L’Eurovision sbarcherà presto in Asia e in Oceania

L’Eurovision Song Contest come modello per un nuovo concorso musicale, ma riservato all’area del Pacifico e dell’Asia. L’idea è venuta a SBS la tv multiculturale associata EBU che partecipa ad Eurovision: insieme col suo partner di produzione Blink TV sta vagliando la possibilità di creare questo format, al quale parteciperebbero 20 paesi da Asia ed Oceania.

L’evento partirebbe agli inizi del 2017, con l’Australia primo paese ospitante e poi via via sarebbe ospitato dai vari paesi dell’area in questione, mentre i diritti tv sarebbero assegnati su base globale, così da consentire alle varie tv nazionali dell’area di mostrare i propri talenti musicali al resto del mondo.

Attualmente l’area in questione, che aderisce alla ABU (l’associazione delle tv pubbliche asiatiche e del pacifico) organizza due festival non competitivi, ABU TV Song Festival e ABU Radio Song Festival, di fatto quindi una sorta di grande showcase radiotelevisivo: nel 2014 al festival della tv hanno preso parte Dami Im, quest’anno rappresentante australiana all’Eurovision e i MaNga, per la Turchia, secondi all’Eurovision 2010.

Il direttore di SBS Michael Ebeid ha spiegato: “Stiamo esplorando la possibilità di portare questo tipo di evento nella nostra zona. L’Asia e il Pacifico hanno una spettacolare cultura musicale e sono il terreno giusto per estendere il brand eurovisivo, portando la sua enorme popolarità  non solo nella audience australiana, ma nell’intera zona”.  Il direttore di Blink TV Paul Clark, spiega che il progetto “è una grande opportunità per estendere il brand Eurovision da una audience di 200 milioni a un miliardo di spettatori potenziali”.