Intervista a Paula Seling e Ovi: “Vogliamo un Miracolo per la Romania”

Manca ormai pochissimo all’Eurovision Song Contest e noi abbiamo l’occasione di proporvi una intervista con Paula Seling e Ovi, che dopo il terzo posto conquistato nel 2010 con “Playing with fire” si ripresentano al via con “Miracle“, che ascolteremo e vedremo nella seconda semifinale, in programma giovedì 8 maggio, quando anche l’Italia sarà chiamata ad esprimente il proprio voto. Il colloquio con l’accoppiata di solisti unita per l’ESC è l’occasione per fare un viaggio anche dentro la loro musica.

EN: Migliorare il piazzamento alla seconda partecipazione è sempre difficile…Cosa vi aspettate? Il terzo posto del 2010 lo considerate come una sconfitta?

Paula Seling: Certo è stato un grande risultato ma perché essere ipocrita e dire che non volevamo vincere? Penso che tutti in questo concorso vogliano vincere, per prendere il trofeo e portarlo nel proprio paese. Abbiamo un grande paese che può offrire tante cose, tanti luoghi da visitare, esperienze incredibili, persone belle e gentili e vogliamo mostrare al mondo l’ospitalità rumena. Abbiamo un modus vivendi e di amare così latino, siamo così simili. Abbiamo molto amore da dare e vediamo sempre le cose in modo positivo. Consideriamo il terzo posto nel 2010 una vittoria.

Ovi: E’ vero, è difficile migliorarsi. Nello stesso tempo però ci sono anche esempi di successo di artisti che sono tornati in gioco e hanno fatto anche meglio della prima volta (Helena Paparizou, per esempio). Possiamo solo sperare che la nostra nuova proposta sarà ampiamente apprezzata dai fan eurovisivi e siamo focalizzati sul fatto di arrivare molto ben preparati sul palco quando sarà il nostro momento. Il resto non dipende da noi. Il terzo posto è stato un ottimo risultato, anche se abbiamo davvero sperato di vincere allora. Forse questa volta è quella buona.

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EN: Come è nata l’idea di riproporre il duetto dopo appena quattro anni? Dalla voglia di rivincita?

Paula Seling: E’ stata un’idea di Ovi. Non avevo intenzione di tornare così presto, anche se io sono ancora e sempre innamorata di questo mondo speciale che crea l’Eurovision. Lui ha composto questo brano incredibile, me lo ha mandato e mi ha raccontato i piani che aveva per tornare e mentre ascoltavo questo brano, mi ha dato i brividi. Ha un messaggio così forte. Penso che il mondo abbia bisogno di questo forte messaggio. Parla di come noi vediamo le cose, possiamo vedere il bicchiere mezzo pieno, ma anche mezzo vuoto. Il terzo posto del 2010, come detto, è una vittoria per noi, dunque non siamo venuti a prenderci una rivincita, ma per dare un messaggio positivo, convincere la gente che se uno ci crede, le cose accadono. Ci piace stare sul palco e amiamo i fans.

Ovi: Arrivare così vicini alla vittoria nel 2010, ci ha messo le “ali” e la speranza che credendoci, un giorno avremmo potuto completare la scalata verso l’alto. Ma solo se fossi riuscito a scrivere di nuovo una canzone buona come “Playing with fire”, o addirittura meglio. Dopo aver scritto “Miracle”  ci siamo detti che era il momento giusto… vediamo come va.

EN: E’ opinione diffusa che “Miracle” non abbia lo stesso impatto di “Playing with fire”. Come rispondete?

