel 2002. Successivamente non è più cambiata.
La line up del 2008 era la stessa degli anni precedenti.