Quando l’ESC parla italiano: corsi e ricorsi aspettando il derby

All’Eurovision Song Contest c’è sempre una prima volta. Quella di San Marino in finale passerà agli annali, perché quello del Titano è il primo microstato ad approdarvi da quando esistono le semifinali, ovvero dal 2004. Andorra nelle sue cinque partecipazioni non c’è mai riuscita, Monaco nemmeno nei tre tentativi con semifinali, Lussemburgo ha smesso di giocare nel 1993, dunque ben prima dell’evoluzione del concorso ai livelli attuali.

Ma la vera primizia è che per la prima volta andrà in scena un derby di lingua e cultura italiana: sarebbe già stata una primizia la sfida Italia-San Marino ma la presenza di un cantante ticinese (SebAlter) all’ultimo atto,  darà vita ad un incredibile trittico di artisti e paesi di lingua madre italiana in finale. Se poi si considera che Tinkara Kovac ha un legame forte con l’Italia, professionale e personale e che canta e parla nella nostra lingua in maniera fluente, va in scena un clamoroso poker servito. Dei cinque artisti che parlavano italiano, resta fuori soltanto Hersi, l’albanese di stanza a Roma eliminata martedì sera.

Sebalter

Italia e San Marino condivideranno il palco la stessa sera per la prima volta nella storia: nel 2012 Valentina Monetta era nella semifinale di votazione italiana, ma ovviamente l’Italia era in finale. Per gli amici del Titano è invece la seconda volta  sullo stesso palco con un artista svizzero di lingua italiana: Paolo Meneguzzi, nel 2008 era nella seconda semifinale e i Miodio nella prima, ma Valentina Monetta e i Sinplus erano entrambi nella prima nel 2012 (come detto, nella semifinale di competenza italiana) e vennero entrambi eliminati. Meneguzzi, peraltro, condivise invece il palco con il sardo Roberto Meloni, dei lettoni Pirates of the sea.

LE SFIDE CON I TICINESI – Dal ritorno in campo dell’Italia è la prima volta di un ticinese che si confronta col pubblico italiano in finale. Aveva lontane origini italiane anche Anna Rossinelli nel 2011, che però l’italiano non lo parla ed è originaria di Basilea. Prima di Sebalter, l’ultima sfida fra italiani e ticinesi è stata quella del 1997, a Dublino fra Barbara Berta e i Jalisse, stravinta dal duo italiano (quarti contro ventitreesima: era in gara anche la francese Fanny Biascamano). Poi bisogna tornare… a Copenaghen, nel 1964. Fu la giubiaschese (come SebAlter!) Anita Traversi a condividere il palco con Gigliola Cinquetti, poi vincitrice (oltrechè coi friulani emigrati in Uruguay Nelly, Tim & Tony, in gara per la Spagna). Quattro anni prima, sempre Anita Traversi aveva battuto Renato Rascel (ottava contro dodicesimo).

E QUELLE CON GLI ITALIANI DI SVIZZERA – I corsi e ricorsi eurovisivi raccontano poi di incroci fra artisti svizzeri non ticinesi ma di chiare origini italiane e artisti italiani: successe nel 1969 e 1980, con Paola Del Medico, nata a San Gallo da padre emiliano che sfidò Iva Zanicchi (quinta contro tredicesima, ma vinse la francese di origine livornese Frida Boccara) e Alan Sorrenti (quarta contro sesto); nel 1983 con Mariellà Farré (contro Riccardo Fogli: vittoria azzurra 11 contro 15); nel 1985 con l’accoppiata Farrè-Pino Gasparrini (contro Albano e Romina: vittoria azzurra 7-12). Per due volte invece il derby Italia-Svizzera è andato in scena tutto fra artisti italiani doc: nel 1961 Franca Di Rienzo da Borgosesia sconfisse Betty Curtis (terzo posto contro quinto) e nel 1968 Sergio Endrigo superò il milanese Gianni Mascolo (10 contro 13).

LE ALTRE SFIDE AL SAPORE D’ITALIA – Dal suo ritorno in campo, l’Italia ha sfidato in finale un altro artista di lingua e cultura italiana, il belga Roberto Bellarosa (contro Mengoni) l’anno scorso, prima delle semifinali si segnalano invece due confronti fra i portacolori Tricolori e artisti nati all’estero ma di origine italiana:  Albano e Romina contro Mary Christy (Monaco, 1976) e  Luca Barbarossa contro Lara Fabian (Lussemburgo, 1988). Infine, forse il dato più curioso: un  derby fra artisti di origine italiana è andato in scena due volte anche  senza l’Italia in concorso: nel 1986, l’abruzzese Sandra Caldarone, in arte Sandra Kim vinse davanti alla svizzera di origine italiana Daniela Simmons e nel 2004 il palermitano Piero Esteriore (Svizzera) fu eliminato al pari della monegasca Maryon Gargiulo, ma chiuse ultimo a zero punti.

@Sander Hesterman (EBU)


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Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa

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