Intervista a Malika Ayane: affascinata dall’Eurovision e innamorata di Conchita Wurst

A pochi giorni dal Festival di Sanremo, dove scopriremo chi rappresenterà l’Italia al prossimo Eurovision Song Contest, abbiamo il piacere di ospitare su queste pagine una splendida intervista a Malika Ayane, che ci ha confidato di essere affascinata dall’evento musicale più seguito al mondo e di essersi innamorata di Conchita (trionfatrice nell’edizione 2014 e che rivedremo nella seconda serata di Sanremo!). Ma partiamo con ordine, iniziando proprio dal Festival…

Malika AyaneDopo tante esperienze sul palco di Sanremo, può ancora offrire una emozione presentarsi in concorso o diventa solo una sorta di dovere promozionale?
Ogni canzone, ogni album e di conseguenza ogni Festival hanno una storia diversa. E ogni volta sembra la più bella… altro che dovere promozionale!!!

Ti spaventa un po’ il confronto con tanti ragazzi freschi di talent show che potrebbero godere di una popolarità televisiva che li favorisca al televoto? Faresti mai il giudice/coach (come diversi tuoi colleghi e colleghe) per uno dei tanti talent in onda ormai ovunque, dalla tv generalista a quella a pagamento?
A differenza dello sport è difficile giudicare la musica con parametri oggettivi quindi c’è poco da temere. Ognuno fa la sua gara e in fin dei conti è solo con te stesso. Credo, per quello che riguarda l’idea di giudice o coach, di avere ancora tanto da imparare prima di poter insegnare ad altri… Prima o poi però mi piacerebbe passare dall’altra parte come fece la mia discografica Caterina Caselli.

Come è cambiata Malika Ayane in questi anni, a parte il colore di capelli?
Beh, il tempo passa anche per me! L’esperienze accumulate si riflettono nel mioMalika Ayane modo di vivere e quindi di scrivere e pure cantare…

Parlaci della tua canzone. Quale lato di Malika Ayane ascolteremo?
La Ayane di “Adesso e qui (nostalgico presente)” è quella più curiosa e scrutatrice. Quella che ama raccontare storie per immagini, ricordi comuni a molti perché ognuno trovi la sua storia personale.

Parliamo del disco che uscirà durante Sanremo. Che canzoni ci dobbiamo aspettare?
L’approccio con cui è stato pensato NAIF è in qualche modo riconducibile al titolo stesso dell’album: l’obiettivo era di mescolare suoni e ritmi lontani nel tempo e nello spazio attraverso uno stile il più urbano possibile. Il tutto pensato come una grande festa da ballo che si svolge nell’immaginaria cantina di una grande città. Speriamo di esserci riusciti.

Serata cover: come mai la scelta di un brano come “Vivere” di Vasco Rossi e che tipo di arrangiamento sarà proposto?
Quando “Vivere” è stata pubblicata avevo 9 anni e mi ricordo di esserne rimasta colpita. La scorsa estate ho assistito per la prima volta ad un concerto di Vasco e quando l’ha suonata è stato impossibile non commuoversi. L’arrangiamento sarà molto semplice, quasi acustico, a riproporre quello che succede quando con i miei musicisti si fanno le prove a casa mia.

Quest’anno il festival di Sanremo prevede la possibilità – per chi vince – di andare a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest. A te piacerebbe l’idea? Ti è capitato di seguire qualche edizione (magari quella del nostro ritorno con l’ottimo secondo posto di Raphael Gualazzi)?
Certo che mi piacerebbe! Ho seguito le ultime edizioni. Lo scorso anno mi sono innamorata di Conchita [ Conchita Wurst, vincitrice dell’edizione 2014 ]: canta benissimo e ha una personalità fortissima e singolare. Sarebbe un piacere poterci fare quattro chiacchiere.

Avendo seguito le ultime edizioni dell’Eurovision, che idea ti sei fatta dell’evento?
L’evento mi affascina tantissimo proprio perché si ha modo di vedere l’Europa come non capitava dai tempi di “Giochi senza Frontiere“! Mi piace l’idea che il vecchio Continente possa essere percepito come un bellissimo insieme di diversità, concetto che ci concediamo troppo raramente.

L’Eurovision è spesso visto come uno show molto spettacolare, pieno di effetti scenici, coreografie, luci e colori. Le tue performance invece sono piuttosto minimal. Pensi che sarebbe un valore aggiunto o un punto a sfavore per te presentarti su quel palco?
Per quanto non sembri, io sono un’amante delle scenografie pirotecniche purché servano a valorizzare una performance. Trattandosi, tra l’altro, di uno spettacolo televisivo sono in assoluto a favore dell’impianto scenografico ricco! È coinvolgente!

Non ci resta che fare un grande in bocca al lupo a Malika per la sua avventura sanremese e per il tempo che ci ha dedicato: è sempre bello leggere l’entusiasmo di un’artista italiana nei confronti dell’Eurovision (cosa che non capita molto di frequente).


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4 Risposte

  1. Andrea ha detto:

    Grazie per questa intervista a Malika! Qui il tifo (e gli SMS) sono già pronti per lei. Sosteniamola a Sanremo!!

  2. Gio ha detto:

    Straordinaria interprete… spero in un bel pezzo molto “eurovisivo”…

  3. Danilo ha detto:

    Bella intervista e bella lei, sempre! Forza Malika!

  4. Stefania ha detto:

    Stupenda! Faremmo un gran bel figurone con una brava come Malika. Chissà che mercoledì non la vediamo sul palco insieme a Conchita Wurst :)

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