Eurovision 2016: segui con noi la diretta della jury rehearsal della seconda semifinale
Resoconto live dalla Sala Stampa dell’Eurovision Song Contest 2016
I nostri inviati Cristian Scarpone e Michele Imberti sono in questo momento nel press center accanto alla Globen Arena per seguire la jury rehearsal della seconda semifinale dell’Eurovision 2016, in onda domani (12 maggio) alle 21 su Rai 4.
Una prova molto importante poiché stasera le giurie di qualità avranno il compito di comporre le loro classifiche riguardanti le nazioni in gara in questa seconda semifinale e influire sul 50% del risultato finale. Anche la giuria italiana è chiamata a votare, vi ricordiamo che è formata da Max Novaresi, Paolo Belli, Alessandro Pigliavento, Andrea Delogu e Stefania Zizzari.
@ Andreas Putting
01. LETTONIA – Justs – Heartbeat
C.S.: La canzone di Justs è probabilmente la più contemporanea in concorso ed è già il secondo anno di seguito che la Lettonia punta su un pezzo che definirei addirittura “futuristico” per la competizione. Il cantante opta per un outfit total black che stasera mi convince di più rispetto alla seconda prova. La sua voce è goduria, la giuria non dovrebbe avere problemi a piazzarlo in alto con una performance così convincente. Aggressiva ma delicata allo stesso tempo, un mix che spero convinca anche il pubblico. VOTO: 8
M.I.: Justs ha optato per il nero. Scompare la famosa giacca di pelle rossa e di conseguenza anche gli sfondi in tinta. Canta bene ma l’ha fatto tutta la settimana, questa sera pare metterci pure una grinta particolare. È uno dei pezzi più moderni di questa edizione e l’esibizione è pulita e molto efficace, senza elementi futili o altro. È il mio personalissimo vincitore, il mio voto è di conseguenza il più alto possibile. VOTO: 10
02. POLONIA – Michal Szpak – Color of your life
C.S.: Partenza incerta per il polacco che va fuori tempo e stona un paio di note. Migliora nel corso della canzone ma in sala stampa viene accolto con freddezza. La sua interpretazione appare troppo carica e melodrammatica, forse esagerata per la giuria. Se si qualifica lo fa per un soffio. VOTO: 6.5
M.I.: Michal parte fuori tempo e all’entrata delle percussioni si sente. C’è anche qualche nota fuori posto ma si riprende quasi subito. Il palco e la scenografia vengono ripresi in modo da far sembrare tutto molto più ampio e profondo. Resta un pezzo estemporaneo ma farà sicuramente colpo sul pubblico più tradizionale e conservativo. Andrà probabilmente meglio al televoto che per le giurie. VOTO: 5.5
03. SVIZZERA – Rykka – The last of our kind
C.S.: La canzone svizzera non è neanche male ma la voce e la presenza scenica di Rykka lasciano davvero a desiderare. Reputo spacciato il paese perché l’esibizione si perde in mezzo alle altre. VOTO: 5
M.I.: Rykka canta leggermente meglio, parte qualche stonatura leggera di tanto in tanto ma vocalmente sembra più precisa rispetto alle prove precedenti. Il linguaggio del corpo lascia perplessi molti in sala Stampa che la imitano in maniera ironica. È un pezzo che convince poco e lei non ha una gran pasta vocale. Opta per il capello riccio e azzurro. VOTO: 4
04. ISRAELE – Hovi Star – Made of stars
C.S.: Pelle d’oca. Tutto è al posto giusto. Il suo look si combina perfettamente con il minimalismo della scenografia. Il buio, i ballerini nel cerchio, poi la pioggia di stelle. Applausi. VOTO: 9
M.I.: Il brano e l’interpretazione (magistrale, lui è bravissimo) contrastano con l’immagine di Hovi Star e questo aspetto sarà il punto di forza. Qualcuno oggi ha azzardato un’eliminazione. Io trovo che sia una delle esibizioni più eleganti ed genuinamente emozionanti di questa edizione. Fa venire la pelle d’oca. È salito nella mia classifica costantemente, dalla presentazione del brano (non mi dispiaceva nemmeno la prima versione) ad oggi. VOTO: 9
