Intervista a Federico Russo. Francesca Michielin, portaci l’Eurovision in Italia!

Aumentano gli impegni da conduttore (televisivo e radiofonico) per Federico Russo. Oltre all’abituale diretta serale su radio Deejay, anche quest’anno è alla conduzione di The Voice of Italy su Rai2 (tutti i mercoledi dalle 21:15) e, sempre sulla seconda rete della nostra tv pubblica, del programma Start! (ogni mercoledi dalle 00:15 insieme a Francesco Mandelli), in un viaggio alla scoperta dei migliori servizi digitali sviluppati da startup italiane (nella puntata di oggi 6 aprile, incontreranno i realizzatori di quelle dedicate allo sport).

Federico Russo

A tutto questo si aggiungerà il commento live – direttamente dalla Globen Arena di Stoccolma – della finale dell’Eurovision Song Contest del prossimo 14 Maggio.

Tra una registrazione, una diretta e l’altra, anche quest’anno Federico è riuscito a dedicarci un po’ del suo tempo per una bella e lunga chiacchierata, in cui ci ha raccontato della gioia nell’apprendere di poter seguire nuovamente questo importante evento musicale da una delle città che più ama: Stoccolma.

Federico RussoEN – Ciao Federico, innanzitutto grazie per il tempo che ci hai dedicato. Vogliamo iniziare raccontando ai nostri lettori come è avvenuto il contatto da parte della Rai con la proposta di condurre/commentare questa edizione dell’Eurovision, che sbarca per la prima volta su Rai1?

Federico – Si certo, tutto semplicissimo. Lo scorso anno sono stato chiamato da Fabio Di Iorio, capostruttura Rai2, quest’anno invece da Claudio Fasulo, capostruttura Rai1, che mi ha contattato un paio di settimane fa circa, se ricordo bene, proponendomi anche quest’anno di raccontare l’Eurovision che passerà appunto su Rai1.

Mi ha proposto di commentarlo esattamente come lo scorso anno e io non ci ho pensato un secondo, perché comunque mi ero molto divertito.

E’ una manifestazione che ho sempre seguito con interesse, ma non come nel 2015, per ovvi motivi “lavorativi”, dove ho visto anche le semifinali, le prove e sono rimasto molto affascinato. Quindi non ci ho pensato due volte a dire sì. Poi quest’anno c’è anche il “plus” che si va a seguirlo dal vivo a Stoccolma, la mia città preferita in Europa…

EN – Dopo l’esperienza da giurato per Sanremo Giovani, torni su Rai1 per l’Eurovision Song Contest. Con che spirito affronterai questa nuova sfida, su un canale con un target diverso, più adulto, rispetto alla Rai2 dove sei abituato a condurre un talent show come The Voice of Italy?

Federico – Beh è una cosa che mi da soddisfazione, perché insomma, Rai1 è Rai1, è il “Primo”, è il “primo canale”, quello che da quando son piccolo anche in casa sento “metti sul primo”, per cui è sicuramente un’enorme soddisfazione.

Cercherò di fare il mio, cerco di fare il mio lavoro divertendomi allo stesso modo, che sia su Rai1 o su Rai2 o altro canale, sperando che qualsiasi sia il pubblico, qualsiasi sia il target possa trarne beneficio e divertirsi. Comunque si parla di un evento musicale, l’Eurovision non è The Voice, ma il linguaggio è comunque quello musicale, molto radiofonico, perché di fatto è quello di una telecronaca, con un linguaggio che si avvicina molto a quello della radio, che ormai faccio da 16 anni. E’ un linguaggio che sento abbastanza mio ecco…

EN – Cosa ti è rimasto dell’esperienza della diretta dello scorso anno. C’è qualcosa di cui ti sei pentito, che ti è piaciuto di meno (o di più) e soprattutto a fine serata hai ricevuto qualche commento  da amici o da qualche collega “V.I.P.”?

Federico – Ho avuto molti complimenti perché poi alla fine è stato molto seguito fortunatamente, spero siamo riusciti a raccontarlo bene. Ovviamente ci sono state un po’ di critiche, anche amichevoli, anche da personaggi famosi, perché a volte ci sono momenti musicali molto lunghi in cui magari si doveva star zitti ecco.

