Eurovision 2015, Måns Zelmerlöw conquista le classifiche ufficiali di vendita
A poche settimane dalla fine dell’Eurovision Song Contest 2015 è arrivato il momento di fare il punto della situazione relativamente alle classifiche di vendita. Dei download digitali su Itunes, abbiamo già parlato: i dati di seguito si riferiscono alle classifiche diffuse dagli istituti nazionali di rilevazione del settore e comprendono pertanto sia i download (su qualunque piattaforma), che le vendite singole e ormai quasi dovunque anche i passaggi radio, equiparati ai download stessi. Rappresentano quindi il quadro ufficiale e generale delle vendite dei brani eurovisivi.
NOTA: Per leggere meglio i dati va tenuto conto anzitutto che in qualche paese non esistono classifiche ufficiali (e quindi non abbiamo rilevazioni da considerare tali) mentre in alcuni paesi è considerata ufficiale la rilevazione airplay. In Belgio esistono tre classifiche separate, una per la zona fiamminga, una per la Vallonia (che comprende anche l’area germanofona) e una solo airplay dell’area di lingua tedesca. Infine, nei paesi slavi le classifiche sono divise in “brani slavi” e brani “internazionali”. Da qui alle prossime settimane potrebbe esserci ancora qualche aggiustamento a causa di rilevazioni nazionali più lente, ma nessuno scossone. La dicitura “in classifica” si riferisce a posizioni dalla 21 in giù con i paesi dal più alto al più basso. Nessun brano eurovisivo non italiano nei primi 100 della chart del nostro paese.
Mans Zelmerlow bissa il successo digitale vincendo anche le classifiche ufficiali. “Heroes” è prima in Austria, Islanda, Lussemburgo, Svezia (doppio disco di platino), Svizzera e Lituania, seconda nella Fiandre e in Grecia, terza in Germania, Malta e Russia, quarta in Norvegia, sesta in Vallonia, Lettonia e nella classifica Europea, settima in Spagna e Danimarca, nona in Israele e in Slovenia, decima nel Belgio tedesco, in Irlanda. Quindi posizione 11 nel Regno Unito, 12 nei Paesi Bassi ed in Ungheria, 16 in Finlandia, 19 in Australia ed Estonia. In classifica in Romania, Francia (37), Portogallo, Slovacchia, Repubblica Ceca.
Il Volo si confermano sostanzialmente nei paesi dove erano andati bene su Itunes: oltre al primo posto in Italia, quarti a Malta, quinti in Austria, noni in Grecia. Poi 14 in Islanda, 17 in Slovenia e Lussemburgo, 19 in Svizzera. In classifica anche negli Usa (24 della classical chart), Spagna (24), Germania (42), Vallonia, Fiandre, Regno Unito (79), Irlanda, Francia (145). Escluso Loic Nottet, per tutti gli altri piazzamenti medi: l’unica in questo senso che può festeggiare è Polina Gagarina, per il semplice fatto che i brani russi difficilmente fanno breccia nelle chart europee
“Rhythm inside” di Loic Nottet è primo sia in Vallonia che nelle Fiandre, secondo in Austria, quarto in Russia (risultato notevolissimo visto il mercato), sesto in Lituania, settimo in Lussemburgo, ottavo nel Belgio “tedesco”. Quindi 11 in Germania, 13 in Finlandia e in classifica in Svezia (25), Paesi Bassi, Islanda, Svizzera, Irlanda, Australia, Regno Unito, Francia. Numero 38 in Europa. “A million voices” di Polina Gagarina è prima in Russia (in tempi recenti era successo solo con Bilan), quarta in Islanda, settima in Estonia, decima in Austria. Nelle charts in Lettonia, Lituania, Fiandre, Finlandia, Lussemburgo, Germania, Vallonia, Svizzera, Svezia, Australia, Turchia, Irlanda, Regno Unito, Paesi Bassi.