05. BIELORUSSIA – Ivan – Help you fly
C.S.: La Bielorussia, sorprendentemente, si dimostra uno dei paesi più tecnologicamente avanzati sul palco. La performance di Ivan a mio parere convince anche se forse la presenza di vari ologrammi slegati fra loro potrebbe creare smarrimento nel pubblico. Lui canta bene, la canzone è orecchiabilissima e potrebbe acchiappare lo stesso pubblico che ha mandato in finale Cipro. Non ne sono certo al 100% ma penso si qualifichi. VOTO: 7
M.I.: Lui parte per l’appunto nudo, in ginocchio, di profilo, di fronte ad un lupo… ma è solo una proiezione. Per il resto ha un outfit decisamente fuori tempo massimo, sul palco appaiono ologrammi di lui che prima suona la batteria, poi la chitarra per concludere con il bebè in pannolino. È un esibizione caotica e senza un vero e proprio senso dal punto di vista prettamente visivo. È un peccato perché il brano è pure accattivante e piacevole… ma la messa in scena non mi convince affatto. VOTO: 6
06. SERBIA – Sanja Vucic – Goodbye (Shelter)
C.S.: La Serbia ha la qualificazione in tasca ma non solo. Un posto in top 10 glielo daremmo per manifesta superiorità rispetto a molti colleghi in gara. Trucco, parrucco e vestito spettacolari, staging perfetto, convincente è dire poco. E scrive uno che non apprezzava molto la versione studio del brano. VOTO: 9
M.I.: Dopo una settimana di tentativi e diverse opzioni hanno trovato un outfit perfetto. Lei è bellissima, ricorda parecchio Nina Sublatti, la rappresentante georgiana dello scorso anno. Canta benissimo. È tutto estremamente accattivante e convincente, le coriste rendono l’esibizione ancora più intensa. È una finalista certa e non è assolutamente da sottovalutare per un’eventuale e imprevista vittoria a sorpresa. VOTO: 9
07. IRLANDA – Nicky Byrne – Sunlight
C.S.: Sostanzialmente: che barba, che noia. Canzone che definire inutile è far un complimento. Nicky sembra più un corista che un artista solista… ma senza le doti vocali che di solito hanno i coristi. L’Irlanda ha tentato la carta della fama ma pescando male nel mazzo. VOTO: 4
M.I.: Nicky Byrne canta leggermente meglio questa sera ma l’impressione è che i coristi stiano aiutando abbastanza. È una partecipazione senza arte ne parte. Ci troviamo di fronte ad un brano pop e radiofonico senza nessun punto di forza o particolarità, cantato da un uomo più vicino ai 40 che ai 30. Non ci siamo… e prevediamo che le giurie non saranno molto clementi. Al televoto rischia di passare completamente inosservato. VOTO: 4.5
08. MACEDONIA – Kaliopi – Dona
C.S.: Nella sua interezza la performance è anche studiata bene ma la proposta di Kaliopi è troppo datata, a mio parere. Non penso ci sarà spazio per lei in finale tenuto conto del livello della semifinale. Tra l’altro continua a concludere l’esecuzione con un sovracuto fastidioso e mal eseguito. VOTO: 6
M.I.: Kaliopi è un mostro di bravura, l’interpretazione è graffiante e intensa come poche. Il problema resta la proposta nella sua totalità. È fuori tempo massimo, old fashioned e si trova a gareggiare contro un’orda di giovani talenti. Dovrà accontentarsi dell’affetto (comprensibile e meritato) dei fans di vecchia data. VOTO: 6
09. LITUANIA – Donny Montell – I’ve been waiting for this night
10. AUSTRALIA – Dami Im – Sound of silence
