Batuhan, il cuoco italiano a Baku: “Nina, vieni a mangiare da me…”
Chi passa dalla Baku Crystal Hall non può fare a meno di incrociarlo perché lui è lì, in un capannone attaccato all’arena intento a guidare la cucina e sfamare ogni giorno 1500 persone (che arriveranno a 2500 da lunedì…): dai tecnici della Brainpool, che si stanno occupando di luci, scenografia e tutta la parte elettrica, a giornalisti, ma anche a giornalisti, delegati, cantanti e ballerini. Batuhan Zeynioglu ha 37 anni ed un cognome turco, perché è nato ad Istanbul e suo padre è originario della porta asiatica sull’occidente, ma da un po’ di tempo tutti hanno aggiunto al suo cognome quello della madre, Donatella Piatti, bolognese trapiantata in Turchia per amore, giornalista di moda e costume: “Hanno cominciato a chiamarmi tutti così – dice – e così adesso lo uso anche io, così si capisce che sono italiano. E poi quale miglior cognome per un cuoco…”
Dalla metà aprile, chiamato dalla maggiore società di catering azera, è al servizio della carovana eurovisiva, culmine di una carriera che già da diversi anni lo vede protagonista come executive chef nei migliori hotel internazionali (Hilton, Conrad, Cipriani) e che di recente lo ha visto protagonista in due programmi televisivi, uno tutto incentrato e la versione turca di Masterchef: “Per me è un onore lavorare per l’Eurovision – dice Piatti –Conoscevo da anni questa organizzazione e la seguivo soprattutto in Turchia dove è un evento di prim’ordine…Qui hanno speso tanto, credono molto nelle potenzialità dell’evento. Ho avuto la fortuna di entrare già nell’arena e anche nella sala vip destinata al presidente della Repubblica. C’è veramente una visuale straordinaria”.
Ormai è in Turchia da tempo (vi si è trasferito dopo il matrimonio), ma l’Italia è sempre nella testa di Batuhan Zeynioglu: “Ci torno sempre – dice – soprattutto in vacanza, per farla conoscere ai miei figlia Chiara (7 anni) e Derin (15 mesi): vanno a trovare i nonni, mangiano italiano ed imparano la nostra cultura, insieme a quella turca. Ecco, la multiculturalità è una fortuna, così come avere due passaporti”.
Batuhan Piatti e la musica. Anche qui l’Italia è al centro: “I miei artisti preferiti sono Cocciante, De André, Branduardi, Articolo 31,Eros,883,Nina Zilli, Celentano, Vasco,Mina. Fra gli stranieri apprezzo Eageles e Jethro Tull”. E l’Eurovision?: “Come detto, mi piace Nina Zilli, è bravissima, faccio il tifo per lei, oltrechè naturalmente per Can Bonomo, che rappresenta la Turchia.Spero ci sia anche lui, in finale. Quanto a Nina, l’aspetto a mangiare da me…il menù per la finale l’ho già pensato: Strozzapreti con panna prosciutto, sformatino di capelli d’angelo con taleggio e pomodorini caramellizzati….il resto beh lo scopriranno, non posso mica rivelare tutto!”
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bravo Batu!la Zilli è davvero fantastica,se accetta il tuo invito brinda anche per me!
pero Derin il mio nipotino non ha 15 anni,solo 15 mesi!
buon lavoro a tutti!
Correggo, era un refuso…