Le reazioni dei media spagnoli e tedeschi dopo i fiaschi all’Eurovision 2015

Germania e Spagna accolgono con sentimenti alterni i rispettivi risultati negativi all’Eurovision Song Contest 2015. Soprattutto in casa tedesca c’è la consapevolezza che sia stato fatto il massimo nella situazione inedita di dover schierare l’artista seconda classificata alla selezione, ovvero Ann Sophie, dopo la rinuncia in diretta di Andreas Kummert. In casa spagnola colpe quasi tutte addossate alla canzone.

Ann Sophie

La Bild svela innanzitutto che la canzone “Black smoke” era stata pensata per un altro artista, non svelando quale e poi sostanzialmente scagiona la cantante sottolineando come quello di Vienna sia “il miglior zero che abbiano mai ricevuto” perché la performance di Ann Sophie è stata ben giudicata dalla stampa e molti sono concordi nel dire che avrebbe meritato di più. Inoltre, se si guardano le giurie, diverse volte Ann Sophie si è posizionata appena sotto la top 10, questo purtroppo le ha tolto i punti. La Bild sottolinea comunque anche un calo di interesse testimoniato dal minor numero di spettatori (soprattutto in relazione al 2010) e che sia stata la gestione di Stefan Raab (quella che ha “creato” Lena) ad avere avuto i migliori risultati recenti. Dal canto suo, Ann Sophie è stata molto diretta: “Arrivare ultimi è una m…, si è tristi naturalmente, ma in qualche modo bisogna mantenere il buon umore“.

Die Welt è pesantissimo: “Nemmeno un punto per noi ed è una grossa umiliazione. Il nuovo ordine mondiale della musica dice che questa è noiosa e monotona“. Critico anche il Suddeutsche Zeitung che parafrasando il titolo della canzone vincitrice titola: “Siamo gli zero del nostro tempo“. Lascia di stucco la valutazione del concorso: “La qualità musicale a Vienna era livellata verso il basso, molto in basso. Se l’anno scorso la vittoria di Conchita Wurst ha rappresentato una sorta di meraviglioso risveglio collettivo, quest’anno il livello dei brani era come negli anni peggiori, modellato su canzoncine tiepide il cui futuro al di fuori del concorso è difficilmente decifrabile“.

E se la ARD e il commentatore Peter Urban promuovono Ann Sophie:Non ha nulla da rimproverarsi, è stata brava e la sua performance è stata buona, dobbiamo però proporre qualcosa di diverso“, da Der Spiegel arriva un attacco allo show e soprattutto all’Austria: “La vera sconfitta non è Ann Sophie ma il concorso stesso. Dal punto di vista musicale soprattutto. Dobbiamo sorbirci ore di musica mediocre o pessima e spottoni turistici del paese ospitante che sfrutta il programma per farci vedere i suoi paesi montani, le sue orchestre. E’ tempo di analizzare se questo concorso rientri negli obiettivi del servizio pubblico”.  Va sottolineato poi come molti siti tedeschi attacchino l’esito del concorso: “È il caso di cambiare il regolamento?” si chiedono, definendo “incomprensibile e scandaloso” che Il Volo con un 78,2% al televoto abbia perso.

Attacchi frontali alla canzone e al concorso da parte dei quotidiani spagnoli, ma difesa strenua di Edurne. El Pais ci va giù pesante contro il concorso: “Tutti erano degni rappresentanti delle enfatiche canzoni eurovisive. Solo noi siamo stati lasciati nuovamente nel bitume. Canzoni pompose, con accenti sovraccarichi, di cattivo gusto ed esplosivi come giocattoli per bambini comprati da “Tutto a un euro”. È stata tirata troppo la corda e si potevano raggiungere livelli imbarazzanti, come quelli di Nadav Guedj col suo pop indescrivibile oppure della lettone Aminata, con le sue grida stridule e vacue. Senza le parrucche, i trampoli e i freak, tutto è stato ridotto alla musica e l’Eurovision ha dovuto presentarsi a sé stesso come festival“.

Edurne

Il quotidiano cattolico ABC fa invece un’analisi del risultato rispondendo a chi dalla rete chiede il ritiro della Spagna “da un concorso che non ci ama“. Sciorinando gli ultimi risultati di Pastora Soler e Ruth Lorenzo sottolinea come TVE sia stata premiata quanto ha proposto brani di qualità: “Serve solo un salto di qualità“, dice il quotidiano. Nella lucidissima analisi ABC sottolinea come “L’Europa ha premiato le proposte più coraggiose, innovative e potenti. La Svezia aveva tutto per la vittoria: un artista di primo livello, un grande brano (al di fuori del dibattito sul presunto plagio) e una messa in scena molto interessante che è rimasta impressa nella memoria dello spettatore. La Russia ha optato per Polina Gagarina, forse la migliore voce femminile della sera, e una ballata di produzione tipica svedese, ma efficace. L’Italia, la garanzia della qualità, ha sedotto con il trio opera pop Il Volo e la elegante Grande amore”. Gli italiani sono stati i più votati dal pubblico: il che dimostra che il fatto che cantare in lingue diverse dall’inglese non è un ostacolo”.

