Intervista a Melanie Renè: “All’Eurovision inseguendo un sogno”
EN: Salve Melanie e grazie per aver accettato la nostra intervista. Innanzitutto ci piacerebbe conoscerti meglio. Quando è iniziata la tua carriera musicale?
MR: Sono nata in una famiglia molto legata alla musica, tutti suonano uno strumento o cantano, quindi ho sviluppato abbastanza in fretta la passione per la musica. Ho iniziato a muovere i primi passi sul palco all’età di 7 anni, per uno show benefico nelle Mauritius, e proprio lì ho realizzato quanto mi piacesse cantare di fronte al pubblico. Sono davvero grata ai miei genitori che mi hanno sempre incoraggiata ad inseguire il mio sogno.
EN: Sei la prima rappresentante svizzera di lingua francese dal 1996. Perché hai scelto di presentare un brano in inglese e non in francese?
MR: Mi sono resa conto che la lingua più utilizzata nella scena musicale svizzera è l’inglese, in modo che tutti possano comprenderla al di là della provenienza. Inoltre, voglio che chiunque guardi lo show comprenda di cosa parla la mia canzone. In ogni caso questo non significa che non canterò in francese in futuro.
EN: Hai studiato musica e lavorato nel Regno Unito. Questo ha influenzato il tuo stile e il tuo modo di cantare?
MR: Sì, studiare all’estero è stata un’esperienza arricchente e divertente! Ho imparato tanto e conosciuto gente fantastica, che in qualche modo ha influenzato la mia musica. Sebbene non sapessi dove mi avrebbe condotto la mia musica, ho sempre tenuto la mente aperta, sapevo che a un certo punto sarei tornata a casa.
EN: Hai preso parte a diversi festival musicali europei nell’Est Europa, come il Cerbul de Aur. Come ti stai preparando all’Eurovision e cosa ti aspetti dalla tua partecipazione?
MR: Con i ragazzi del mio team stiamo pensando totalmente ad un nuovo concept per la performance sul palco. È un periodo elettrizzante! Inoltre stanno proseguendo le mie lezioni di canto e le prove con il resto della mia band.
EN: La Svizzera si esibirà nella seconda metà della seconda semifinale (per l’esattezza in 14esima posizione). Avresti preferito esibirti per ultima o in un’altra posizione?
MR: A dire il vero non mi interessa. Voglio condividere questo momento speciale con il pubblico, raccontare una storia e trasmettere emozioni tramite la canzone e l’esibizione.
EN: Dicci qualcosa in più su “Time to shine”, il brano che canterai. Com’è nato e qual è il messaggio che c’è dietro. Perché hai scelto di modificare l’arrangiamento della canzone rispetto a quello presentato nella selezione nazionale svizzera?
MR: Ho scritto “Time to shine” in un momento della mia vita in cui ho realizzato quanto fossi cresciuta, personalmente e musicalmente. Per la prima volta ho avvertito la consapevolezza di dove volessi andare, e questo mi ha fatta sentire libera. Ho cercato di ritrarre proprio questo sentimento di libertà nel mio brano. È un promemoria costante per portare avanti davvero chi sono e ciò in cui credo, anche se questo a volte significa dover camminare da soli. “Time to shine” non ha nulla a che fare con i gioielli o i glitter, ma è un invito a rimanere se stessi, a rendersi conto del fatto che si è giusti così come si è e non aver paura di perseguire i propri obiettivi.
EN: Sappiamo che stai lavorando al tuo primo EP…
MR: Sì, dovrebbe uscire a breve, questa primavera.
EN: Ci sono dei cantanti da cui trai ispirazione?
MR: “Time to shine” è stata ispirata dall’album “Alive” di Jessie J. In passato sono stata timida e introversa, impaurita dal giudizio altrui. Quando sono andata in Inghilterra per studiare musica ho imparato ad apprezzarmi e a sentirmi libera. Ascoltando l’album di Jessie J mi è venuta voglia di scrivere una canzone sulla mia esperienza. So che ci sono ancora molte persone come la vecchia Melanie e tramite la mia canzone voglio fargli capire che non c’è nulla che può sovrapporsi fra loro e i loro sogni. Per questo canto “Il limite è il cielo“.
EN: Quali sono le canzoni svizzere presentate all’Eurovision che ti piacciono di più?
MR: Ne ho ascoltate tante da non riuscire a sceglierne una! Hanno tutte il loro stile, il loro universo, e credo che questo sia ciò che renda questo contest così interessante! Sono tante le belle canzoni ma la mia preferita è “Ne partez pas sans moi” cantata da Céline Dion nel 1988.
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