Eurovision 2016, intervista a Zöe: “Cantare in francese per me è naturale”

La sua “Loin d’ici” è una delle canzoni che sta raccogliendo consensi fra i fan ed inoltre la sua immagine e la scelta di cantare in francese hanno già fatto di Zöe Straub, 19 anni, una delle possibili protagoniste del prossimo Eurovision Song Contest. Tra un concerto e l’altro e mentre sta mettendo a punto la sua performance eurovisiva, ha accettato di raccontarsi sulle pagine di Eurofestival NEWS (e noi ci teniamo a ringraziarla per la disponibilità).

EN: Prima di tutto, raccontaci un po’ di te e della tua carriera. Come e quando è cominciata? E inoltre, visto che hai partecipato anche ad una fiction, preferisci più cantare o recitare?

Zoe

Zöe: Ho cominciato a cantare professionalmente subito dopo gli esami scolastici, quando avevo 17 anni. Ho cominciato a scrivere e produrre le mie canzoni insieme a mio padre Christoph (è anche lui un musicista, componente del duo Papermoon, attivo dal 1991 con ottimo successo in patria, ndr). Ho fatto la mia prima performance su un palco al Global Rockstar Event 2014 (l’evento organizzato dalla sua etichetta) e tutto è cominciato molto velocemente.

Ho partecipato alle selezioni 2014, che non ho vinto, ma mi sono fatta conoscere e così nel 2015 sono arrivata nelle radio con la mia prima hit (“Mon coeur a trop aimé“) e il mio primo album “Debut” è arrivato in top 5: di questo sono stata davvero felicissima. E ora via, verso Stoccolma. Cantare o recitare: amo entrambe le cose, non so scegliere!

EN: Come mai ami così tanto cantare in francese?

Zöe:  Tutta la mia famiglia parla francese e io ho studiato alla scuola francese di Vienna. Mio nonno mi cantava brani famosi della chanson quando ero piccola. E poi – ma è stata una coincidenza – ho scritto le mie prime cose già in francese: io e mio padre stavamo facendo una jam session e io ho cominciato a cantare in francese, ad entrambi questo suonava molto bene, così ho deciso che quella sarebbe stata la mia lingua canora!

EN: Quali sono i tuoi modelli passati e contemporanei nella musica francese e quali sono in generale gli artisti che apprezzi?

Zöe: Ho sempre amato Edith Piaf e fra gli artisti francesi di oggi mi piace tantissimo Zaz. Per quanto riguarda gli artisti internazionali, sono sempre stata una fan dei Beatles e degli ABBA ma ammiro tantissimo anche grandi cantanti come Beyoncé.

EN: I giornali austriaci ti definiscono la “Lolita Viennese”: ti riconosci in questa immagine?

Zöe: Assolutamente no (ride). Sono solo una ragazza che ama la musica e a cui piace esibirsi.

EN: L’anno scorso The Makemakes hanno raccolto zero punti. Pensi che l’Austria avrebbe potuto ottenere un risultato migliore con la tua “Quel filou?”. E’ più facile o più difficile esibirsi sapendo che chi l’ha preceduta ha fatto zero?

Zöe: Francamente non capisco proprio gli zero punti per The Makemakes. Loro e la loro canzone erano davvero fortissimi. Il resto non so dirlo, ogni edizione ha le sue proprie “regole”. Difficoltà? No, non credo ce ne saranno nel sapere che chi mi ha preceduto ha fatto zero. Però personalmente non ci penso, voglio solo fare del mio meglio per centrare la finale.

EN: Conchita Wurst, dopo l’Eurovision è diventata una vera icona del concorso, per la sua canzone, per il personaggio e per la sua grande campagna a favore dei diritti del mondo LGBT. Cosa pensi di lei e qual è il punto di vista degli austriaci?

Zöe: Lei è grande! Una persona carinissima, positiva. L’ho incontrata diverse volte ed è sempre stata molto amichevole. Credo sia davvero in pace con sé stessa. L’Austria la ama!

EN: Cosa ti aspetti dalla partecipazione eurovisiva, sei più spaventata o eccitata?

Zöe: Entrambe. Sono molto carica, voglio la finale. Sono eccitata ma ho bisogno dell’adrenalina sul palco, quindi va bene così.

EN: Qual è la tua entry austriaca favorita e quale la entry eurovisiva favorita in generale?

Zöe: Per l’Austria, non posso che rispondere “Merci, cherie” di Udo Jurgens, che ha vinto nel 1966. A livello assoluto adoro “Euphoria” di Loreen.

EN: Cosa ne pensi di Francesca Michielin, la rappresentante italiana e della sua canzone?

Zöe: Mi piace molto la canzone e lei è molto brava.


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Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa

Una risposta

  1. escfan ha detto:

    Da questa intervista sembra molto sicura di sè la ragazza,e al contempo non tanto presuntuosa come può erroneamente sembrare.
    Ha carattere e stile…secondo me l’Austria ha scelto bene quest’anno :) .
    Ah,anch’io non capirò mai il nul point dei Makemakes.

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