Di Edurne si sottolinea l’efficacia della messa in scena, penalizzata però da un giuria che non ne ha sottolineato al meglio i momenti chiave. “Il nostro punto debole era la canzone e già a marzo, quando è stata presentata, non mancavano le critiche. La differenza col brano svedese, con l’italiano o anche con “Love injected”, “Goodbye to yesterday” o “A monster like me” era abissale“. E su Edurne: “Ha lavorato duro e anche senza il risultato, Edurne può sentirsi orgogliosa di aver dimostrato alle persone che non credevano il lei, il suo valore come artista“.

Meno forti ma altrettanto decisi i giudizi di El Mundo (“La disfatta spagnola e la vittoria svedese sono ormai una abitudine del concorso“) e del quotidiano catalano La Vanguardia: (“La messa in scena di Edurne era forse un po’ eccessiva“). Edurne, dal canto suo ha dichiarato: “Mi sento vincitrice, mi interessava la reazione del pubblico e il suo appoggio. Questa è la mia felicità, non mi importa tanto del risultato. E comunque c’è vita al di fuori dell’Eurovision“. Emblematica la chiosa finale di ABC: “46 anni senza vittorie sono troppi. E la colpa non è dell’Europa, ma la nostra“.


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15 Risposte

  1. clamark80 ha detto:

    Probabilmente anche noi siamo poco furbi che invece di cercare “amicizie” in paesi come Romania e Albania li buttiamo via come abbiamo fatto quest’anno, adesso basta che ci inimichiamo Malta e abbiamo compiuto l’opera

    • Danilo ha detto:

      Condivido tutto

    • Secondo me qui vi sfugge un particolare. Non è che i paesi nordici si votino così, per amicizia e basta. Ci sono delle evidenti affinità musicali e linguistiche, come infatti ce ne sono fra i paesi dell’area ex sovietica e quelli dell’area ex slava. E’ NORMALE si chiamano “affinità culturali”. Noi siamo quelli che ci lamentiamo dei voti fra paesi amici però ce la prendiamo con San Marino che non ci dà i voti “perchè è nostro vicino”. A volte servirebbe un pò di coerenza.
      Poi sul fatto che la giuria italiana abbia sicuramente affossato il voto della diaspora, è vero. Ma è altrettanto vero che in Italia votano solo gli immigrati, manca quella cultura eurovisiva che c’è nel resto d’Europa. Il 30% di voti nulli da noi è probabilmente in gran parte gente che ha provato a votare Il Volo dall’Italia. Come l’anno scorso successe con Emma, come due anni prima con Mengoni.

  2. Flora Esposito ha detto:

    Scusa ma tu ribadisci quello che stiamo dicendo e cioè che le giurie manipolano ergo non capisco questa tua levata di scudi.Circa l’anno prossimo non c’è alcun pericolo,mica lo vedo un Esc in cui i paesi nordici si votano tra loro ANCHE TRA LE GIURIE,ho reso l’ideuzza?

  3. Flora Esposito ha detto:

    E quale e’ il loro curriculum ?Quali sono i loro conflitti di interesse?E taccio dei presunti giurati che hanno messo il volo dopo il 20mo posto,tutti di paesi diciamo vicini a Svezia e Russia…un concorso canoro non puo’ e non deve essere deciso da 200 persone mai neutrali davvero,e non competenti,
    non si possono buttare a mare 36 milioni e passa di voti,non c’è credibilita’ e se non c’e credibilità non c’e prestigio, ergo L’ESC l’anno prossimo se lo vedono i paesi nordici e quelli russi e buona notte al secchio

    • Mattia ha detto:

      Le giurie dei paesi oltre che essere note, sono descritte sul sito ufficiale dove viene anche detto il giurato cosa fa nella vita. Le giurie degli altri paesi Europei erano composte per più della metà da musicisti, cantanti e compositori. Solo in minima parte da giornalisti e critici musicali. L’unico paese a presentare una giuria senza musicisti o comunque persone che con la musica ci vivono è stata proprio l’Italia.

