Il red carpet dell’ESC 2014: sfilano i cantanti sotto i riflettori
Lo facevamo un tempo anche noi italiani al Festival di Sanremo, fino ad un decennio fa. Si tratta della cosiddetta passarella, un pretesto glamour per far sfilare i cantanti in gara vicino alla gente. All’Eurovision Song Contest da un po’ di anni questa nostra “tradizione perduta”, il red carpet, si usa per celebrare l’apertura ufficiale dell’evento.
Oggi in diretta streaming sul sito ufficiale è stata trasmessa tale cerimonia, dalla Copenhagen City Hall, che ha visto sfilare a partire dalle ore 18 le delegazioni dei 37 Paesi in gara con gli artisti che si daranno battaglia a partire dalla prima semifinale di martedì. Circa 3 minuti a testa, in un ordine prestabilito dall’organizzazione, qualche battuta scambiata con i protagonisti e l’occasione per farci riascoltare un frammento di ciascuna canzone (mediante contributi video).
Ampio risalto in apertura all’attenzione australiana per l’Eurovision Song Contest, mai come quest’anno altissima anche grazie alla partecipazione della loro star locale Jessica Mauboy in veste di ospite all’interval act della seconda semifinale e dunque spazio all’arrivo della vincitrice in carica Emmelie de Forest accompagnata dal produttore dello show Jan Lagermand Lundme.
Subito protagoniste della passerella due delle favorite di quest’anno, l’elegantissima Sanna Nielsen ed una carica Mei Finegold, rappresentanti rispettivamente di Svezia e Israele. Nessuna tensione da parte del nostro “vicino” svizzero Sebalter, il quale, accompagnato dai suoi musicisti, si dichiara pienamente concentrato e sereno in questo contesto che lo proietta verso una dimensione musicale internazionale mai calcata prima.
Si presenta in un completo verde speranza l’armeno Aram Mp3, altro favorito – stando ai bookmakers – per candidarsi al gradino più alto della classifica, il quale si dichiara felice per le positive reazioni ed aspettative generate intorno alla sua canzone. Una raggiante Conchita Wurst, la rappresentante austriaca, si presenta ai microfoni in completo bianco (dopo il suo debutto pomeridiano nella tv italiana grazie al collegamento con Quelli che il calcio), contenta dell’interesse che ha ingenerato per la sua partecipazione – più legato al suo aspetto che non alla canzone… tuttavia nello show business vale la sempreverde regola del bene/male basta che se ne parli! E mai come quest’anno la partecipazione austriaca ha destato curiosità ed interesse.
Coloratissimi ed contro ogni forma di discriminazione si presentano gli islandesi Pollapönk, i quali nonostante il bizzarro look “si sentono sexy”, dichiarano. Spazio anche ai presentatori ufficiali dello show, Lise Rønne, Pilou Asbæk and Nikolaj Koppel, che intervengono a metà cerimonia.
Ventiduesima in ordine di apparizione arriva finalmente il turno anche per la nostra Emma Marrone, che da oggi è sbarcata a Copenhagen ed ha provato per la prima volta il brano “La mia città“. La nostra Emma sfoggia un abito sexy ricco di trasparenze e parla sulla scelta di presentare il brano in lingua italiana per rispetto ed omaggio al proprio Paese, la cui rappresentanza la rende fiera.
Elegantissima la sammarinese Valentina Monetta, al suo terzo red carpet ormai. La veterana di quest’edizione è tra le ultime a sfilare con la sua delegazione. Riuscirà quest’anno a centrare la prima storica qualificazione per sé e per San Marino? Subito dopo di lei è il turno della cantante e flautista Tinkara Kovač: la rappresentante slovena appare anch’essa a suo agio nel contesto eurovisivo. Una cerimonia realizzata con grande precisione e puntualità, trascorsa senza intoppi, che consente di darci un saggio dell’efficienza scandinava, semmai ve ne fosse ancora bisogno. Appuntamento ora a martedì prossimo con la prima semifinale trasmessa in diretta su Rai4.
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