Eurovision 2015, boom di visitatori: oltre 120mila persone a Vienna per la rassegna

Ancora una volta l’Eurovision si è rivelato un affare per la città che l’ha ospitato. Come già successo negli ultimi, ma soprattutto in tempi recenti (qui la nostra indagine fino al 2013 e invece in questo post i nostri dati su Copenaghen 2014 , la rassegna eurovisiva è stata una vera manna per Vienna. In una apposita conferenza stampa, il sindaco della capitale Michael Haupl, insieme al cancelliere Christian Oxonitsch e al direttore di ORF Alexander Wrabetz, ha illustrato alcuni dati in merito al concorso.

Vienna 2015

Sono stati complessivamente 100mila le persone accolte alla Wiener Stadthalle e oltre 120mila quelle accorse solamente alla Rathaus Platz dove aveva sede lo Eurovision Village, dei quali 25mila nella serata finale.

Diverse altre migliaia di visitatori hanno preso parte alle altre 49 visioni collettive dell’evento delle quali 15 organizzate da ORF. Sono state 7200 le persone che hanno frequentato la Ottakringer Brauerei (Euroclub), mentre 3500 fra delegati, giornalisti e fans hanno preso parte alle Eurovision Nights nella prima settimana eurovisiva.

Complessivamente, lo stanziamento  comunale è stato di circa 10 milioni di euro: 1 milione soltanto per i servizi della Vienna Stadt Wien Marketing, mentre la cifra messa in preventivo per la sistemazione della Wiener Statdhalle è stata di 800mila euro più bassa rispetto agli 8,89 milioni messi in preventivo. ORF ha collaborato con circa 140 partner, dei quali 5 internazionali, 13 sponsor austriaci, 26 fornitori di eventi, il comune di Vienna e la stessa Stadthalle. Oltre 3000 invece – fra volontari, membri di organizzazioni partner e dello staff della ORF – hanno lavorato insieme per la sola finale.

Sono stati 1565 i giornalisti accreditati che hanno seguito l’evento sul posto e 1269 i delegati dalle 40 nazioni. I volontari sono stati circa 800 (su 1600 richieste), da 41 nazioni diverse, che parlavano 50 lingue diverse compresa quella internazionale dei segni. Il più giovane aveva 18 anni, il più anziano 77. Buona la soddisfazione generale sull’evento in tutte le sue componenti da parte della gente in un sondaggio condotto da ORF e comune di Vienna: in una scala da 1 (massimo) a 5 (minimo) il voto risultante è stato 1.6.

Circa l’85% delle persone si sono spostate per andare alla Stadthalle o nei luoghi delle visioni pubbliche a piedi o con i mezzi pubblici, dove hanno operato circa 140 persone. L’Eurovision 2015, come abbiamo scritto, è stato un green event: le bevande sono state generalmente fornite in bicchieri e tazze riutilizzabili, che sono stati lavati in lavastoviglie a energia solare prima di essere riutilizzati.

Questo sistema ecocompatibile ha evitato di utilizzare 500mila bicchieri “normali”, contribuendo ad evitare 4,5 tonnellate di rifiuti e riducendo di circa 40 tonnellate l’anidride carbonica. Inoltre, l’azienda austriaca per il riciclaggio ha posizionato 300 contenitori aggiuntivi per rifiuti, promuovendo raccolta differenziata e riciclo fra i fans eurovisivi. La città ha inoltre beneficiato del fatto che l’acqua del rubinetto di Vienna è in realtà acqua di sorgente alpina di qualità eccellente. Dieci grandi fontanelle mobili sono state istituite in punti strategici (Stadthalle, Municipio) per i fan eurovisivi e l’acqua del rubinetto è stata servita anche nella zona delegati, contribuendo dunque a risparmiare almeno 30mila bottiglie d’acqua.

Il 100% della fornitura di energia elettrica è arrivata da fonti rinnovabili come acqua, vento, biomasse e fotovoltaico e inoltre l’Eurovision 2015 è stato il primo evento di questa portata che aveva un back-up del sistema di alimentazione costituito da batterie piuttosto che generatori diesel. I generatori avrebbero richiesto circa 440.000 litri di gasolio, che corrisponde ad emissioni di oltre 1.000 tonnellate di anidride carbonica.


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Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa

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