Francesca Michielin terza veneta all’Eurovision dopo Cinquetti e Jalisse
Francesca Michielin rappresenterà come è noto l’Italia all’Eurovision Song Contest 2016, dopo la rinuncia degli Stadio: è la terza volta che un artista secondo classificato al Festival di Sanremo prende parte alla rassegna in sostituzione del vincitore e sin qui ha portato molto bene.
Anzi, benissimo: l’ultima vittoria italiana è infatti arrivata proprio con un secondo posto a Sanremo, quello di Toto Cutugno, che vi approdò grazie alla rinuncia dei Pooh, trionfatori nel 1990 con “Uomini soli”: il cantante toscano si ricordò della fortunata combinazione già a caldo, dopo l’inattesa vittoria con “Insieme:1992”, sul palco della Vatroslav Lisinski Arena di Zagabria e non mancò di rimarcarlo ai microfoni della commentatrice Rai Peppi Franzelin.
Due anni dopo, Luca Barbarossa rinunciò al bis eurovisivo che gli sarebbe toccato a seguito della vittoria sanremese con “Portami a ballare” e passò il testimone a Mia Martini, che dunque bissò dopo la partecipazione del 1977: alla Malmo Arena “Rapsodia” chiuse ottima quarta. Una quarta volta, il secondo classificato di Sanremo andò ad Eurovision, ma insieme al primo: era il 1956, l’edizione d’esordio di Lugano, quando ancora si potevano schierare due artisti: Tonina Torrielli accompagnò così Franca Raimondi (e le si piazzò davanti, anche se i dati sono ufficiosi).
Dopo tre anni consecutivi di artisti best selling, l’Italia porta quest’anno una cantante emergente, ancora alla ricerca della definitiva consacrazione, anche se già con qualche ottimo risultato in carniere: i suoi due album hanno entrambi raggiunto la top 5 ed ora è uscito “Di2oare”, il repackaging con qualche inedito del suo ultimo lavoro. Ma è soprattutto con i singoli che ha raccolto le migliori soddisfazioni: “Distratto”, il brano d’esordio scritto per lei da Elisa ha raggiunto il multiplatino; mentre “Magnifico” e “Cigno nero”, cantati con Fedez hanno vinto rispettivamente cinque e due dischi di platino; doppio platino anche per “L’amore esiste” e disco d’oro per “Sola”.
Francesca Michielin è la terza veneta a prendere parte alla rassegna dopo la veronese Gigliola Cinquetti, in gara nel 1964 e nel 1974 e i Jalisse del 1997: il duo è di stanza ad Oderzo (TV), città natale della cantante Alessandra Drusian (Fabio Ricci è invece di Roma). La Michielin è però la prima vicentina, essendo originaria di Bassano del Grappa. Anche qui, c’è da dire che il Veneto ha sempre fatto bene: la Cinquetti è l’artista italiana col miglior rapporto partecipazioni-risultati, con un primo posto nel 1964 (“Non ho l’età”) e un secondo nel 1974 (“Si”), mentre il duo trevigiano arrivò quarto.
Si tratta inoltre della seconda vincitrice di X Factor che l’Italia porta in concorso dopo Marco Mengoni (che si impose nell’edizione numero 3) ed è la quarta consecutiva uscita da un talent show dopo Mengoni, Emma e Il Volo. La sua canzone è firmata anche da Cheope, figlio di Mogol: dunque dopo il padre, autore di tre canzoni eurovisive (1961, 1963 e 1965), ora entra anche il figlio nella lista degli autori del concorso. Federica Abbate, l’altra firma, già autrice della hit “Roma-Bangkok” premiata con cinque dischi di platino, è la più giovane autrice di un brano eurovisivo italiano che non ne sia anche interprete: ha infatti appena compiuto 25 anni.
https://www.youtube.com/watch?v=8H-TbwiadFs
Segui Eurofestival News anche su Google News, clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”.
Non perderti le ultime notizie con le notifiche in tempo reale dal nostro canale Telegram e WhatsApp. Seguici su tutti i principali Social Media (qui l’elenco completo) e scopri come sostenerci e sostenere una informazione da sempre indipendente.
Eurofestival News è anche una comoda Web App gratuita che puoi portare sempre con te, scaricala subito sul tuo smartphone. Vuoi collaborare con noi? Contattaci!
Con tutto il rispetto per le statistiche ma erano altri tempi, basti pensare che nel 1990 l’unico paese dell’est era la Iugoslavia, ora sono più quelli dell’ est che dell’ ovest e, fino ad allora, vincevano l’ Eurovision le canzoni in francese in quota Svizzera, Lussemburgo e Francia (ultima vittoria mancata nel 91).
Va bene la scaramanzia, ma allora qui, per piazzarsi bene, servirebbe cospargere di aglio e cornetti tutta Stoccolma ;)))