Eurovision 2015, Zeljko Joksimovic: “Sono contro l’attuale sistema di voto”

Continuano le polemiche sul voting all’Eurovision Song Contest. Dopo l’exploit de Il Volo, leader del televoto ma affossato dalle giurie di qualità, così come i casi di Romania e Albania, sostenute dal pubblico da casa ma ripetutamente piazzate a fondo classifica dai giurati, sono in tanti a chiedere un cambiamento nelle regole del concorso.

Fra questi vi è anche Zeljko Joksimovic, paladino della musica balcanica all’Eurovision, due volte in gara (2004) e (2012), autore di vari brani e co-presentatore dell’edizione 2008 a Belgrado.

Il cantante, presente a Vienna in veste di autore del brano Adio presentato dal montenegrino Knez, tramite le pagine del quotidiano Blic si è complimentato con la conterranea Bojana Stamenov, classificatasi al 10° posto con la coinvolgente Beauty never lies (fosse dipeso solo dalle giurie si sarebbe fermata al 24° posto), ma allo stesso tempo si è scagliato contro l’attuale sistema di voto, in voga dal 2013:

Bojana è stata eccellente. Personalmente sono contro questo sistema di voto perché mette in discussione lo scopo e l’essenza della competizione. È chiaro che i voti della giuria e il pubblico siano completamente diversi, non credo che sia mai accaduto nella storia del concorso. Solo il parere del pubblico e i loro gusti è rilevante.


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3 Risposte

  1. Danilo ha detto:

    Zeljko ha un bel po’ di ragione, ma in effetti le giurie dovrebbero servire a limitare un po’ i voti geopolitici, sempre presenti all’ est. Io avrei qualche proposta per risolvere o limitare il problema, spero che qualcuno che sta nella stanza dei bottoni mi ascolti!
    1. Le giurie devono pesare solo per il 30% sul voto finale;
    2. Dalla striscia di voti dati dai 5 giurati ad ogni paese si elimina automaticamente quello più basso e quello più alto, in modo da evitare che le simpatie o antipatie di un giurato influiscano troppo;
    3. Divieto per un paese di attribuire i 12 punti allo stesso paese per 2 anni consecutivi.
    Inoltre, per spettacolarizzare e non lasciare i big5 in parcheggio fino alla finale, darei il posto in finale sicuro solo al paese ospitante, mentre si crea una semifinale in più dove gareggiano i big5: 3 vanno in finale, i 2 peggiori vengono messi nelle altre 2 semifinali canoniche e si battono con gli altri per uno dei 10 posti. In questa nuova inedita prima semifinale farei anche gareggiare gli extra-europei per 1 solo posto in finale. Accetto critiche:)

    • Stefano ha detto:

      Danilo, mi spiace contraddirti ma la tua idea fa acqua da tutte le parti, soprattutto sul punto tre, che è inapplicabile. Cioè, se ad esempio la Svezia da 12 punti alla Norvegia e la Norvegia l’anno dopo ha un pezzo bellissimo e apprezzatissimo da tutti, che fai, vieti alla Svezia di votarla solo perché vuoi mettere un paletto in più al regolamento e vietare che si voti per due anni di fila attribuendo 12 punti? Così sfalsi la gara ancora di più… è altamente ingiusto questo punto che tu proponi…

      • Danilo ha detto:

        Grazie Stefano ma io intendevo solo mettere un paletto ai 12 punti e retrocederlo ai 10, che sono sempre molti e se una canzone e’ veramente forte i punti li prende anche dagli altri paesi ; questo per evitare che si sappia già ogni volta che il Montenegro li dà alla Serbia, la Moldova alla Romania, la Bielorussia alla Russia, Cipro alla Grecia ( stranamente non quest’anno) e molto spesso viceversa.

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