TVE: negli ultimi 5 anni l’Eurovision è costato solo 1.9 milioni

Logo TVEQuando la politica si intromette nell’Eurovision Song Contest, non è mai un buon segno, ma questa volta almeno è servito a fare un po’ di chiarezza sui reali costi che una tv pubblica sostiene per partecipare a questo importante evento europeo. E’ quanto è successo in Spagna dove – notizia dell’ultima ora rilanciata da El Mundo – il Presidente di TVE Leopoldo González-Echenique ha risposto alla richiesta del deputato Ricardo Sixto sui reali costi sostenuti dalla tv pubblica per partecipare e trasmettere l’ESC.

 Leopoldo González-Echenique ha fatto notare come l’edizione 2013 (che ha visto come rappresentanti della Spagna El Sueno de Morfeo) è stata all’insegna della “spending review”: 398.615,93 euro, contro i 427.613,99 dell’edizione del 2012 (il tutto anche grazie all’inserimento di uno sponsor). Ma non solo, la cifra spesa da TVE negli ultimi 5 anni è stata di 1.9 milioni di euro, una cifra che – come spiega il direttore dei programmi di intrattenimento di TVE, Carlos Mochales – è da considerarsi nettamente bassa vista l’importanza dell’evento e gli alti ascolti che riesce ad ottenere.

El Sueno de MorfeoA conti fatti, per TVE l’Eurovision Song Contest è un successo su più fronti: basti pensare che una serie tv di successo come Águila Roja – trasmessa su La1 con uno share medio del 25% nell’ultima stagione – è costata alla tv pubblica spagnola fino a 900mila euro a puntata, mentre trasmettere la storica serie Cuéntame cómo pasó (in onda su La1 dal 2001 con uno share medio nell’ultima stagione del 20%) è costata fino alle scorse stagioni oltre 800mila euro a puntata. La riduzione dei costi ha colpito naturalmente anche queste due serie tv, che ora costano circa 400mila euro ad episodio, ma è ben chiaro che la finale dell’Eurovision Song Contest è e rimane per TVE un evento dai bassi costi e dall’alto share (dal 33% di quest’anno al record dell’80% nel 2002).

E in Italia? Grazie anche al contributo delle case discografiche coinvolte di anno in anno, la cifra spesa dalla nostra tv pubblica è nettamente inferiore, senza scordare poi che durante la trasmissione dell’Eurovision Song Contest ora ci sono anche gli appositi spazi per la trasmissione di spot commerciali. Insomma, nella speranza che nessun politico italiano tra le mille spese sostenute dalla RAI decida di mettere il naso proprio in quella che riguarda l’ESC, spending review o meno, anche per la nostra cara tv pubblica i conti tornano.


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