Melodifestivalen 2013: Nicola Caligiore ci racconta la sua esperienza svedese
Torniamo a parlare di Melodifestivalen e lo facciamo con chi l’atmosfera di questo seguitissimo evento musicale l’ha vissuta in prima persona. Parliamo naturalmente di Nicola Caligiore (Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI nonché capo della delegazione italiana all’Eurovision Song Contest), che abbiamo incontrato al ritorno da Stoccolma e a cui abbiamo rivolto qualche domanda su questa sua esperienza sia “dietro le quinte” che davanti le telecamere (è stato lui infatti ad annunciare in diretta tv i risultati della votazione dei giurati italiani):
EN – Questo sabato molti fans italiani del Melodifestivalen (ma soprattutto 4.126.000 telespettatori, quasi metà della popolazione della Svezia) hanno avuto occasione di vederti sul primo canale della tv pubblica svedese. Diamo per scontato che l’emozione sarà stata tanta, come ti è sembrata l’organizzazione di uno degli show musicali più apprezzati d’Europa (dopo l’ESC naturalmente)? Come hai vissuto questa nuova esperienza?
Nicola – Mi sono divertito tantissimo: l’organizzazione è molto simile a quella dell’ESC (Eurovision Song Contest), in quasi tutto, anche l’Arena (Friends Arena in Stoccolma) molto emozionante ed incredibile la partecipazione del pubblico. Non nascondo che dando i voti ero abbastanza nervoso, non sono abituato a stare davanti alle telecamere, la paura di fare una gaffe in diretta è tanta.
EN – Qualche aneddoto particolare che vuoi raccontare sulla serata?
Nicola – Aneddoti nessuno in particolare, posso dirti che l’after party è stato molto divertente e Sean Banan ci ha fatto davvero ridere tra i tavoli!
EN – Tuo l’annuncio dei voti della giuria italiana (che ha tra l’altro contribuito al successo di Robin Stjenberg): ti sei sentito identificato nelle prime posizioni scelte dai giurati o avresti preferito un altro artista in vetta alla classifica?
Nicola – Assolutamente d’accordo con la giuria che ringrazio per la grande disponibilità e competenza.
EN – Inutile girarci intorno, in molti si continuano a domandare se gli svedesi e la stessa SVT (la tv pubblica) siano rimasti davvero così infastiditi per i zero punti dall’Italia a Loreen, la vincitrice della scorsa edizione dell’Eurovision Song Contest (tanto da meritarci anche uno sketch ironico con annesse interviste per le strade di Roma). E’ stato mai toccato l’argomento nei giorni di permanenza a Stoccolma?
Nicola – Non ti nascondo che il video aveva infastidito anche me all’inizio, mi sono reso però conto che hanno questo tipo di umorismo, forse un poco bizzarro per il nostro gusto: basta pensare alla gag divertentissima sulla scelta di Malmo rispetto a Stoccolma (a volte forse basta prendersi meno sul serio). C’è anche da considerare che per loro l’Eurovision è un affare quasi di Stato.. non ti nascondo che sono forse un po’ “geloso” di questo: se in Italia fosse come in Svezia oggi farei un lavoro importantissimo ed apprezzato da milioni di persone [ sorride ]. Christer Björkman, che è un caro amico e ringrazio, è una specie di idolo nel suo paese!
EN – Gira voce tra i fan che per “ripicca” rispetto agli zero voti a Loreen l’Italia potrebbe essere piazzata in testa alla finale. Cosa pensi in merito?
Nicola – Una sciocchezza bella e buona, come buona parte delle colorate teorie che spesso si leggono nei blog dei fan che vedono intricati complotti dove in realtà ci sono o scelte casuali o altre dettate da semplici contingenze. Il personale di SVT è di altissima professionalità: semmai Marco Mengoni si dovesse esibire per primo non sarà certo per ripicca. Spesso si dimentica che nonostante l’Eurovision Song Contest sia una bellissima festa, per chi ci lavora non è un gioco. La scelta di non fare il sorteggio per gli slot di esibizione so che ha causato non poche polemiche (e ne causerà molte altre), ma capisco anche il punto di vista dei produttori. In un anno in cui ci sono davvero tante ballate, sarà anche un valido metodo per bilanciare il ritmo e distribuire meglio le canzoni più uptempo. Da un punto di vista televisivo ha un senso.