Mi ricordo un momento musicale di un bravissimo percussionista che durava diversi minuti e lì c’eravamo accordati per entrare ogni tanto a far sentire la presenza del commento, anche se per molti era un momento musicale che doveva essere lasciato intatto.

Non so quest’anno, ad esempio nella scorsa edizione c’era l’opzione che permetteva di silenziare il commento dal televisore e sentire l’audio integrale dall’Arena. Quindi nel caso in cui la mia voce dovesse rompere le palle, sentitevi liberi di toglierla e andar liberi, altrimenti “mi dovete ciucciare” come si dice [ride].

Scherzi a parte, sì avevamo ricevuto delle lievi critiche, anche Adriano Celentano aveva scritto un pezzo sull’argomento, però alla fine era stato molto carino nei confronti miei e di Valentina e comunque sì, mi rendo conto che c’è un momento musicale molto lungo e per alcuni è giusto entrare e far sentire la voce, una presenza, come quando parli sull’intro delle canzoni in radio, dipende dalle scuole di pensiero.

Per altri invece è un momento musicale che va tenuto così, intatto, senza interventi. Credo che la cosa più democratica sia quel magico tasto che in caso di bisogno ti esclude la voce e così non ci si pensa più. Comunque le critiche fanno sempre bene, è stata la prima volta che commentavo un evento del genere, è stata la prima volta che commentavo l’Eurovision, per cui va bene. Farò tesoro sia delle critiche, non solo quelle di Celentano, che delle cose che alla fine sono andate bene.

EN – Un commentatore dell’Eurovision deve essere super partes. Visto che ormai l’edizione 2015 è passata da quasi un anno, ora puoi dirci per chi tifavi segretamente?

Federico – Allora dunque, io ero molto affascinato dal gruppo finlandese (i Pertti Kurikan Nimipäivät), quelli che non sono passati in finale. Poi sicuramente molti altri brani, ma ora non me li ricordo benissimo a distanza di quasi un anno, anche se mi è rimasta impressa l’esibizione dello svedese (Mans Zelmerlow) grazie alla scenografia per cui si è fatto notare e ha vinto.

EN – Che ne pensi del fare coppia nel commento all’Eurovision insieme a Flavio Insinna (quest’anno trasmetterete direttamente dalla Globen Arena di Stoccolma)?

Federico – Sono molto felice perché noi ci conosciamo da qualche anno, 5 se non sbaglio. Ci siamo conosciuti ad un festival letterario in Puglia, abbiamo trascorso qualche giorno insieme, perché io ero lì per il mio libro, lui per il suo. Ogni tanto ci incontriamo, c’è stima reciproca per cui sono molto felice e penso che entrambi ci possiamo compensare, in modo da formare una coppia televisiva abbastanza completa. Sono contento, sarà una esperienza divertente e dal punto di vista anche lavorativo sarà sicuramente una esperienza arricchente.

Lui è una persona molto curiosa, questa almeno è la mia impressione, nel mondo dell’Eurovision gli aneddoti sono fondamentali e li scopriremo anche grazie alla vostra Guida all’evento. La storia di tutti i partecipanti e dell’Eurovision in sé è ricca di cose da conoscere, da sapere, da raccontare e anche sulle quali potersi divertire, perché comunque Flavio è uno che fa ridere, quindi sicuramente non sarà una telecronaca piatta, questo è sicuro.

EN – Che sensazione hai provato ad annunciare i voti italiani davanti a così tanti milioni di telespettatori? Ma soprattutto, a fine collegamento, ci è sembrato che stavi per scoppiare a ridere… Svelaci cosa è successo?

Federico – Uhmmm, sai che non mi ricordo? Forse per il fatto che avevo chi mi diceva vai ora tocca a te, con gli altri spokesperson che si susseguivano uno dietro l’altro e poi avevo Valentina Correani e lo staff italiano con cui scherzavo tra un collegamento e l’altro. Stranamente comunque non ero così agitato anche perché ho visto certi personaggi prima di me, che hanno alleggerito l’ansia da prestazione [ride]. Devo dire che mi hanno tranquillizzato un po’.

EN – Quanto ti fermerai a Stoccolma? Sappiamo che è una città che ti piace molto e che conosci bene vero?