Paula Seling: A me all’inizio “Playing with fire” non piaceva, questa invece mi ha dato subito i brividi. Il passato è sempre circondato da un’aura dorata. Si deve competere sempre con se stessi e la prima reazione è quella di pensare che il passato è sempre meglio. Ognuno di noi ha ricordi legati ad una parte del passato, alla nostra nostra bella canzone, al grande palcoscenico dell’Eurovision. “Miracle” è più maturo, più melodico, con un messaggio forte, ed è questo che a noi interessa passi, oltre alla gara. Si tratta di credere nella scintilla che rende i realtà i nostri desideri, si tratta di quanto sia importante, per il mondo in questi giorni, fare proprie le parole di Albert Einstein: “Ci sono solo due modi di vivere la tua vita . Uno è come se niente è un miracolo. L’altro è come se tutto è un miracolo”. Ecco, abbiamo bisogno di questo miracolo. “Miracle” è molto più di una canzone, è un concetto. Quale canzone può  competere con questo ?

Ovi: Non sono d’accordo per niente. Penso che sia una canzone più matura, più versatile e sono sicuro che il gradimento crescerà quando la gente sentirà la versione che porteremo a Copenaghen. Quattro coristi professionisti provenienti dalla Scandinavia garantiranno un impatto musicale ancora più grande sul palco, spero.

EN: In ogni caso, i fan sembrano apprezzare comunque molto la vostra canzone e siete fra i favoriti per il popolo della rete. Con quale animo vi preparate ad affrontare il palco?

Paula Seling: Siamo felici per tutto l’incoraggiamento che stiamo ricevendo, per le dita incrociate, per la speranza. #TeamMiracle sta lavorando per noi. I fan del fenomeno “Living Miracle” hanno creato questo concetto diventando loro stessi parte del progetto. Si può esserne parte attiva, è possibile promuovere la canzone e convincere altri a credere nella magia di questo messaggio. Così si diventa parte del #TeamMiracle. Ogni passo del percorso è dedicato a voi. La nostra performance sul palco è dedicata a voi. In questo modo si può vincere.

Ovi: Tutto questo ci dà speranza e forza per fornire una prestazione assassino e spettacolo in Copenhagen. Questo supporto ci darà la carica.

EN: Le entries rumene sono sempre molto apprezzate in Italia, anche grazie alla grande presenza di vostri connazionali sul nostro territorio.Avete progetti nel nostro paese prima e dopo l’ESC?

Paula Seling: Purtroppo non possiamo venire  in Italia quest’anno, ma vogliamo salutare tutti i romeni che sono in attesa dello spettacolo e della nostra esibizione a Copenaghen. Vogliamo renderli orgogliosi di noi. Tineti-ne pumnii, fiti alaturi de noi, ajutaţi-ne sa un miracol pentru Romania!!! (“incrocia le dita, unisciti a noi, aiutaci a creare un miracolo per la Romania”)

Ovi: Sì, in effetti, c’è una grande comunità romena in Italia. Speriamo votino per noi quando sarà il momento. Purtroppo, non abbiamo avuto la possibilità di includere l’Italia nel nostro tour promozionale. Sono sicuro che accadrà dopo la gara.

EN: Siete mai stati in Italia? Cosa vi piace del nostro paese?

Paula Seling: Certo che ci sono stata. E amo l’Italia! Sono stata in Italia diverse volte e ho vissuto sempre delle bellissime esperienze a Terracina e a Roma, dove ho tenuto alcuni spettacoli pochi anni fa. Ho fatto un duetto straordinario con Al Bano e stavo per venire a farlo anche in tv. Amo Roma, scoppia di storia in ogni pietra. Sento i passi degli antenati che costruivano i secoli futuri, soltanto essendo lì e respirando l’aria vicino al Colosseo, vicino al Foro Romano, o vicino al Pantheo … Ero così sopraffatta quando ho visitato la Basilica di San Pietro. Voi siete così fortunati a vivere in un paese così bello!

Ovi: Sì, più volte. Io e Paula abbiamo partecipato alle giornate europee di Firenze e abbiamo apprezzato molto la città. A quel tempo era la mia prima volta in Italia e sono rimasto fortemente impressionato dalla bellezza della città, dall’atmosfera e naturalmente… dal cibo!

