La Germania? Una selezione ricca di big: ecco i profili dei finalisti
Se come è probabile sposteranno il festival di Sanremo, non ci saranno più coincidenze e allora la sera del 14 febbraio potremo goderci Unser Song Fur Malmo, la selezione tedesca per l’Eurovision: gara secca, votano pubblico e giuria. San Valentino davanti alla tv, ma ne vale la pena: mai come quest’anno le 12 canzoni sono interpretati da grosse big della musica tedesca, che hanno deciso di mettersi in gioco per la rassegna europea o da giovani emergenti bravissimi. Ma andiamo con ordine: ecco chi gareggerà nella finale tedesca. Due sole canzoni sono già disponibili, la potete ascoltare cliccando sul titolo. Come potrete leggere, c’è una grande varietà di generi musicali. Il dodicesimo cantante in gara è stato ufficializzato solo oggi
- Ben Ivory – The Righteous Ones (etichetta: Warner)
- Betty Dittrich – Lalala (Universal)
- Blitzkids mvt. – Heart On The Line (Bitclap records/Warner)
- Cascada – Glorious (All Around the world)
- Finn Martin – Change (EMI)
- LaBrassBanda – Nackert (Trikont)
- Mobilée – Little Sister (Universal)
- Nica & Joe – Elevated (Sony)
- Die Priester feat. Mojca Erdmann – Ave Maris Stella (KOCH/Universal)
- Saint Lu – Craving (Warner)
- Söhne Mannheims – One Love (Söhne Mannheims)
- Mia Diekow – Liebingslied (Sony)
Per i Cascada, trascinati dalla conturbante frontwoman Nathalie Horler, parlano i numeri. Dal 2004 ad oggi hanno venduto 30 (trenta!) milioni di dischi nel mondo, diventando leader nel campo della eurodance. I loro maggiori successi sono “Everytime we touch” ma sopratutto “Evacuate the dancefloor”, entrata ai vertici delle charts anche negli Usa, in Canada, Australia e Nuova Zelanda. Dieci dischi di platino e nove d’oro e una lunga serie di riconoscimenti in giro per il mondo.
httpv://www.youtube.com/watch?v=A68j28KQaik
Più confinati nell’area germanofona, Söhne Mannheims sono dal 1995 una istituzione del pop d’autore in Germania, Austria e Svizzera. Il loro leader, Xavier Naidoo, oltre ad aver cominciato anche una brillante e fortunata carriera solista l’anno scorso è stato giudice ad Unser Star fur Baku. In carriera hanno venduto oltre due milioni di dischi, conquistando otto dischi di platino e 14 d’oro.
httpv://www.youtube.com/watch?v=RtuW08ZIgvg
Die Priester sono tre sacerdoti cattolici che cantano a scopo benefico, sull’onda di quanto hanno fatto in passato The Priests (Irlanda) e Les Pretres (Francia) oltre ai monaci cistercensi austriaci. Proporranno una versione in chiave moderna dello storico canto della tradizione cattolica insieme a Mojca Erdmann, soprano di fama mondiale che si è esibita in alcuni dei maggiori teatri. Il loro album d’esordio “Spiritus dei” ha vinto due dischi d’oro, è andato meno bene il secondo.
La domanda nasce spontanea: ma se ad Heilsarmee, che rappresentano un’associzione umanitaria a sfondo religioso, è stato imposto di cambiare nome e divise, nel caso vincessero loro (difficile) l’Ebu che fa? Li fa cantare in borghese e impedisce loro di presentarsi come “I preti”?
Nica & Joe, al secolo la cantante pop polacca Veronika Belyavskaya e il tenore statunitense Joseph Guyton sono un duo che nel 2011 ha chiuso al terzo posto l’edizione 2011 dell’X Factor tedesco, andato in onda su Viva: “Build a palace”, il singolo d’esordio, non è andato bene, come i due album. Il berlinese Ben Ivory, che si autodefinisce il David Bowie della nuova generazione, è un giovane talento emergente della musica elettronica, piuttosto popolare fra i giovani tedeschi: l’ultimo successo è “Better love”. Betty Dittrich, forse uno dei nomi meno noti, è una 28enne che fa un pop retrò, con influenze anni 60 e 70 (qui c’è “Come to Paris”). Poi ci sarà l’elettropop dei berlinesi Blitzkids mvt (“Cold” è l’ultimo singolo).