C.S.: Voce celestiale. Quelle note alte raggiunte con quella facilità, quel suono corposo. Mi fa venire i brividi la sua bravura. Per fortuna hanno aggiustato tutto ciò che c’era da aggiustare nello staging. Lei riesce a puntare in maniera corretta le proiezioni, la discesa dal cubo ora funziona. Sarà uno dei punti alti della finale, senza dubbio. VOTO: 9
M.I.: Dami Im riesce finalmente a sincronizzare i movimenti delle mani con gli elementi presenti sullo schermo. Riescono pure a risolvere i problemi di regia dove si vedevano gli assistenti di scena che la facevano scendere dal cubo. L’ho trovata un pezzo di ghiaccio tutta la settimana e invece questa sera riesce a trasmettermi… qualcosa. La finale è più ovvia di una vittoria di Salvini in provincia di Bergamo. Lei è vocalmente mostruosa. VOTO: 9
11. SLOVENIA – ManuElla – Blue and red
C.S.: Brutta canzone, brutta esecuzione, staging non originale (nonostante la presenza di un ginnasta che fa la pole dance). Probabilmente la canzone meno attraente dell’intera competizione. VOTO: 2
M.I.: L’attacco fa venire un infarto… ma poi si riprende vocalmente. Per il resto che dire? Alla pari dell’irlandese passa e manco te ne accorgi. Brano anonimo, testo al limite dell’imbarazzante, linguaggio scenico amatoriale. VOTO: 3
12. BULGARIA – Poli Genova – If love was a crime
C.S.: Nella versione studio il pezzo mi piace ma sul palco non mi trasmette nulla. Lo sfondo mi sembra poco originale, il suo vestito fatto di pelle nera, inserti color carne e luci a led, tanto per aggiungere un po’ di trash in più, rendono la performance ridicola. I suoi passi di danza – brutti da vedere – non sono ben eseguiti. La qualificazione della Bulgaria per me non è certa, potrebbe essere la Mei Finegold di quest’anno. VOTO: 6
M.I.: Se fossi io a scegliere la troverei comunque meritevole della finale… ma c’è qualcosa che non mi convince affatto. È un pezzo dal sound moderno, ben prodotto. L’impressione è però che lei non riesca ad arrivare ai telespettatori. E poi quella domanda che mi assilla ”What is she wearing?!”. Il passaggio in finale non lo trovo affatto scontato… e nel caso di un’eliminazione sarebbe la sorpresa probabilmente più clamorosa di quest’anno. VOTO: 7
13. DANIMARCA – Lighthouse X – Soldiers of love
C.S.: Troppo in là con l’età per essere credibili come boyband. Il loro brano ha radiofonicità ma è l’unica cosa che si salva. Non hanno uno staging degno di essere ritenuto tale, la loro esecuzione è incolore come quella dell’Irlanda. Una loro qualificazione sarebbe immeritata. VOTO: 4
M.I.: I danesi finiscono nel secchio della differenziata insieme a Irlanda e Slovenia. Reparto cartacei. Difficile distinguere gli uni dagli altri. Non voglio nemmeno infierire più di tanto quindi passo subito al voto. VOTO 2.5
14. UCRAINA – Jamala – 1944
C.S.: Emozione assoluta. Per merito artistico vincerebbe lei questa edizione ma le implicazioni politiche del pezzo dovrebbero frenare questo trionfo. Ma andare a Kiev non sarebbe immeritato, affatto. Lei è una regina. VOTO: 10
M.I.: Una vittoria dell’Ucraina pare poco credibile, per motivi prettamente politici… ma la voce di Jamala sono 3 minuti di cazzotti dritti allo stomaco. La sala stampa applaude già a metà, io resto inchiodato davanti allo schermo muto e quando l’esibizione è conclusa ho pure gli occhi leggermente lucidi. Indescrivibile. VOTO: 10
15. NORVEGIA – Agnete – Icebreaker
C.S.: L’effetto mix di due brani diversi continua a disturbarmi, sono onesto. Lei canta benissimo, è una vera lama, eppure non trasmette assolutamente nulla. Fa un’esibizione vocalmente al livello di Australia e Ucraina eppure la sala stampa non reagisce con entusiasmo. C’è una barriera fra lei e il pubblico. VOTO: 7
