Charts: trionfano The Common Linnets e Conchita Wurst, Emma nulla
Dopo le classifiche digitali è tempo di quelle generali, ovvero le classifiche ufficiali diramate dagli istituti nazionali fonografici, che comprendono oltre ai download, anche le vendite fisiche. Il quadro che ne esce è sostanzialmente positivo per l’Eurovision Song Contest. Sono meno i brani arrivati in classifica, ma più in posizioni di peso. Cattive notizie per l’Italia. Come ogni anno, la classifica italiana FIMI non presenta brani eurovisivi nelle prime posizioni e anzi l’unico brano censito è quello di Conchita Wurst, che si ferma al numero 64. Assente Emma, il cui brano “La mia città” compare soltanto nella classifica austriaca al numero 71 ed è stato completamente ignorato dal resto d’Europa. Italia compresa, dove il brano non è nemmeno nella top 100.
Va ricordato che in Belgio esistono due classifiche separate per Fiandre e Vallonia, a loro volta divise in “Ultratop” (classifica effettiva di vendite) e “Ultratip” (mista airplay-vendite-passaggi tv, di peso assai minore), oltre ad una classifica minore solo per l’area di lingua tedesca. La classifica complessiva è invece calcolata sommando airplay e vendite. In alcuni paesi (Estonia, Lettonia, Lituania, Cipro, Malta) la classifica ufficiale è quella degli airplay, nei paesi slavi la chart è divisa in brani slavi e brani internazionali e inoltre che in alcuni paesi non esistono rilevazioni ufficiali.
Se a livello digitale “Rise like a Phoenix” aveva regolato gli avversari, come previsto sono invece The Common Linnets con “Calm after the storm” a vincere la corsa a livello generale: primo posto nei Paesi Bassi, in Estonia, nelle Fiandre, secondo in Danimarca, terzo in Austria, Germania e Svizzera, quarto in Irlanda, Ungheria e Lettonia, quinto in Spagna, Germania e Lituania, sesto in Finlandia, nono nel Regno Unito e decimo a Malta. Cui seguono la top 20 in altri 5 paesi col picco della classifica complessiva belga (11), più altri tre piazzamenti, oltre al numero 8 nella classifica europea assoluta. Nel Regno Unito, è la canzone eurovisiva non vincitrice e non britannica più alta in classifica dal 1974, così come in Irlanda, dove si è registrato il più alto numero di brani in top 40 di sempre. The Common Linnets piazzano ai vertici anche l’album eponimo: primo in patria, secondo in Islanda, terzo in Austria e Germania, poi topo 20 in altri 4 paesi e top 50 in Spagna.
La cantante austriaca invece raggiunge la posizione 11 in Europa (ma come nel caso degli olandesi, questa specifica rilevazione è una settimana indietro, quindi potrebbero entrambe salire ancora). Per il resto è prima in Austria, seconda in Finlandia e Svizzera, terza nei Paesi Bassi e a Malta, quinta in Germania, sesta in Danimarca, ottava nelle Fiandre e in Spagna, nona in Ungheria, decima a Malta e in Irlanda. Poi top 20 in 7 paesi col picco della posizione 11 in Lettonia e Lituania ed in classifica in altri cinque paesi, fra cui l’Italia e la Francia (39), dove è l’unica canzone eurovisiva in classifica.
La chart europea ospita anche altri brani dell’ESC 2014: le Elaiza al numero 2 (raggiunto prima dell’ESC), Sanna Nielsen al numero 18, Basim al numero 59, Sebalter al numero 84. Per quanto riguarda gli altri brani, raggiungono la vetta: “Spet” di Tinkara Kovac (prima in Slovenia nella versione in lingua nazionale); “Running” di Andras Kallay Saunders (primo in Ungheria più altri 4 piazzamenti), “To the sky” di Tijana (prima in Macedonia nella versione in macedone).
Posizionamento in top 5 per “Clichè love song” di Basim (2 in Danimarca, 19 in Svezia più altri sei piazzamenti nelle posizioni di rincalzo); “Amazing” di Tanja (2 in Estonia); “Enga fordoma” dei Pollaponk (2 in Islanda, presenti anche al numero 14 in inglese e in altri due paesi); “My slowianie” di Donatan & Cleo (rientrato al numero 2 in Polonia); “Same heart” di Mei Finegold (3 in Israele); “Something better” dei Softengine (3 in Finlandia, più altri 4 piazzamenti); “Is it right” delle Elaiza (4 in Germania, 6 in Danimarca, top 20 in altri due paesi più altri quattro piazzamenti); “Rise up” dei Freaky Fortune ft Riskykidd (4 in Grecia, più altri due piazzamenti); “Attention” di Vilija Mataciunaite (4 in Lituania); “Dancing in the rain” di Ruth Lorenzo (5 in Spagna ma per il resto malissimo con appena due piazzamenti lontanissimi dalla top 50).
Top 10 per “Hunter of stars” di Sebalter (6 in Svizzera, poi sei piazzamenti); “Undo” di Sanna Nielsen (5 in Svezia, 7 in Finlandia, 8 in Estonia poi tre piazzamenti in top 20 col picco della Svizzera (11) e altri sei piazzamenti più lontani, dunque complessivamente abbastanza male); “Mother” di Alex Hirsoux (7 nella complessiva belga poi piazzamenti solo nelle classifiche nazionali); “Coming home” dei Firelight (9 a Malta).
Lontani gli altri. Completamente ignorata “Children of the Universe” di Molly che nel Regno Unito è arrivata in posizione 23 e ha avuto il picco nel ventesimo posto a Malta (più altri cinque piazzamenti), posizioni di rincalzo per “Not alone” di Aram Mp3, in classifica in 12 paesi col picco del numero 11 in Ungheria e per “Silent storm” di Carl Espen (10 paesi col picco del numero 20 nei Paesi Bassi): “Moustache” dei Twin Twin non ha nemmeno sfiorato la classifica francese, toccando al massimo il 53 in Svezia. Posizioni lontanissime per qualche altro artista. Nota finale per il secondo posto in Islanda del Best of dei Pollaponk uscito dopo l’ESC.
COMPILATION – Male anche la compilation ufficiale in Italia, che si ferma alla 16 della speciale classifica dedicata appunto a questo tipo di album. Gli unici paesi dove la compilation è censita con gli album sono l’Islanda (primo posto), la Norvegia (terzo) e la Finlandia (otto). Per il resto, nella chart specifica, primo posto in Danimarca, Svezia, Germania, Austria, Svizzera e Ungheria, quinta in Irlanda e Paesi Bassi, sesta nella Fiandre, ottava nel Regno Unito, quattordicesima in Vallonia.
EUROPA DIGITALE – Sono entrate nella classifica digitale europea Conchita Wurst (15) e The Common Linnets (18), oltre a Sanna Nielsen (oltre la posizione 100).
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