Eurovision 2015, Vienna non rimuoverà i “semafori anti discriminazione”
Ottimizzazione delle spese. I pratici austriaci in questo senso hanno preso molto dai cugini tedeschi e così non stupisce la notizia che i semafori speciali anti-discriminazioni, con coppie gay al posto delle semplici luci rotonde rosse, gialle e verdi non saranno rimossi ma resteranno lì anche a rassegna finita. Un’operazione, quella dei semafori, che è costata non poco (63mila euro) e dunque l’iniziativa consente oltrechè di risparmiare denaro per il ripristino della situazione precedente anche di proseguire sul filone della tolleranza e della lotta ad ogni tipo di discriminazione partito con la vittoria di Conchita Wurst.
La decisione è anche frutto della volontà di dare seguito alla richiesta dei cittadini che in una petizione hanno chiesto al Comune di lasciare quelle immagini che hanno un grande valore simbolico: “Hanno acquisito una sorta di status cult – ha detto Maria Vassialkou, cancelliere della città – è una grande idea per simboleggiare l’accettazione delle coppie gay e anche per il turismo“. L’idea potrebbe presto arrivare anche in altre città austriache e anche a Monaco di Baviera, in Germania che pare voglia dar corso all’idea già dal prossimo luglio.
Non solo. Le immagini sui semafori diventeranno anche una stampa. La città di Vienna ha infatti confermato che è stata ordinata la realizzazione di duemila t-shirts con le coppie gay usate per i semafori, su sfondo nero, che saranno vendute a cinque euro l’una.
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