M.I.: Che vuoi dirle? Canta bene, il brano è prodotto da Dio (anche se non originalissimo), lei è veramente bella e l’esibizione è rassicurante ed obiettivamente bella. Merita la finale. VOTO: 6.5
16. GEORGIA – Nika Kocharov & Young Georgian Lolitaz – Midnight gold
C.S.: Gli outsider dell’edizione. Chi ama il loro genere apprezzerà. È una proposta valida e solida (a differenza del Montenegro), lontana anni luce dal mondo eurovisivo e già solo per questo, a mio parere, meriterebbero un posto in finale. VOTO: 7.5
M.I.: La Georgia potrebbe essere una delle sorprese di questa semifinale. Sulla carta è spacciata, io li trovo estremamente convincenti e unici nella loro proposta. Le giurie potrebbero amarli. Hanno forse l’unico brano decisamente indie della manifestazione e lo propongono in maniera estremamente convincente. VOTO: 7
17. ALBANIA – Eneda Tarifa – Fairytale
C.S.: Mi aveva convinto più nella seconda prova. Il suo pezzo non è abbastanza eclatante per farsi notare nella semifinale. La versione originale avrebbe avuto le sue chance. Non amo molto il suo taglio di capelli che la rende più “strega di Biancaneve” del solito. Speranze risicatissime. VOTO: 6
M.I.: Lo staging albanese è migliorato in maniera impressionante dalle prime prove. Lei è bellissima (anche se si improvvisamente tagliata i capelli e io la preferivo prima) e canta molto bene, tutto è dorato, estremamente elegante e caldo. La canzone resta purtroppo poca roba e il revamp l’ha veramente appiattita. Un peccato. VOTO: 5.5
18. BELGIO – Laura Tesoro – What’s the pressure?
C.S.: Giovane, bella da guardare, coreografia che le fa guadagnare un caloroso applauso dalla sala stampa. Difficile raggiungere la stessa posizione di Loic Nottet ma un posto in top 10 potrebbe arrivare a sorpresa. Bravo Belgio. VOTO: 8
M.I.: Laura Tesoro è la ventata di freschezza a cui nessuno aveva mai pensato prima della settimana scorsa. È carismatica come pochi, sorridente, balla benissimo (per dovere di cronaca meglio di come canta) e consegna un numero unico nel cast di quest’anno, coreografato benissimo. È puro intrattenimento da prima serata televisiva, di quelli migliori. Finale ad occhi chiusi e li punta a sorpassare tanti favoriti che probabilmente cadranno dolorosamente. VOTO: 7
ITALIA – Francesca Michielin – Nessun grado di separazione
Sul palco sale anche la nostra Francesca Michielin. Da quest’anno, infatti, le big 5 (Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) e il paese ospitante (Svezia) hanno la possibilità di esibirsi anche durante la semifinale in cui votano.
La nostra rappresentante registra un’esibizione intera con la presenza del pubblico, della quale, domani durante la diretta, sarà trasmesso un minuto. La giuria, però, la valuterà venerdì sera nella jury rehearsal della finale.
C.S.: Sarò di parte? Forse sì. Amo lei, amo la sua canzone, amo la sua voce. Francesca ci renderà orgogliosi, al di là di come andrà poi in finale. Vengono tolti altri oggetti sul palco e la scelta funziona parecchio. Lei risplende nel suo jumpsuit dorato e magliettina bianca. Le dona un’aria quasi bambinesca che secondo me le porterà fortuna. Canta molto bene e i cori sono perfetti. Sono orgoglioso.
M.I.: Francesca splende di luce propria. È incredibilmente naturale e genuina, canta veramente bene. Il palco è stato “ripulito” di tutti quelli che sembravano essere elementi superflui. Quelli che restano vengono messi meno in evidenza e la cosa è positiva. Io il “winning feeling” lo sento. Chi vivrà vedrà… ma è la prima partecipazione italiana dal nostro ritorno che mi coinvolge a livello emotivo. Speriamo che mantenga lo stesso outfit anche per la finale… non so a voi ma a me piace da morire e le dona una freschezza irresistibile.
