A Sanremo 2016 tutti vogliono l’Eurovision: Annalisa, Arisa, Caccamo/Iurato
L’Eurovision Song Contest fa gola a tutti. Sembrano finalmente passati i tempi in cui gli artisti italiani evitavano la rassegna. A Sanremo si stanno moltiplicando le dichiarazioni d’amore per il concorso. Da chi vorrebbe andarci, sino a chi c’è già stato e tornerebbe di corsa. E’ di pochissimo fa infatti la dichiarazione di Enrico Ruggeri, che nel 1993 ci rappresentò con la ballata rock “Sole d’Europa“, chiudendo dodicesimo in un’edizione che lo vide sfortunatamente sorteggiato per primo e che qui porta l’unico pezzo rock dell’edizione, “Il primo amore non si scorda mai“.
“Certo che tornerei all’Eurovision – ha dichiarato ai cronisti – non dico a piedi perché Stoccolma è lontana, ma in bicicletta! L’ Eurofestival è stata una delle più belle esperienze della mia vita, innanzitutto di incontro: andavi a cena col turco, poi la sera dopo con l’ucraino: un incontro di culture fantastico, una settimana stupenda gestita con enorme professionalità. Poi io ero in un posto bellissimo, l’Irlanda, ebbi anche il privilegio di poter girare in elicottero. Mi sembra ahimè improbabile che uno come me vinca il festival, perché il sistema di televoto è tarato su altri, sui ragazzi, però mi piacerebbe moltissimo andare all’Eurofestival”.
Sempre stamattina, si è espresso in favore della partecipazione anche Rocco Hunt, in concorso con “Wake up“: “Con Il Volo speravamo di farcela perché fanno un tipo di musica che è apprezzata in tutto il mondo e che è il fiore all’occhiello della musica italiana. Mi piacerebbe portare in alto la bandiera dell’Italia a livello internazionale con una canzone dal suono funk. Non mi sentirei fuori contesto all’Eurofestival: la mia canzone unisce italiano, napoletano e anche inglese”, ha dichiarato il rapper salernitano.
Nei giorni scorsi Annalisa, che già più volte si era espressa a favore della partecipazione, ha ribadito anche a Radio Bocconi la volontà di voler partecipare e ricordiamo le dichiarazioni in favore del concorso di Arisa, di Alessio Bernabei (già l’anno scorso al tempo dei Dear Jack) e ultimi, proprio a noi, di Giovanni Caccamo, qui in gara insieme a Deborah Iurato in concorso con “Via da qui“.
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Si ora tutti vogliono andarci…benvenuti, ma dove erano tutti quanti negli anni bui, dove volerci andare significava fare la guerra alla Rai (vedi 1997 Jalisse)? Facile adesso salire sul carro dell’ Eurovision perché è in crescita.
Mi si dirà che la maggior parte erano bambini all’ epoca…ma mi si insegna che, di solito, chi intraprende la carriera musicale, ha qualcuno in famiglia che gli ha trasmesso la passione per la musica. Bene, tutti con familiari piu’ grandi che non sapevano dell’ esistenza dell’ Eurofestival dimenticato? Suvvia, un po’ di sano opportunismo tutto italiano vedo che impazza a Sanremo :).
E poi chi è che pensa di avere una canzone capace di stupire e ben piazzarsi all’ Esc quest’ anno ? Si facciano un po’ un bell’ esamino di coscenza i nostri cari 20 big, perché io, da profano, ho sentito parecchie canzoni lagnose, salvo qualche eccezione che comunque faticherebbe all’ Esc , che ci condannerebbero ad una posizione dalla 20 alla 26. Abbiamo già sperimentato, all’ ultimo Jesc, che si può facilmente passare dal primo al penultimo posto in 2 anni, quando la canzone è scadente e piace solo potenzialmente al pubblico italiano.