Gigi Restivo: “Con l’ESC San Marino è sempre più internazionale”
Da Canicattì a San Marino, facendo il giro d’Italia delle radio. Gigi Restivo è uno dei due commentatori eurovisivi di San Marino RTV (in coppia con Lia Fiorio). Quella che si svolgerà a Maggio sarà la sua quarta volta al timone, ma il viaggio di SM Tv e Radio San Marino, comincerà molto prima. All’inizio del mese prossimo infatti l’emittente darà il via come l’anno scorso ad una serie di pillole di presentazione dell’evento.
Nell’attesa, Restivo racconta ad Eurofestival NEWS il suo approccio alla rassegna: “Insieme con Lia Fiorio fui chiamato nel 2008 e fu quasi una scelta naturale – spiega – perchè noi siamo voci di Radio San Marino. Mettere voci radiofoniche su un evento come l’Eurovision è una scelta logica. Noi ci siamo tuffati con entusiasmo. Per me poi è stato come ritrovare un evento quasi dimenticato: ho 41 anni e dunque nella mia testa l’Eurovision era soltanto un ricordo sfocato, perchè come tutti gli italiani, dopo il 1997 ne avevo perso le tracce...”
Poi è arrivato l’esordio del Titano: “Il 2008 è ovviamente una edizione qui ricordata in maniera speciale, perchè è la prima. Con noi che avevamo il compito bello ma gravoso di riportare alla memoria questa manifestazione bella ed importante ma che si era un po’ persa nei ricordi del tempo lontano. I Miodio avevano lo stesso compito dal punto di vista canoro, non è stato semplice, soprattutto sul piano dell’esperienza. Ma è anche grazie a tutto questo che la gente di San Marino si è affezionata alla rassegna”.
E anno dopo anno, la situazione migliora: “Ho visto crescere in tanti anni l’interesse – dice Restivo- sia del pubblico sammarinese in generale che soprattutto di quello della radio. Di questo interesse che cresce in parte ci prendiamo anche un po’ il merito, perchè noi cerchiamo di trasmettere, durante il commento, il senso di appartenenza e la gente si riconosce in chi è lì sul palco a tenere alta la bandiera. E’ la nostra vetrina sull’Europa. Noi abbiamo il compito di accompagnarli durante la rassegna, anche alimentando questo spirito, ma anche di avvicinarli all’edizione che viene: trasmettiamo sempre le canzoni delle edizioni passate, per far sì che il ricordo sia sempre fresco. E le pillole che cominceremo a mettere in onda a Maggio servono proprio a spianare la strada in vista dell’evento, perchè la gente arrivi ad esso che sa già chi e cosa andrà ad ascoltare. Molti artisti ovviamente sono sconosciuti al pubblico sammarinese e italiano e altri si sono un po’ persi nei ricordi. Penso ad Anouk che è una big vera in patria ma in Italia il ricordo è fermo al 1997 oppure a Bonnie Tyler, legata più che altro ad un paio di successi”.
E anche San Marino, con il bis di Valentina Monetta, secondo Restivo, sembra andare di pari passo con il crescente interesse della Repubblica per l’Eurovision: “Complessivamente ci vedo una crescita dal punto di vista dell’internazionalità del prodotto. I Miodio avevano un bel pezzo, molto italiano (non a caso era pensato per Sanremo ndr), ma tutta la delegazione era all’esordio, con i limiti del caso. Con Senit si è cresciuti, con la Monetta ancora di più. L’anno scorso il brano era un po’ una scommessa, quest’anno è sicuramente più inserito nel contesto della rassegna. E’ bello vedere che su youtube il video sta raccogliendo tanti mi piace. Noi incrociamo le dita, chissà “..
Il derby italofono con il nostro paese, sarebbe una primizia per San Marino, che nel 2008 non si incrocio con lo svizzero Meneguzzi, che era nell’altra semifinale. Per ritrovare due canzoni completamente in lingua italiana in una serata finale, bisogna andare indietro fino al 1997 con Barbara Berta (Svizzera) e Jalisse (Italia). Chissà che magari non ci si ritrovi a fare il tifo di nuovo per due canzoni italiane: “Lo spero, sarebbe bello. Abbiamo anche due artisti bravissimi. Marco Mengoni è straordinario e veramente professionale. Forse ha una canzone un pò troppo italiana per un contesto come l’Eurovision, bisognerà vedere se riuscirà a fare la giusta presa sul pubblico: hai solo tre minuti… Lui di sicuro, farà la sua parte al meglio”.
In fondo, l’Eurovision è anche questo. Condividere canzoni, suoni e colori senza perdere la bellezza di fare il tifo: “Questo è quello che mi piace di più della rassegna – conclude Restivo – la voglia di divertirsi, di sentirsi ciascuno parte di un tutto e del grande spirito europeo. Tutto è molto professionale, altamente tecnologico e ben fatto, ma c’è anche una grande voglia di divertirsi. Uno spirito ludico di fondo che ricorda Giochi Senza Frontiere e che per esempio, in rassegne come Sanremo si è perso. A Sanremo ci si prende troppo sul serio, dimenticandosi che in fondo, è sempre un concorso di canzoni”…
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