EN – Tornando alla partecipazione italiana.. c’è un progetto internazionale da parte della Sony dietro all’operazione Mengoni?
Nicola – Così sembra, ma non sta a me parlare dei progetti di Sony. Ti dico solo che c’è molto entusiasmo per questa avventura eurovisiva e non posso che sperare che per Marco sia l’inizio di uno splendido successo all’estero. In fondo la RAI investe in questa operazione anche nell’ottica di promuovere all’estero la nostra industria culturale.
EN – In molti ci chiedono (compresi alcuni lettori che ci seguono dalla Spagna), se quest’anno sarà fatta anche promozione all’estero del brano che Mengoni porterà a Malmo..
Nicola – Come detto, sembra ci sia molto entusiasmo, vedremo a breve cosa succederà e come sarà accolto Marco [ ricordiamo che a breve sarà ufficializzata la scelta del brano che Mengoni porterà alla finale dell’Eurovision Song Contest 2013 ].
EN – A questo punto non possiamo non chiudere questa intervista con una domanda sulla tua esperienza al Melodifestivalen: ti ritroveremo a fare lo spokesperson anche per il voting italiano all’Eurovision Song Contest 2013?
Nicola – [ sorride ] Magari!! Peccando di narcisismo non ti nascondo che c’è una parte di me a cui piacerebbe moltissimo farlo, tuttavia come ti dicevo questo non è un gioco: per uno show di tale portata e per una scelta di cui la RAI ha responsabilità editoriale è bene che lo faccia qualcuno più professionale di me!
Un grazie a Nicola Caligiore per il tempo che ci ha voluto dedicare.. e visto che ci legge abitualmente, ne approfittiamo per fargli un in bocca al lupo per la prossima “avventura” a Malmo come capo delegazione italiana all’Eurovision Song Contest.
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Nicola in questi anni è stato bravissimo! Un ottimo capo di delegazione, direi assolutamente insostituibile.
Detto questo: ma perché tutti dicono che è un anno pieno di ballate? Io ne conto al massimo, ma proprio al massimo 10… mah…in percentuale mi sembra allineato all’anno scorso…
Ottimo lavoro fatto da Nicola in quel di Stoccolma. Professionale e simpatico allo stesso tempo. Bravo.
Ps. mi accodo pure io alla riconferma di Ivan, e del duo di Caterpillar, magari però la Federica Gentile potrebbe commentare assieme ai due anche la serata finale, lei è veramente brava.
Ps2. Mi raccomando quest’anno vogliamo anche HD!!!! :-)
Sono d’accordo con Bozzy e, francamente, preferisco che le cose rimangano come sono.
Se intorno all’ESC, in Italia, dovessero cominciare a girare troppi soldi e troppi interessi, finirebbe tutto in vacca.
Invece, con un piccolo team compatto di gente in gamba e motivata come Nicola Caligiore, l’Italia riesce a portare il meglio sotto il profilo qualitativo.
PS: Mi raccomando: confermate Ivan Bacchi e il duo di Caterpillar anche per quest’anno!
Un senso dell’umorismo un po’ del C questi svedesi, ma vabbè.
Grazie, Nicola, per tutto il tuo lavoro!
Tutti noi sappiamo che dobbiamo ringraziare soprattutto Nicola per la ritrovata partecipazione dell’Italia all’ESC. Al Melodifestivalen mi ha fatto anche sorridere con la divertente battuta sul Colosseo. Avanti così Rai e, mi raccomando, quest’anno un pò più di promozione e l’HD.