      Inoltre, se proprio qualcuno avesse avuto interesse a non far vincere Il Volo quella è proprio la RAI che non avrebbe voluto organizzare l’ESC l’anno prossimo. Come del resto avvenne nel lontanissimo 1997, e la cosa è praticamente nota, e ci sono tante testimonianze dell’epoca, tra le quali la più forte era proprio quella dell’inviato RAI a Dublino.
      La verità è che voi criticoni e lamentoni dell’ESC, che magari avete guardato proprio quest’anno per la prima volta perché c’erano i vostri beniamini, non conoscete minimamente la manifestazione, né avete idea di come funziona il voting e soprattutto non ne conoscete il regolamento in linea generale. Per di più sminuite un terzo posto che chiunque sognerebbe di ottenere all’ESC.
      I paesi del nord si votano tra di loro anche e soprattutto perché a differenza dell’italia c’è un attenzione all’ESC enorme. C’è gente che vota. E vota con cognizione di causa. Non come in Italia dove votano solo gli albanesi e rumeni.
      E si votano tra di loro anche perché nei paesi del nord europa c’è un fortissimo senso di appartenenza. E tra di loro non si schifano come invece avviene tra Italia e Francia, o Italia e Germania o Italia e Svizzera.

      Vi lamentate delle giurie straniere senza nemmeno sapere che una delle più scandalose di tutte è stata proprio la nostra, che ha messo in fondo alla classifica romania ed albania per azzerarne il voto diaspora, non facendogli prendere nemmeno un punto
      I 12 punti all’Italia sono arrivati quest’anno proprio dai paesi che da noi non hanno ricevuto nemmeno un punto.

      Preparatevi ad un bello 0 l’anno prossimo se dovessimo partecipare.

    • Su questo sono molto d’accordo, le votazioni quest’anno fanno discutere e porre legittimi dubbi :) Ribattevo solo all’affermazione che i giurati non sono noti, ma in realtà i nomi sono pubblici e non sono delle entità fantasiose come fa pensare la D’Urso nel suo appuntamento pomeridiano in questi giorni, tutto lì :D

  4. Flora Esposito ha detto:

    Ma e’ talmente evidente che le presunte giurie di qualita’ si sono messe di impegno per far perdere il volo!Il problema vero e’ che la RAI non li ha supportati facendo capire che non era interessata ad organizzare l’Esc 2016,e poi la vittoria di Cantiello all’Esc junior stava proprio a sottolineare questo fatto.Inoltre chi sono i giurati?Anche questo non lo sappiamo,dei veri intenditori non credo…l’esito di questo Esc 2015 comunque sta proprio a sottolineare che si vince per alleanze,combine ed altro…l’anno prossimo con il cavolo che lo vedo,disprezzare bravura e talento vero la trovo una cosa molto disdicevole,che si ritorce contro lo spettacolo,non di certo contro chi e’ stato danneggiato che con classe ha accettato il verdetto e in in dei conti ha avuto grande visibilità e ha conquistato l’amore della gente,la musica e’ per la gente ha la ama non per 4 sfigati con la puzza al naso…

  5. Franck ha detto:

    Grazie per questi aricoli che ci informano sulle reazioni diverse in Europa quanto ai risultati delle diverse canzoni. E molto interessante.
    Se e possibile, dateci reazioni da altri paesi (vorrei sapere come hanno reagito nella Repubblica ceca dopo il loro ritorno fallito malgrado una canzone di ottima qualita).

  6. pointless_nostalgic ha detto:

    “incomprensibile e scandaloso che Il Volo con un 78,2% al televoto abbia perso”

    Beh qualcosa di strano andando a vedere i voti delle giurie Paese per Paese c’è: tipo la Polonia, dove l’Italia vince il televoto, viene messa ai primissimi posti da due giurati e poi da uno viene messa all’ultimo posto! Una situazione che si ritrova in altri Paesi: un giurato che mette quasi scientificamente l’Italia all’ultimo posto (o pochi posti più sopra) sapendo che questo peserà molto nell’attribuzione dei punti finali.

    Ora, posso capire che il genere sia divisivo, ma se si tiene conto anche della qualità vocale, “ai punti”, come si direbbe nella box, non è possibile mettere il volo all’ultimo posto – considerando le stonature di molti altri interpreti.

    Per questo torno a dire che i criteri su cui si scelgono le giurie e sulla base delle quali devono votare va cambiato.

  7. XxdanyxX ha detto:

    Amanecer era un’ottima canzone, forse troppo eurovisiva, e oscurata da altre.
    ma che non mi si tocchi Aminata, canzone e performance stupendi, perfavore

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