Finn Martin è un giovane emergente del pop tedesco (qui “Change“), Saint Lu si chiama in realtà Luise Gruber ed è una cantante blues rock austriaca residente a Berlino, con una buona carriera in Germania, anche se un pò di nicchia. In gara nel 2003 al talentshow austriaco Starmania, ha in carniere diverse collaborazioni, fra cui quella con Jason Mraz. Un album andato non benissimo, uno in arrivo: qui l’ultimo singolo “Falling for your love“.
Mobilée sono una folk band di Duisburg che combina il pop a melodie tradizionali usando strumenti come carillon, ukulele, fisarmonica, banjo e mandolino. Nati solo nel 2011 e anche loro un pò fuori dal giro del mainstream, hanno inciso il primo album “Walking on a twine”, trainato dal singolo “Little sister”. Infine, LaBrassBanda, sono l’act in dialetto della selezione. Sono infatti una punk rock band di ottoni che canta in dialetto bavarese con una decennale esperienza live e parecchi album all’attivo (qui una delle ultime cose uscite,Rotes Hoserl).
Proprio oggi, con qualche giorno di ritardo, è stato ufficializzato l’ultimo artista in gara: si tratta di un nome nuovo della musica tedesca, la25enne di Ambugo Mia Diekow, che fa dell’ottimo elettropop: “Liebingslied” è il suo brano in concorso, qui invece l’ultimo singolo “Herz“, tratto dall’album d’esordio “Die Logik liegt am boden”.
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Io tifo i Söhne Mannheims!!! Conosco il gruppo e Xavier Naidoo da qualche anno e al di là della posizione in classifica secondo me sarebbero un’ottima proposta per la Germania.
A me l’euro dance non dispiace affatto ma Cascada non mi ha mai fatto impazzire, i Söhne Mannheims invece mi piacciono parecchio, prima però voglio sentire i pezzi, peccato che non canteranno in tedesco
la germania vince se manda i preti, pensate a tutti i cattolici che voteranno i tre preti e Mojca (la loro perpetua).
Io spero vinca Söhne Mannheims perché non mi piace l’EuroDance… Ma visto quello che piace all’ESC credo che se dovessero vincere i Cascada, tra l’altro molto noti in tutta Europa la Germania abbia grandi possibilità di vincere l’ESC quest’anno…
Grazie per la precisazione sulla Turchia, ma il discorso è sempre quello. Se c’è qualche paese che si ritira, non è certo per la presenza dell’eurodance come genere musicale all’ESC. Ahahaha, se ne sentono di tutti i colori da parte degli eurofan… xD Anche per quanto riguarda il discorso di Benassi, non cambia il mio discorso, cioè che gli eurofan italiani pensano di andare all’esc credendo di poter insegnare la musica agli altri paesi. Non è proprio così, anzi!
io voglio i tre preti e la loro badante all’esc, per noi sarebbe una manna dal cielo, tantissimi sms da parte dei cattolici ci aiuteranno nel nostro televoto, e poi forse l’esc su rai 1
Era ora che qualcun altro se ne accorgesse. Iniziavo a sentirmi coglione io.
@Gianluca Tomoe
La Turchia si è ritirata per motivi di contestazione delle regole della gara, non per motivi economici.
@Tutti
A me l’ESC piace per la varietà dei generi musicali proposti, a differenza di Sanremo che solo ora sta seriamente iniziando a svegliarsi, e vorrei che si finisse con la balla che la musica italiana ed i musicisti italiani non hanno successo all’estero, perché a smentirvi c’è il successo di Benny Benassi, uno dei dj più famosi del mondo, che è originario di Piacenza.
