Giuseppe Di Bella: l’italiano di Spagna che ballerà con Edurne
Era sul palco dell’Eurovision Song Contest insieme a Ruth Lorenzo nell’edizione 2014, quest’anno bisserà con Edurne (qui la nostra intervista), sempre in rappresentanza della Spagna: lui è Giuseppe Di Bella, il ballerino/coreografo che porterà un po’ di Italia sul palco della Wiener Stadthalle. Lo abbiamo intervistato proprio in questi giorni in cui è impegnato a tempo pieno a preparare la coreografia che accompagnerà l’esibizione di Edurne il prossimo 23 maggio, nella finalissima dell’Eurovision e ci ha raccontato che naturalmente tiferà anche Italia (rappresentata dai ragazzi de Il Volo).
EN – Ciao Giuseppe, grazie per aver accettato questa nostra intervista. Partiamo subito parlando di te, o meglio, raccontaci un po’ di te… Da Milazzo alla Spagna: come mai questo passo?
Giuseppe – È successo tutto un po’ per caso… sono nato e cresciuto a Milazzo (classe 1986), in Sicilia. Frequentavo l’Università con l’obiettivo di diventare notaio e la danza era il mio hobby e la mia forma di guadagnare qualcosina facendo l’insegnante. Durante il terzo anno di Giurisprudenza all’Università di Messina vinsi la borsa Erasmus e scelsi come destinazione la Spagna, più precisamente Madrid.
Quando stavo per finire i 12 mesi di borsa, feci (quasi per gioco) un casting per entrare nel corpo di ballo del programma televisivo Operación Triunfo, talent di canto che in Italia non funzionò ma che qui in Spagna è durato per molti anni con ascolti stratosferici ed ebbi la grande fortuna di essere scelto. Da quel momento ho iniziato a lavorare in questo campo e, senza quasi rendermene conto, sono passati 7 anni.
In questo periodo ho lavorato nella versione spagnola di moltissimi format che esistono anche in Italia come per esempio Más que Baile! (Ballando con le Stelle), Tu Cara Me Suena (Tale e Quale Show), El Número Uno (talent musicale tipo X Factor), Qué Tiempo Tan Feliz (Buona Domenica) e tanti altri ed ho fatto anche delle piccole esperienze come attore nel mondo del cinema (Sólo Química, Torrente 4) e nei serial TV (Amar en Tiempos Revueltos). L’anno scorso ho avuto il mio primo contatto lavorativo con l’Eurovision, in quanto ho preso parte al videoclip della rappresentante spagnola Ruth Lorenzo con la canzone Dancing in the Rain (di seguito, uno screenshot del video…).
EN – Come ti trovi a vivere a Madrid, rispetto alla tua Milazzo o in generale ad altre città italiane?
Giuseppe – A Madrid si vive benissimo. È una metropoli a “misura d’uomo”. Ci sono molte opportunità lavorative e le infrastrutture (trasporti in primis) funzionano benissimo. Unico grande problema per un siciliano come me… NON C’È IL MARE!
EN – Cosa ti ha spinto a buttarti in un percorso lavorativo così diverso da quello da cui arrivi (parliamo naturalmente della tua laurea in Giurisprudenza)? Pentito?
Giuseppe – Pentito sicuramente no perché ho avuto la fortuna di lavorare a fianco di moltissimi artisti e di fare esperienze molto interessanti. Nonostante tutto non ho lasciato gli studi e l’anno scorso mi sono laureato in Italia e ho fatto un Master qui in Spagna specializzandomi in Diritto dell’Intrattenimento e Copyright; la carriera del ballerino è abbastanza corta ed é necessario avere un “Piano B” per quando deciderò di smettere di ballare. Evidentemente, visto il campo della mia specializzazione, spero di riuscire a lavorare nell’ambito legale “dietro le telecamere”.
EN – Sei al tuo secondo Eurovision: l’anno scorso infatti hai ballato al fianco di Ruth Lorenzo. Che idea ti sei fatto di questa rassegna?