Federico – Ho il mio migliore amico che vive a Stoccolma da molti anni e ha messo su famiglia lì. Quindi conosco molto bene la città perché vado a trovarli almeno una volta l’anno. E’ forse la mia città preferita in Europa, la trovo splendida. Purtroppo non riuscirò a fermarmi qualche giorno in più, perché in quel periodo avrò anche le dirette di The Voice of Italy e poi la radio e mi dispiace.

Adoro questa città super ordinata, poi ho avuto la fortuna di trovarla sempre soleggiata, mi ricordo delle passeggiate sul mare ghiacciato, gente che pattina o gioca sul mare ghiacciato. Mi ricorda una canzone di Silvestri che dice “Che riesce a trasformare il mare in fiume e viceversa, Il fiume in mare” (anche se è riferito ad un’altra città, Instanbul). Quel mare che sembrano tutti fiumiciattoli, in realtà è appunto mare… non ti rendi conto di essere sul mare.

Amo particolarmente il quartiere di Sodermalm, anche Gamla Stan, che dovrebbe essere la città “vecchia”, ma poi se vai a vedere non lo sembra nemmeno così tanto rispetto ai nostri canoni medievali. Sodermalm è il quartiere che preferisco, quello che poi conosco meglio, un po’ il fulcro anche dal punto di vista artistico secondo me di Stoccolma, dove ci sono anche gli studi di registrazione, i negozi di musica sono tutti lì.

Stoccolma poi è una città molto “fighetta”, sono tutte belle, tutti belli, tutte ben vestite, tutti ben vestiti, cioè tu arrivi e respiri un’aria che ti mette subito dell’ottimismo. Noi andiamo lì per lavorare e per seguire un evento, quindi non la vivremo molto purtroppo, però sicuramente si vivrà moltissimo il clima eurovisivo, perché lì è come seguire i Mondiali.

EN – Ti è capitato di sentire il brano della nostra rappresentante Francesca Michielin?

Federico – Beh caspita! In pratica tutti i giorni, anche perché personalmente lo trasmetto tutte le sere all’interno del mio programma su Radio Deejay. Sicuramente tra quelle uscite da Sanremo è una delle più passate (forse la più passata) in radio e secondo me anche una delle migliori  di quest’ultimo Festival.

EN – Ci sembra di capire che ti piace molto Francesca Michielin…

Federico – A me lei piace moltissimo, ho seguito il suo percorso, dalla sua nascita in un talent fino ad oggi. Vedo che sta crescendo, sta diventando matura… anche se poi lei matura un po’ lo è sempre stata. Mi ha sempre colpito la sua attenzione e il suo conoscere la storia della musica. E non è da tutti! Non è da tutti dire in giovanissima età  che la tua band preferita sono i Led Zeppelin. Vorrei vederli i sedicenni di oggi che conoscono i Led Zeppelin [sorride].

Lei ha 21 anni e sta dimostrando di essere un’artista internazionale, ha gusto, oltre che talento. Lo vedi nel suo modo di cantare, di scegliere le canzoni, nel suo modo di esprimersi. E’ una persone che conosce e ha gusto. Quindi cosa c’è di meglio di una persona così internazionale per rappresentare l’Italia in un evento così internazionale!

EN – Vuoi dire qualcosa alla nostra rappresentante all’Eurovision o farle un in bocca al lupo?

Federico – Il mio augurio è che vinca, ma se non dovesse vincere lei avrà portato una parte d’Italia molto internazionale e avrà fatto conoscere una parte d’Italia molto internazionale all’estero. Quindi di questo già in partenza bisogna darle merito. Per tutto il resto io spero che vinca naturalmente, perché se lo merita.

Quindi le faccio un sacco di un bocca al lupo anche perché grazie a lei vogliamo che l’anno prossimo venga fatto in Italia. Quindi mi raccomando Francesca, portaci l’Eurovision in Italia. E così io e Flavio siamo felici e lo facciamo anche l’anno prossimo [sorride]. Altrimenti fai si che vinca la Svezia, così torniamo di nuovo in una città bella come Stoccolma.


Noi naturalmente tifiamo per la nostra Francesca Michielin, augurandole che possa essere l’edizione giusta per lei e per l’Italia e ringraziamo ancora una volta Federico Russo per la disponibilità. L’appuntamento è per sabato 14 Maggio in diretta dalle 21 su Rai1, con l’esibizione della nostra rappresentante e il commento live della finale dell’Eurovision dalla Globen Arena di Stoccolma!


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