Eurovision 2016: il resoconto live della sesta giornata di prove
Resoconto live dalla Sala Stampa dell’Eurovision Song Contest 2016
Termina il secondo turno di prove per i paesi semifinalisti. Le diciotto nazioni in gara nella seconda semifinale del 12 maggio salgono nuovamente sul palco, una dietro l’altra. Ma ad aprire la giornata sono le prime prove delle restanti tre big 5: Germania, Italia (QUI la recensione della prova di Francesca Michielin) e Regno Unito.
Ecco le impressioni dei nostri due inviati a Stoccolma.
– Cristian Scarpone –
GERMANIA: Jamie-Lee e il team tedesco scelgono di rimanere fedeli alla performance pensata per la finale nazionale tedesca. La cantante ha, come sempre, un outift molto legato al mondo giapponese dei manga, aspetto che la fa apparire onestamente un po’ fuori luogo e “over the top”. Lo staging è molto buio, sullo sfondo una luna rosa e fiori di ciliegio, tipico tocco della terra da lei amata, che cadono dal cielo. Quattro coriste con lei. L’esecuzione vocale non è sempre al massimo, in un take la cantante stona. Non penso ci siano speranze per un buon piazzamento per lei.
REGNO UNITO: Joe & Jake sorprendono gli scettici che li davano per spacciati. Il duo britannico canta un brano contemporaneo e orecchiabile che potrebbe spopolare nelle radio di tutto il mondo. La messa in scena è semplice ma convincente. L’idea è con molta evidenza quella del concerto. Due batteristi innalzati su palchetti sono alle loro spalle. Loro cantano (molto bene) e si divertono, mentre sul ledwall scorrono foto stile selfie di ragazzi e ragazzi, oltre che loro stessi.
LETTONIA: La bellezza della voce di Justs è qualcosa di indescrivibile. Ruvida, sexy, appassionata. Il pezzo calza a pennello sulla sua vocalità e lui non sbaglia una nota. Stavolta cambia qualcosa nell’outfit e nello staging. Dal rosso scuro di giacca di pelle ed effetti sul ledwall, si passa ad un più cupo nero. Nulla da dire sulla resa artistica ma l’esibizione la preferisco “in rosso”
POLONIA: Per fortuna Michal Szpak cambia outfit rispetto alla prima prova. Il soprabito smanicato simil carta stagnola e la canotta nera lasciano spazio al vestito “napoleonico” rosso indossato nella finale polacca. Una scelta molto saggia perché l’unica pecca era, per l’appunto, proprio l’outfit. La canzone divide perché molto classica ma vocalmente il ragazzo non ha nulla da invidiare a nessuno. Preciso, dritto alla meta.
SVIZZERA: Rykka cambia solo la pettinatura. I discutibili capelli ricci tra il grigio e il blu diventano oggi lisci, per il resto la performance è uguale alla prima prova. Sola sul palco, un background con i colori più usati quest’anno (il blu e il viola) e le loro sfumature, gran finale con fuochi d’artificio.
ISRAELE: “Made of stars” è la canzone che ha guadagnato più posizioni nel mio ranking personale. Hovi Star brilla sul palco con la sua voce e un’esibizione emozionante. Luce soffusa, staging in cui vengono utilizzati colori scuri, le stelle sul ledwall, due acrobati danzano su un cerchio. Finale certa.
BIELORUSSIA: Ivan parte sempre nudo. Ma non sul palco. Una proiezione registrata in studio viene infatti trasmessa sullo schermo. A differenza della prima prova, che lo riprendeva solo dal petto in su, questa volta il cantante bielorusso viene mostrato completamente nudo, di profilo. Per il resto, prova vocale abbastanza convincente, il tutto ruota attorno al video mapping che mette in scena varie anime del cantante. La miglior entry bielorussa senza alcun dubbio e non avrà problemi ad andare in finale.
SERBIA: Esibizione “regale” per Sanja Vucic. L’artista serba ha una delle performance migliori, studiata con grande professionalità e senso scenico. Lei canta in modo impeccabile, con gestualità drammatica adatta al contesto. In questa prova possiamo vedere anche il suo vestito di scena, nero. Quattro coriste/ballerine in scena, che ricordano un po’ lo staging pensato nel 2007 per la vittoriosa “Moltiva”. A mio parere la Serbia si confermerà in top 10 anche quest’anno.
IRLANDA: Difficile trovare parole positive per Nicky Byrne. La canzone, “Sunlight”, passa inosservata in mezzo alle altre, lo staging è noioso e non originale, lui continua a non cantare bene. Non si qualificherà. That’s all.