E’ il più grande show televisivo che abbiamo in Europa in questo momento. Un’occasione di incontro di culture diverse, con la scusa della musica, ed una grandissima festa europea. È un peccato che in Italia non ci sia tanta “febbre eurovisiva” come in Spagna. Qui la gente segue la rassegna con tantissimo entusiasmo e si organizzano centinaia di eventi tematici durante la settimana dell’Eurovision. Dal punto di vista tecnico, sul palco la tecnologia utilizzata è ogni anno sorprendente e l’idea che tra pochi giorni starò ballando su quel palco mi riempie di energia. Non vedo l’ora!
EN – In una rassegna come l’Eurovision, che punta molto sulla performance generale oltreché sulla canzone, quale contributo può offrire in questo senso un ballerino?
Giuseppe – Penso che la performance in questo tipo di rassegna sia FONDAMENTALE. Molta gente vota in funzione di quello che vedrà sul palco il 23 Maggio quindi l’obiettivo principale è fare un buon show. I ballerini in questo caso sono un ottimo elemento per arricchire la performance, anche se dipende molto dal tipo di canzone che si presenta.
EN – La coreografia sarà legata al testo della canzone oppure no?
Giuseppe – Nel nostro caso, la performance ha un poco l’obiettivo di “far capire”, a chi non parla spagnolo, il significato di Amanecer di Edurne: Gestmusic Endemol, l’azienda che si occupa di creare la performance, ha lavorato partendo dal testo e dal significato della canzone ed ha deciso tutti i dettagli dello show che porteremo sul palco della Wiener Stadthalle il 23 Maggio.
EN – Come stanno andando le prove della coreografia con Edurne, come sta vivendo questi giorni pre-Eurovision?
Giuseppe – Lei è concentratissima stiamo facendo prove tutti i giorni ed ha tantissima voglia di arrivare a Vienna al primo “stage rehearsal”.
EN – Qual è il clima che si respira nella delegazione spagnola?
Giuseppe – Non vediamo l’ora di partire! Stiamo provando tutti i giorni per arrivare a Vienna nella migliore condizione possibile e… pensando a cosa mettere in valigia! eheheh
EN – Cosa pensi della canzone italiana Grande Amore, de Il Volo?
Giuseppe – Mi piace tantissimo! Li avevo già sentiti a Sanremo e penso sia un’ottima proposta per l’Eurovision. L’Italia quest’anno è una delle grandi favorite e, anche se evidentemente preferirei che vincesse la Spagna, se dovessero vincere i ragazzi de Il Volo sarei felicissimo visto che vincerebbe “la mia terra”.
EN – In una recente ospitata in un programma su La1 spieghi che speri nel voto degli italiani nella finale dell’Eurovision e scherzi sul fatto che per ottenere i tanto desiderati “12 Points” dovrai fare lo sgambetto ad Elhaida Dani per non farla uscire sul palco… Pensi che la rappresentante dell’Albania sia potenzialmente l’artista che potrebbe prendere più punti dall’Italia?
Giuseppe – Assolutamente si! Elhaida è molto conosciuta in Italia e i suoi fans la voteranno sicuramente! Le dovrò fare sto sgambetto… ahahahah
EN – Hai tutto lo spazio che vuoi per convincere gli italiani a votare Edurne nella finale del 23 Maggio… a te la parola!
Giuseppe – Carissimi lettori di Eurofestival NEWS, questo 23 Maggio visto che non sarà possibile votare per i ragazzi de Il Volo dall’Italia, ricordatevi che sul palco nella candidatura spagnola ci sarà una “fetta” d’Italia. Sarebbe meraviglioso scoprire che quest’anno i “12 points” italiani “goes to”…SPAIN!!! Nos vemos en Viena!
Grazie a Giuseppe Di Bella per aver trovato un po’ di tempo da dedicarci, tra una prova e l’altra… rivedremo lui e la rappresentante spagnola Edurne, nella finale del 23 Maggio… manca ormai poco!
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