(qui sotto un video in cui eseguono “Nel blu dipinto di Blu” a Piazza della Signoria)

httpv://www.youtube.com/watch?v=waGg0NUAHXY

EN: Parliamo ora dei vostri progetti musicali. State lavorando ad un album comune o ciascuno inciderà un album per conto proprio. E il brano eurovisivo è prodotto da una etichetta oppure è una autoproduzione?

Paula SelingStiamo lavorando ad un album comune con diverse nuove canzoni che sarà pronto a breve. Stiamo inoltre pianificando un grande show per presentare il tutto ai fan europei: vogliamo proseguire il “Miracolo” sul palco. Il brano è stato creato da Ovi Jacobsen e Philip Halloun, prodotto dalla da Works Records, che lavorano ad un album per Ovi. Sempre loro stanno lavorando al video musicale.

Ovi: Ho appena finito il lavoro per il mio il secondo album, che era in pianificazione sin da inizio 2013, prima che questo brano nascesse. L’ho fatto uscire attraverso la da Works Records, la mia etichetta norvegese (vale ricordare che Ovi è norvegese, di origine rumena ndr) ed ho avuto un finanziamento da “Fond for Lyd og Bilde”, un’organizzazione norvegese che aiuta economicamente gli artisti già avviati a produrre le loro cose. Questo album è più orientato ad un pop moderno rispetto al primo che aveva un sound retrò ed era suonato con una band. Questa volta mi sono affidato ad  una produzione elettronica. Visto che ha preso forma durante il periodo eurovisivo, ho deciso di includere 4 o 5 duetti con Paula Seling e uno con Philip Halloun, coautore di “Miracle”, musicista di grande talento.

EN: Quanto è importante l’Eurovision per la gente di Romania e per i cantanti rumeni?

Paula Seling: Moltissimo. Ogni anno la gente rumena invece molta energia e molto amore nello scegliere chi dovrà rappresentare il Paese e loro sperano sempre che il paese vinca. Non è mai successo finora e noi ci speriamo da tempo.

Ovi: Generalmente c’è un grande coinvolgimento degli artisti. Probabilmente c’è qualcuno che non è d’accordo con l’idea di partecipare, ma normalmente il contest attira grande interesse, sia per i cantanti che per i cantautori.

EN: Ci sono artisti italiani che apprezzate o conoscete? Cosa ne pensate di Emma Marrone e del suo brano “La mia città?”

Paula Seling: …”Non è l’infernoooo!”. Grande canzone, grande testo. Un amico mi ha mostrato l’esibizione a Sanremo e me ne sono immediatamente innamorata. Grande cantante, davvero. E anche “La mia città” è una canzone molto bella e potente, eseguita da un’artista fortissima. Ottimo lavoro. Conosco poi Al Bano, con cui ho collaborato più volte , abbiamo cantato insieme “Figlio delle ande” e altre straordinarie hit del Maestro (qui lo stralcio di un concerto comune, dove fra l’altro cantano “Ci sarà”, trionfatore a Sanremo 84). Conosco ed apprezzo inoltre Jovanotti, Vasco Rossi, Tiziano Ferro e Laura Pausini.

Ovi: Ho sempre apprezzato Eros Ramazzotti, Zucchero, Ennio Morricone, Gino Vannelli (ora, Gino Vannelli è canadese in realtà, di lontane origini italiane, ma come si dice: basta il pensiero, caro Ovi! ndr). L’Italia è un paese estremamente musicale con un sacco di grande musica nel corso degli anni. Quanto a Emma, onestamente non ne avevo mai sentito parlare prima dell’ESC. In ogni caso, ha un bel pezzo pop e mostra grande attitudine nel canto e sa tenere benissimo il palco. Le auguro grande fortuna a Copenaghen!

EN: C’è qualche artista italiano con cui vorreste duettare?

Paula Seling: Assolutamente con Laura Pausini!

Ovi: Eros Ramazzotti e… Gino Vannelli!

httpv://www.youtube.com/watch?v=RYfyMkwTLPg


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Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa

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