The Voice crolla sotto i 2 milioni, l’Eurovision conquista Twitter e Google!
Ne abbiamo già scritto e lo ribadiamo, la scelta di cancellare all’ultimo minuto la Prima Semifinale dell’Eurovision Song Contest dalla programmazione di Rai4 è stata incomprensibile e fuori da ogni logica sensata di palinsesto e di seguito vi spiegheremo anche il perchè, dati Auditel alla mano!
Partiamo dagli ascolti. La prima semifinale dell’Eurovision (cancellata dalla diretta su Rai4) aveva spaventato i vertici di Rai2 che temevano un flop per The Voice, spostato a martedi 19 maggio.
Bene, il flop c’è stato e il risultato sarà sicuramente di lezione a chi in Rai si occupa di palinsesti: meno di 2 milioni di telespettatori (1.872.000) e il 9.1% di share (sotto la fatidica soglia del 10%) per la diretta di ieri sera.
Nel dettaglio la semifinale di The Voice ieri ha perso circa 5 punti di share tra i 15-24 anni rispetto ai 3 live precedenti (passa dal 14,6% di share al 9,6%), ha perso anche molti 45-54 enni (2.4 punti di share, passando dal 14% al 11,6%) mentre ha guadagnato 1.1 punti di share tra i 25-34 (dal 11,9% al 13% di ieri).
E’ indubbio che parte del pubblico di The Voice è stato perso anche per la semifinale dell’Eurovision, specialmente nel target più giovane, e questo è avvenuto nonostante la cancellazione della trasmissione. Un doppio danno per la Rai, visto che con la messa in onda, poteva contare su ottimi ascolti per Rai4.
Purtroppo quello che sfugge è che non è la Semifinale dell’Eurovision un problema per The Voice, è The Voice stesso il problema!
Il talent infatti ha debuttato con oltre 3 milioni di telespettatori, con un calo negli ascolti continuo, anche nelle dirette delle semifinali, dove notoriamente invece l’ascolto in passato è sempre cresciuto.
Analizzando il dato Auditel, si scopre che il target degli “afficionados” del talent show di Rai2 (chiamato in gergo televisivo “Heavy Viewers”) , ossia coloro che hanno seguito almeno 2 delle 5 blind auditions per almeno 40 minuti ciascuna (sono circa il 60% del pubblico totale, quindi un ottimo campione), nelle ultime 4 puntate (cioè da quando The Voice si è stabilizzato attorno al 10,5% di share) è calato di ben il 22%!
Segno che il programma non piace e sta perdendo ascolti anche tra i telespettatori più fedeli, e non lo fa di certo per la concorrenza di una semifinale dell’Eurovision Song Contest (in casa Rai probabilmente si sono scordati cosa significa pluralità dell’offerta e si ragiona ancora con logiche antiquate).
Non solo: si scopre che in queste settimane a guadagnare dal calo di ascolti di The Voice è soprattutto Canale 5 (cresciuta dell’80%) e Rai1 (cresciuta del 30%). Il calo di ascolti di The Voice è trasversale e ha colpito ogni tipo di pubblico (donne giovani, donne adulte, ma anche uomini) e non ha un “colpevole” preciso, non c’è stato un programma concorrente più penalizzante di un altro.
Segno che il pubblico di The Voice si è semplicemente stufato e ha cambiato canale.
A rimetterci quindi non sono stati soltanto gli ormai tanti fan dell’Eurovision, che hanno seguito la diretta sui diversi canali messi a disposizione (da eurovision.tv, allo streaming live su YouTube, passando per il satellite e San Marino RTV, che offriva commento in lingua italiana), ma la Rai stessa, che poteva contare su una fetta di pubblico interessante (soprattutto per gli inserzionisti) per Rai4.
Successo su web. Segnali che la serata di The Voice non stesse ottenendo i risultati sperati erano arrivati anche dal web. Ieri sera infatti durante la diretta dell’Eurovision, tra le 21 e le 23, migliaia di persone stavano cercando su Google il termine “Eurovision 2015”, classificandosi come il quarto contenuto più ricercato in Italia (The Voice, per avere un termine di paragone, non era nemmeno in Top15) in quella fascia oraria, per poi posizionarsi come sesto risultato nella classifica giornaliera di martedi 19 maggio.
Su Twitter il successo è stato senza paragoni. Un programma seguito in streaming ha battuto qualsiasi altro programma tv trasmesso ieri dalla Rai (e non solo): #ESCita tra le 21 e le 23 ha raggiunto il vertice delle Tendenze in Italia, mantenendo questo risultato fino a pochissimi minuti dalle 23 (in pratica per tutta la diretta live) e producendo oltre 12.500 tweet (arrivando addirittura a conquistare il terzo posto nelle Tendenze di tutto il mondo). The Voice in questa stessa fascia oraria non è riuscita a conquistare nemmeno la decima posizione, mentre programmi come Ballarò e Di Martedì ieri si son dovuti piegare al successo della prima semifinale dell’Eurovision.
Va bene ribadirlo, successo ottenuto da un programma che non ha avuto il supporto della diretta da parte di nessun canale tv generalista (Ballarò 1.470.000 telespettatori e Di Martedì 1.249.000, giusto per citare due programmi comparsi nelle Tendenze ieri sera), quindi in un confronto impari rispetto alla concorrenza, con l’unico sostegno dato da portali web come il nostro e le pubblicazioni sui canali social dei tanti utenti online.
Non resta che sperare non si ripetano più fatti del genere e che certe decisioni sui palinsesti non vengano prese con così tanta leggerezza. Ormai è stato dimostrato per l’ennesima volta che il pubblico italiano cambia canale o si collega ad un live streaming, se il programma che sta guardando non gli piace e ne preferisce un altro. E i numeri parlano da soli. Appuntamento a giovedi, per la seconda semifinale, questa volta su Rai4, in diretta dalle 21!
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Beh mi viene naturale dire “Chi la fa la aspetti!”. Ma cosa credevano di ottenere questi lungimiranti e illuminati dirigenti Rai? Ad una diretta di uno spettacolo internazionale si deve dare comunque la precedenza…SEMPRE! Questo la dice drammaticamente lunga sulla miopia con cui è gestita la Rai..ma voi ve li immaginate questi, che avrebbero difficoltà ad organizzare un torneo alla bocciofila del quartiere, organizzare l’ Eurovision? Non ci voglio nemmeno pensare per non rovinarmi la settimana eurovisiva!