Raggiungono la vetta o la top 5 anche “Golden boy” di Nadav Guedj (1 in Israele, poi posizione più alta la 15 in Austria e Islanda, seguono altri sei paesi con picco in Germania alla 30); “Goodbye to yesterday” di Elina Born e Stig Rasta (1 in Estonia , 2 in Finlandia, poi 8 Austria, 9 Russia e altri 11 paesi con picco alla 18 in Lituania, numero 97 in Europa); “Unbroken” di Maria Olafs (2 in Islanda e 3 con la versione in lingua nazionale prima dell’Eurovision, in classifica in altri due paesi); “I am yours” dei The Makemakes (4 in Austria poi 35 in Islanda) e “I’m alive” di Elhaida Dani (1 in Albania, poi presente in Islanda). Centrano la top 10 “Tonight again” di Guy Sebastian (6 in Islanda, poi 12 in Australia, 16 in Austria poi altri sette paesi con picco alla 28 in Germania) “Walk along” di Trijntje Oosterhuis (7 nei Paesi Bassi poi nelle Fiandre) e Monika e Vaidas in Lituania (numero 6 con la versione nella lingua nazionale, poi altri due paesi). Molto dietro tutti gli altri compresa “Love injected” di Aminata che ha il picco in patria alla 11, poi 19 Austria e in classifica in altri cinque paesi dopo la posizione 35).
Gli altri big sono praticamente nulli. Discreta Ann Sophie (15 in Germania, poi seguono altri 4 paesi col picco in Grecia alla 29), a fondo gli altri: Edurne è solo alla 20 in Spagna e sfiora la classifica fiamminga restando però fuori dalla top 50; Gli Electro Velvet sono appena 156 nel Regno Unito e hanno come unico altro riscontro il numero 53 in Austria; Lisa Angell è alla 74 in Francia. Male i Maraaya anche in patria dove vincono l’airplay assoluto ma sono penalizzati dal fatto che la classifica nazionale dei brani slavi privilegia pezzi in lingua nazionale (l’anno scorso per esempio, Tinkara Kovac centrò la vetta con la versione in sloveno): per loro picco alla 18 in Finlandia, poi 23 Austria, seguono altri due paesi.
Per quanto riguarda le altre canzoni, ecco i peak: “Warrior” di Nina Sublatti 73 in Austria (poi presente solo nel Regno Unito alla 87); la “Warrior” di Malta al 44 in islanda; “Beauty never lies” di Bojana Stamenov 28 in Islanda (poi altri tre paesi dopo la posizione 35); “The way you are” 38 in Danimarca (poi 55 in Islanda); “Time to shine” 73 in Svizzera; “Wars for nothing” di Boggie 16 in Ungheria (poi altri due paesi); “I want you love” di Eduard Romanyuta (dopo la posizione 50 in Svezia); “A monster like me” fa meglio in Austria (17) che in Norvegia (24), poi altri 5 paesi; “Playing with numbers” è 77 in Irlanda (poi è presente nelle Fiandre); “One thing should I have done” 61 in Austria; i Voltaj clamorosamente assenti dalla classifica rumena, almeno per ora, con picco alla 48 in Islanda (poi in Austria); “Face the shadow” 47 in Islanda, tre posizioni prima di “One last breath”.
La compilation è prima in Svezia, Danimarca e Islanda, seconda in Austria, Germania e Ungheria, terza nei paesi Bassi, quarta in Australia, sesta in Svizzera, ottava in Irlanda, nona nella Fiandre e in Vallonia, decima in Italia, numero 11 nel Regno Unito, Ma attenzione perché tranne pochi casi si tratta quasi sempre (Italia compresa) della chart dedicata alle compilations. Il Best of dei 60 anni è primo nelle Fiandre, secondo in Austria, sesto in Svezia, numero 11 in Svizzera. Praticamente quasi not charted invece l’inno “Building bridges” (23 in Austria)
Capitolo Album, vince… Conchita Wurst: la co-conduttrice ha pubblicato il disco d’esordio “Conchita” centrano la vetta in patria e poi il numero 6 in Svizzera, il 17 nelle Fiandre ed entrando in classifica in altri nove paesi. “Sanremo Grande amore” è numero 29 in Austria e 63 nei Paesi Bassi (ovviamente aveva già toccato in precedenza la vetta da noi) mentre l’album dei The Makemakes è alla 20 in Austria. L’album di Mans Zelmerlow è appena uscito, quindi ancora mancano i riscontri. Not charted per ora, il lavoro di Lisa Angell.
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