“Rise like a phoenix” e Compilation: l’ESC nella top 5 della chart italiana

Mai prima era successo che un brano dello Eurovision Song Contest che non fosse italiano o in lingua italiana riuscisse ad approdasse nella top 5 del nostro paese. A dire il vero, nessuno era anche mai entrato nella top 10. L’unico brano ad essere entrato in classifica in posizioni dignitose fu “Waterloo”, degli Abba, riconosciuto successo mondiale dopo l’edizione 1974, che da noi non andò oltre la posizione 14, a testimonianza di come davvero il concorso faccia molta fatica ad arrivare commercialmente nelle classifiche italiane anche con brani di successo planetario.

Dei brani stranieri in versione italiana ad arrivare più in alto fu “Poupée de Cire, poupée de son” di France Gall, che dopo aver vinto la rassegna in quota Lussemburgo toccò la posizione 13 in Italia come “Io si tu no”, nella versione originale in francese. Prima e dopo, un vuoto, o quasi, con i brani eurovisivi che quasi sempre sono entrati in classifica nelle versioni italiane e nelle posizioni di largo rincalzo.

Vittoria Conchita Wurst

Così la notizia che “Rise like a Phoenix” ha toccato il quarto posto su iTunes in Italia, unita al quinto posto della compilation ufficiale della rassegna assume contorni quasi storici. Di storico c’è sicuramente che per la prima volta l’ESC entra in top 5 in Italia, per quanto concerne i brani stranieri.  Sia chiaro, parliamo di cifre basse in termini di vendite, perché come è noto bastano poche migliaia di copie per andare in testa su iTunes Italia, però è comunque un dato importante. Anche perché sinora, successi recenti planetari eurovisivi avevano avuto riscontri oggettivamente risibili da noi: “Euphoria” di Loreen fu numero 15 (e 54 poi in quella assoluta)  su iTunes, e vinse il disco d’oro, quindi Conchita dovrebbe avviarsi allo stesso traguardo e “Satellite” di Lena toccò la 17 su iTunes. La Compilation si era invece fermata al massimo all’ottavo posto.

Improvvisamente, l’Italia sembra essersi accorta dell’ESC. Perché il dato più forte, oltre al trionfo della drag queen austriaca, è che per la prima volta dal nostro rientro (e in generale in assoluto) la nostra classifica digitale è piena di canzoni eurovisive, sia pure in posizioni di rincalzo. Dopo Conchita Wurst, la posizione più alta è per “Calm after the storm” dei The Common Linnets (62), seguono sempre in top 100 “Undo” di Sanna Nielsen (72) e “Hunter of stars” di Sebalter (96).

In classifica si trovano poi, in ordine di posizione: “Not alone” di Aram Mp3, primo armeno ad entrare nelle charts italiane; “Something better” dei Softengine;  “Clichè love song” di Basim; “Is it right?” delle Elaiza; “Silent Storm” di Carl Espen; “Miracle” di Paula Seling & Ovi.  Nelle classifiche degli album è poi presente anche l’album eponimo dei The Common Linnets, fresco di uscita. Resta ora da vedere quale sarà il riscontro anche a livello complessivo del brano di Conchita Wurst da noi (lo sapremo fra un paio di settimane), ma intanto sicuramente, qualcosa si sta muovendo ed è un buon segno.

UPDATE: Conchita Wurst e “Rise like a phoenix” sono al sesto posto nelle vendite italiane di Google Play. Alla posizione 26 ci sono i Common Linnets e Sanna Nielsen è in posizione 88.

httpv://www.youtube.com/watch?v=8fvLtTRzdHw


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Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa

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