Io stratifo per i Cascada, era una mia fantasia quella di vederli all’ESC e se ci arrivano è veramente probabile che la Germania rischi di nuovo la vittoria :P
Molti comunque dicono che il favorito sia Söhne Mannheims, dato che i Cascada hanno una minore notorietà in patria rispetto a quest’ultimo.
Dopo quello che è successo all’Esercito della Salvezza inizio a pensare che i preti tedeschi rischiano di non vederla affatto la finale nazionale, la ARD potrebbe buttarli fuori prima…
Ahahah, ma cosa dici?! “Diversi paesi non hanno più interesse a partecipare”! Solo perché nel 2013 si ritirano 4 nazioni su 43, che tra l’altro lo fanno x motivazioni esclusivamente economiche e non certamente musicali? E poi, mi spiace per te, ma l’interesse verso l’esc non scende in quanto ogni anno fa sempre grandi ascolti ovunque. L’eurodance NON è vecchio, e Loreen lo dimostra. Ripeto… che a te non piaccia o che lo consideri anacronistico, è solo una tua opinione, che per fortuna non trova riscontro.
@Gianluca, ma chi ha parlato di ballad? E poi non è che il mondo si divide in uptempo – ballad… per fortuna il mondo musicale è molto molto molto altro.
Per esempio, in un anno in cui un po’ dovunque sta trionfando l’indie folk country (per mia somma gioia) stiamo ancora a parlare di eurodance, na cosa vecchia di 30 anni? Ma per piacere…
@Vince, l’eurodance sarebbe musica internazionale? dove? in 4 paesi forse, ma la musica internazionale, per fortuna, è molto molto altro…
comunque tenetevi l’anacronistico eurofestival dance, se vi piace. Poi però non lamentatevi che l’interesse scende e che diversi Paesi non hanno più interesse a partecipare.
Emanuele.. ho trovato questa dei Mobilée: http://www.youtube.com/watch?v=UOS9ZOTCWwk
Che sia quella che porteranno all’ESC?!
Mi sa di si, ora l’aggiungo Ludo, grazie
sono gusti, nel 2008 l’Islanda porto il mio brano preferito di tale edizione, This is my life, un eurodance in piena regola ma con un testo veramente forte
Sono d’accordissimo con ogni tua parola, Vince… ma tanto i risultati parlano chiaro: per quanto l’italiano medio si possa vantare della sua musica, sarà sempre e solo musica locale, che non potrà mai competere con la musica vera, quella che viene esportata quotidianamente da nazioni come Svezia e Regno Unito. E anche all’ESC sarà così: secondo me, prima o poi l’Italia verrà punita per la sua “superbia” nel campo musicale.
Ecco, è questa forma di snobismo che abbiamo noi italiani a non farci mai vincere, e a non farci esportare musica all’estero. E poi ci lamentiamo che siamo conosciuti per la Pausini. Ma ovvio! Per quanto non mi piacciano le sue canzoni, fin quando non ci apriremo un po’ di più alla musica internazionale non andremo da nessuna parte. Qui, ogni volta che nasce un qualcosa di potenzialmente esportabile e internazionale, subito si grida alla scarsa qualità. E si, sarà anche scarsa qualità, ma è ciò che il mondo della musica chiede, ciò che l’ESC chiede!
Ma d’altra parte, in Italia resteremo sempre fermi nei nostri pregiudizi: la musica popolare è squallida, i talent (che in altri paesi sono fondamentali, basti pensare a Loreen) sfornano pessimi cantanti, noi italiani siamo i migliori nel fare musica. Andiamo avanti con queste convinzioni, così vedremo come sarà bello arrivare ultimi all’ESC.
Ma perché c’è sempre questa cosa di considerare l’eurodance come qualcosa di squallido, orribile, orrendo? Mi ricordo i tuoi commenti a proposito della vittoria di Loreen… caro pointless_nostalgic, non è che se l’eurodance non piace a te allora significa che fa schifo… questa è la tipica mentalità italiana secondo il quale solo le ballad sono sinonimo di qualità, mentre tutto quello che è uptempo è orribile! Ma per favore…
se anche la Germania dopo anni di scelte di qualità si piega all’eurodance siamo proprio rovinati…