Indipendenza della Scozia: si vota. L’Eurovision tirato in ballo da unionisti e indipendentisti

Anche l’Eurovision Song Contest è entrato, di fatto, nella “guerra” mediatica che in queste settimane vede contrapposti favorevoli e contrari all’indipendenza della Scozia. Oggi 4 milioni di scozzesi (l’8% di tutta la popolazione del Regno Unito) sono chiamati alle urne per decidere il destino della Scozia: una scelta che avrà conseguenze irreversibili non solo per lo stesso Regno Unito, ma anche per tutta l’Europa (prima dell’apertura dei seggi, secondo gli ultimi sondaggi disponibili, i SI erano al 51%).

SI

La stampa e la tv inglesi negli ultimi giorni non hanno fatto altro che pubblicare una infinità di dichiarazioni dei vari leader politici a favore o contrari all’indipendenza della Scozia. Incredibilmente, tra i tanti temi utilizzati per convincere gli elettori, è entrato in ballo anche l’Eurovision Song Contest. Come riportato su queste pagine nei giorni scorsi, il promotore del referendum e primo ministro scozzese Alex Salmond, ha diffuso un documento di oltre 600 pagine contenenti una serie di proposte e questioni sul piatto in favore dell’indipendenza.

Una di queste parla proprio del nuovo servizio pubblico scozzese, che verrebbe creato dopo l’eventuale vittoria dei sì. E alla domanda “SBS aderirà all’EBU in caso di indipendenza?” l’intenzione di Salmond e del comitato per il “Sì” è chiara: “Si, la SBS chiederà l’affiliazione all’EBU e ne diventerebbe un partner attivo e costruttivo. Parte di questa presenza, prevede l’impegno di SBS nelle competizioni EBU, compreso l’Eurovision Song Contest”.

NO

Ma se il comitato del SI (o meglio YES) sosteneva queste posizioni, di ben altro tenore le dichiarazioni pervenute dai sostenitori del NO. L’Herald Scotland di oggi sottolinea come il messaggio dei principali media inglesi in tutta questa campagna sia stato ben chiaro: se la Scozia diventa indipendente, i prezzi alimentari saliranno alle stelle, il Paese verrà buttato fuori dalla NATO, dall’Unione Europea e dall’Eurovision Song Contest. Insomma una catastrofe che porterebbe la Scozia ad una “Grande Depressione”, ma soprattutto si è fatto diventare l’evendo musicale più seguito al mondo, uno dei temi di questa imponente campagna.

Domani mattina si conosceranno i risultati delle votazioni, nel frattempo non sono mancati gli interventi di personaggi pubblici che si sono schierati a favore o contro l’indipendenza. Tra i SI, Sean Connery, Kevin McKidd (l’attore noto, tra gli altri, per Trainspotting, Grey’s Anatomy e la serie Roma), Bjork, Steven Morrissey (ex cantante degli Smiths), Mogway, Franz Ferdinand, Frightened Rabbit e Amy McDonald. Tra i NO, David Bowie, David Beckham, J.K. Rowling (l’autrice di Harry Potter, che ha anche donato 1 milione di sterline per la campagna unionista), Mick Jagger, Sting, Bryan Ferry,Paul McCartney, Simon Cowell, Stephen Hawking (fisico, matematico, cosmologo e astrofisico britannico di fama mondiale) e  l’attrice Judi Dench (Shakespeare in Love).


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