MACEDONIA: Cambio d’abito rispetto alla prima prova per Kaliopi. L’icona balcanica dell’Eurovision, vestita con un abito chiaro a balze sovrastato da un soprabito nero, offre una performance da vera diva d’altri tempi. “Dona” è retrò e senza appeal ma lei riesce a trasmettere molta passione in questo pezzo in lingua macedone (uno dei pochi in lingua originale). Non sono certo si qualificherà ma penso abbia le capacità per conquistare un posto come “border qualifier”.
LITUANIA: Plastica eurovisiva ben venduta. Un brano dance portato sul palco da Danny Montell con una coreografia fatta di mossettine ammiccanti e un salto mortale d’effetto. Noia a pacchi. Si qualificherà ma senza meritarlo affatto.
AUSTRALIA: Vocalmente Dami Im è impeccabile. I cambi di tonalità nella melodia del brano, differenti dalla versione studio, rendono ancora più potente un ottimo pezzo, fra i favoriti. Il problema è che la cantante australiana non ha un buon feeling con la telecamera e non trasmette la passione della quale il pezzo necessiterebbe. Inoltre, in ogni take di prova c’è stato qualche problema tecnico. Durante la discesa dal cubo erano visibili gli assistenti di studio che aiutavano Dami, inoltre, nell’ultimo take si notava il cubo portato via dietro le quinte.
– Michele Imberti –
SLOVENIA: ManuElla ce la mette tutta, canta in maniera lineare e pulita… ma è un’esibizione fondamentalmente anonima e incolore, nonostante il titolo del brano. Personalmente continuo a trovare la voce della cantante inadatta su un pezzo molto leggero che verrebbe forze valorizzato da una voce più fresca e meno impostata. Per quanto riguarda la qualificazione pare essere spacciata. Le possibilità sono praticamente nulle.
BULGARIA: Poli Genova non canta male… ma l’outfit fa veramente storcere il naso e l’esibizione sul palco pare poco studiata e improvvisata, senza particolari punti di forza. Le aspettative sono alte ma l’impressione è che potrebbe essere la sorpresa negativa di questa semifinale.
DANIMARCA: Vorrei avere qualcosa da aggiungere ma la canzone e lo staging danese lasciano veramente poco. Il brano continua ad essere anonimo, lo staging pare rubato all’ultimo minuto dalla canzone vincitrice nel 1984. 32 anni fa. I Lighthouse X cantano leggermente meglio oggi ma non incidono per niente.
UCRAINA: Ci sono parecchi cambi nella messa in scena che non mi convincono a fondo. Il palco sembra molto più buio rispetto alle prove. Jamala indossa un abito blu che appiattisce ancora di più il contrasto con lo sfondo. Ci sono cose da sistemare per quanto riguarda l’aspetto prettamente televisivo ma lei continua ad emozionare. Devono solo cercare di valorizzarla al massimo.
NORVEGIA: Agnete sembra vocalmente meno in forma della prova precedente. Per il resto è un’esibizione lineare e fondamentalmente stabile. Il pezzo continua a sembrare un mix di due canzoni diverse ma la produzione è di ottimo livello e lei di bella presenza.
GEORGIA: “Midnight Gold” convince sorprendentemente sempre di più. Era un pezzo che non era stato calcolato minimamente dalla massa nei mesi precedenti ma sul palco emerge per l’unicità della proposta. È probabilmente il brano più autentico e meno scritto appositamente per il concorso. Unico dettaglio che vorremmo vedere sistemato è l’effetto di sdoppiamento delle immagini all’inizio che danno un effetto decisamente cheap. Per il resto l’atmosfera psichedelica è azzeccatissima. Nika Kocharov and Young Georgian Lolitaz potrebbero diventare una delle grandi sorprese di questa edizione.
ALBANIA: La seconda prova di Eneda Tarifa stupisce tutti. Delle prove precedenti non è rimasto nulla. La messa in scena di oggi è sorprendentemente bella ed elegante. Il colore dominante è l’oro. Eneda indossa un abito dorato lungo con uno strascico che si confonde con il pavimento dove viene proiettato un elemento circolare dorato. Anche lo sfondo è dorato. Il brano continua ad essere poca cosa ma lo staging di oggi potrebbe per assurdo ribaltare improvvisamente la sorte di un brano dato per spacciato da tutti. Lei oggi è bellissima e canta bene, come del resto ha sempre fatto.
BELGIO: Laura Tesoro continua a convincere anche in questa seconda prova. La vediamo per la prima volta con i vestiti di scena, Indossa una giacchetta e un pantaloncino color argento. C’è tanta coreografia in questa esibizione, forse la più coreografata della semifinale. Il corpo di ballo è vestito di bianco e rende questo numero ancora più accattivante e fresco, c’è molta sintonia con Laura. La qualificazione pare cosa certa e in finale rischia di superare tanti favoriti della vigilia.
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Segnalo spot sottopancia dedicato alla finale dell’Eurovision, pochi minuti fa, all’interno di Unomattina.
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