Eurovision Song Contest: piccola storia delle squalifiche dal concorso
Quella della Romania è la prima espulsione dall’EBU (e quindi dal concorso Eurovision Song Contest) per morosità. Ma nel corso della storia del concorso altre volte paesi non si sono allineati al via per squalifica.
Alcune volte è stato squalificato il brano e il paese è riuscito a cambiarlo. Talvolta è stato escluso direttamente il paese, altre volte il paese si è ritirato dopo la squalifica del brano, per l’impossibilità o il rifiuto di cambiare canzone. Ecco di seguito cosa è successo nel corso degli anni (non abbiamo considerato i semplici ritiri volontari delle tv dopo aver selezionato il brano).
Grecia 1982 – THEMIS ADAMANTIDIS – Sarantapente kopelies
Nel 1982 l’EBU squalifica il brano, che aveva appena vinto le selezioni greche: incredibilmente, nessuno s’era accorto che era una cover di un pezzo tradizionale greco. E nessuno se ne accorge per lungo tempo visto che la Grecia è addirittura allineata al via, sorteggiata per seconda sul palco di Harrogate. Quando l’EBU se ne accorge, chiede alla ERT di selezionare un’altra canzone. Ma altrettanto incredibilmente, tutte le canzoni della selezione nazionale avevano qualcosa fuori dal regolamento. La Grecia, quindi, non partecipa all’edizione.
Cipro 1988 – YANNIS DIMITROU – Timame
Anche nel 1988 in realtà l’EBU avrebbe squalificato la canzone, ma non il Paese. Semplicemente “Timame” aveva già quattro anni ed era già stata proposta alle selezioni cipriote. Ad accorgersene è la BBC guardando i video di preselezione. Cipro non accetta di cambiare il brano e si ritira.
Libano 2005 – ALINE LAHOUD – Quand tout s’enfuit
Il caso del Libano è forse il più celebre della storia eurovisiva. Nel 2005 era tutto pronto per il debutto di Téle Liban, che per l’occasione aveva deciso di sfoggiare in Europa la seconda lingua molto diffusa, il francese. “Quand tout s’enfuit” di Aline Lahoud, allora diciannovenne emergente, è selezionata internamente e forse, in una edizione non straordinaria dal punto di vista dei brani, avrebbe anche potuto ben figurare. Ma il Libano non debutterà mai. Colpa della tv stessa e colpa della politica. Libano, come è noto, non riconosce lo stato di Israele ed il nodo è tutto lì.
Perché quando la tv pubblica la lista dei paesi in gara, Israele non compare, nonostante sia regolarmente iscritta con “Hasheket shenish’ar” di Shiri Maimon. L’EBU “bacchetta” la tv, che dopo ripetute sollecitazioni, rimedia togliendo la pagina e linkando direttamente al sito ufficiale. Ma a soli cinque giorni dal via, la tv libanese avvisa la stessa EBU che a causa della legge statale, che vieta di trasmettere “programmi a contenuto israeliano”, la canzone della Maimon non sarebbe stata trasmessa. Ciò è ovviamente vietato dal regolamento, e alla risposta negativa all’ordine di trasmissione, l’EBU replica squalificando per tre anni dal concorso la tv.
Georgia 2009 – STEPHANE & 3G – We don’t wanna put in
Il caso della Georgia è in un certo senso simile agli altri, anche se più complesso. Perché l’Eurovision 2009 quell’anno si svolge a Mosca e la Georgia è in guerra proprio con la Russia, il cui esercito aveva appena invaso il territorio dell’Ossezia del Sud, i cui abitanti – filorussi – chiedevano l’indipendenza dalla Georgia stessa. Una vicenda legata sostanzialmente al fatto che la Georgia vorrebbe entrare a far parte della Nato, decisione avversata dalla Russia e dal suo primo ministro Putin.
La Georgia si era iscritta all’ultimo secondo, dopo aver inizialmente deciso di boicottare la rassegna per i motivi sopracitati. Erano stati – poeticamente – i bambini a far optare per l’iscrizione: pochi mesi prima, infatti, i georgiani Bzikebi avevano vinto la versione Junior dell’Eurovision grazie ai 12 points decisivi della giuria russa. Ma quando la tv russa scopre che il brano che ha vinto la selezione si chiama sarcasticamente “We don’t wanna Put in (Put in dance)” lo squalifica e chiede al gruppo che lo interpreta, Stephane & 3G, di cambiarlo: sia perché è chiaramente contro il loro primo ministro, sia perché questo viola il regolamento che impone di non parlare di politica nei testi. GPB, la tv georgiana, risponde con un rifiuto e il ritiro.
Segui Eurofestival News anche su Google News, clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”.
Non perderti le ultime notizie con le notifiche in tempo reale dal nostro canale Telegram e WhatsApp. Seguici su tutti i principali Social Media (qui l’elenco completo) e scopri come sostenerci e sostenere una informazione da sempre indipendente.
Eurofestival News è anche una comoda Web App gratuita che puoi portare sempre con te, scaricala subito sul tuo smartphone.
Non sarei stato cosi duro con Kiev2005, solo perche’ fra i brani c’ era “Angel” di Chiara Siracusa per Malta, che e’ uno dei miei preferiti di tutti gli Esc :))
Articolo come sempre impeccabile :)
Credo che il motivo della Georgia fosse l’ adesione alla Nato, non all’ Onu
Grazie per i complimenti Danilo e per la segnalazione (abbiamo effettuato una verifica ed effettivamente è come scrivi, ora è tutto corretto) ;)
Di nulla Alex ;)
È sempre un piacere leggervi