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La Michielin con quale dei due abiti si è esibita? Aveva i lacci arcobaleno??
Si è esibita con il jumpsuit dorato e la maglia bianca. Aveva il nastro rainbow
Mattia (11 maggio 2016 alle 23:19) ma certe uscite da dove le tiri fuori? Guarda che un omosessuale può benissimo mettere piede in Russia, non viene fermato alla dogana e nient’altro di simile, te lo dico per esperienza personale eh.
Non concordo sulla vostra considerazione politica, il vostro è un giudizio soggettivo come tutti i giudizi, la canzone ucraina potrebbe non vincere semplicemente perché non conquista il grande pubblico, per i miei gusti da ESC ad esempio trovo molto più interessante quella russa, mentre trovavo da martellate nelle parti basse la noiosa canzone russa dell’anno scorso.
Beh, quello che è sucesso ad Hovi quest’anno è un dato di fatto. Sicuramente non si andrebbe in un paese tollerante. In ogni caso la canzone russa di quest’anno è davvero orribile, vecchia e scopiazzata.
E se vince sarà un furto, come lo è stato l’anno scorso quello della Svezia.
Scusa Enzo non voglio mettere becco sui gusti personali, ad ognuno piace quello che piace. Però non riesco a capire i tuoi “gusti da ESC”:
la canzone della Gagarina metteva in risalto le sue qualità vocali, che indubbiamente c ‘erano e riuscì a prendere voti in modo trasversale anche in Occidente (12 pt. dalla Germania !), dimostrando di piacere molto a giurie e pubblico (2^ per entrambi) : questa non ti piaceva, la trovavi noiosa, mentre preferisci la proposta russa di quest’ anno, che di originale non ha niente e ci si perde a seguire i suoi effetti speciali (copiati anche da Mans e da Ucraina 2008 “Shady lady” ) ??
Concordo con te che la canzone di Jamala non è per il grande pubblico e penso non avrà il successo che meriterebbe.
alla fine comunque sara’una vittoria Russa.Quanto all’Italia alla fine la qualita’paghera’.
Personalmente per lo stesso motivo per cui voi prevedere una non vittoria dell’Ucraina, dico che non vincerà la Russia. Ce la vedete la Russia l’anno prossimo ad organizzare l’ESC lasciando alla dogana centinaia di ragazzi omosessuali?
Io personalmente no, e spero di non vederlo mai.
Sto invece cominciando a temere la Svezia. Non dovesse qualificarsi Agnete, sarebbero il solo paese Scandinavo in gara. Con una canzone nemmeno tanto malvagia, che può piacere un po’ a tutti come a nessuno.
Staremo a vedere!
Sull’ Ucraina c’ è bisogno di un discorso a parte: emozionantissima, bravissima, è una canzone che lascia il segno cantata da una voce magistrale. Però….
Lo avete scritto anche voi: ci saranno ragioni di convenienza politica che si imporranno….
Molto meglio far vincere il nuovo Mans Zelmerlow russo, che ti distrae con i suoi effetti speciali e non ascolti nemmeno più la canzone (che mi sembra una rivisitazione più tecnologica di “My number one” Grecia 2005).
Beh ragazzi devo dire che, a parte i vostri voti alti per l’ Austria, che non condividevo (ma dopo la qualificazione di ieri sera comincio a pensare che sono solo io che non apprezzo quella canzone :) ) stasera avete dato voti altissimi a quelle che sono le mie preferite in assoluto :
Lettonia, Israele e Australia :)
Condivido il 10 di Michele a Justs : è un capolavoro la canzone e come lui la canta. Ma non scommetterei un centesimo sulla sua vittoria, anche perché nel 2002, quando vinse Maria N, a distanza di poco tempo ci furono molte critiche per la vittoria Lettone con una canzone veramente inconsistente…perciò prima che vinca di nuovo la Lettonia è più probabile che facciano vincere San Marino ;)
Tra l’ altro, per cercare di indebolirlo, gli hanno attribuito il numero 1, ma ci vuole ben altro per indebolire quella canzone.