Francesca Michielin: No Degree of Separation, il mio messaggio per l’Europa
Continua la promozione eurovisiva per Francesca Michielin. La cantante non perde occasione per ricordare l’esperienza nella kermesse musicale che la vedrà in gara il 14 maggio a Stoccolma, in Svezia.
Intervistata da Rosaria Renna e Claudio Guerrini di RDS (Radio Dimensione Suono), la Michielin ha rilasciato varie dichiarazioni sul progetto che porterà sul palco svedese: “Il 13 e il 14 maggio mi esibisco (ricordiamo che tutti i paesi finalisti si esibiscono il venerdì sera per le sole giurie e il sabato per il pubblico, ndr), però parto prima per respirare il clima freddo della Svezia. Stoccolma mi dicono sia bellissima quindi non vedo l’ora di conoscerla“.
Partirà con l’aspettativa di vincere il concorso? “La vedo dura ma io ce la metto tutta a prescindere dal risultato. Da quando sono giovane il mio sogno era quello di andare all’Eurovision, sono felice“.
All’Eurovision si parla spesso di alleanze e voti di scambio fra paesi, ma Francesca non ha pensieri in merito: “Non ho idea di quali siano i nostri paesi amici. In realtà sto cogliendo l’occasione per farmi una cultura di tradizioni, ad esempio adesso ho imparato che c’è il Novruz, il capodanno dell’Azerbaijan. È molto interessante perché sto scoprendo cose nuove, poi tra l’altro ad aprile andrò ad Amsterdam, poi a Londra, sto iniziando ad entrare nel clima Eurovision“.
L’Eurovision potrebbe aprirle le porte per il mercato internazionale: “Sarebbe bello, sto lavorando anche a tal proposito, vediamo cosa succede. Il primo passo è No degree of separation, abbiamo adattato il brano nella maniera più fedele possibile sia dal punto di vista testuale che sonoro, in inglese, in modo che sia comprensibile per tutti, visto che secondo me è un messaggio per l’Europa molto bello, soprattutto per il periodo in cui stiamo vivendo“.
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Si ok tutto bellissimo…
Ma facciamo un po’ di calcoli: ha 21 anni, nata nel ’95, perciò o ha iniziato a sognare a 2 anni (visto che dal ’97 l’ Italia si è autoesiliata) e lo vedo improbabile, oppure al massimo è da quando aveva 16 anni nel 2011, per cui, più che l’ espressione “è da quando ero giovane”, che fa pensare a tanti anni (!) avrei piuttosto usato “è da qualche anno”..
Tutto questo per dire che non vorrei che ora ci dovessimo dare le gomitate sul carro del vincitore, dove da pochi anni tutti sembra vogliano salire…..benissimo che si parli dell’ Esc, ma non vorrei che se le cose non andassero bene (e con questa canzone e la concorrenza agguerrita di quest’anno i miei dubbi restano) ci fosse la corsa a scendere dal carro il prima possibile, magari rinnegando tutto come un’esperienza giovanile da archiviare in fretta….
“Da quando sono giovane il mio sogno era quello di andare all’Eurovision,sono felice”.
Ok,hai vinto tutto.Nonostante la sua canzone non mi piaccia molto,il suo interesse per il contest e le culture d’Europa invece mi fanno sentire felice d’averla come rappresentante del nostro Paese all’ESC :) .