Eurovision 2017: entro il 24 agosto l’annuncio della città che ospiterà l’evento
Dopo svariati rinvii, forse questa volta sarà quella buona e presto conosceremo il nome della città che ospiterà l’edizione 2017 dell’Eurovision Song Contest.
L’annuncio era programmato inizialmente per il primo agosto, ora il nome scelto tra Kiev, Dnipro e Odessa dovrebbe essere comunicato (salvo altre sorprese) entro il prossimo 24 agosto, giorno in cui il Paese festeggia l’Indipendenza dalla Russia (o meglio da quella che era l’URSS).
A svelarlo, il vicedirettore generale di NTU Alexander Harebin, intervistato dal principale canale ucraino di news, 5 Kanal, di proprietà del presidente Petro Poroshenko. Secondo Harebin tutte e tre le città hanno una serie di criticità e rimangono comunque tutte scelte valide e la valutazione definitiva sarà fatta a breve.
Nello specifico, per quanto riguarda la struttura che dovrebbe ospitare l’evento, Harebin ha dichiarato:
- Città di Kiev. Sul palazzo dello sport ci sono molti dubbi sia da parte dell’EBU che di NTU, poiché dal 2005 in poi la struttura è stata lasciata a se stessa e oggi non risponde agli standard richiesti. L’alternativa è l’International Exposition Center, certamente più avvantaggiata poiché ha un’altezza di 25 metri che permette di costruire un palco adeguato e tutta l’attrezzatura televisiva necessaria.
- Città di Dnipro. Il centro sportivo Meteor è di proprietà statale (un vantaggio per poter avere la certezza che non ci siano eventi in programma nella struttura nel periodo che servirà per i preparativi pre/post Eurovision), ma non è chiaro chi debba pagare i lavori (se lo Stato o la città). Le autorità cittadine chiedono che la struttura passi sotto la loro proprietà e dicono di aver stanziato 500.000.000 UAH (quasi 18 milioni di euro) per i lavori sulla struttura. Ad oggi lì non c’è nulla tranne il soffitto e i muri (testuali parole di Harebin). Le autorità cittadine di Dnipro hanno presentato il progetto e hanno dichiarato che la struttura sarà pronta per metà marzo 2017 e per gli organizzatori questo va bene. Grande problema per Dnipro rimangono gli hotel: ci sono molti dubbi su questo anche se la città sta cercando di offrire delle soluzioni alternative (come ad esempio alloggi sulle navi).
- Città di Odessa. Qui l’unica nota negativa è la struttura: va ricoperto lo stadio Čornomorec e il sindaco Hennadiy Trukhanova (sì quello dello scandalo Panama Papers) ha già confermato che sarà costruito in caso di scelta. La città di Odessa si rivolgerebbe in caso, alla compagnia svizzera che ha già coperto lo stadio di Baku e quello di Copenhagen e per l’EBU questa soluzione potrebbe andar bene (poiché ha fiducia nell’operato di questa societàsvizzera).
Nel frattempo, come già segnalato nei giorni scorsi, il governo ha provveduto a stanziare un fondo di garanzia di 15 milioni di euro a tutela dell’organizzazione dell’evento. Ora non resta che attendere ancora qualche giorno, sperando che sia davvero la volta buona per scoprire dove si terrà il prossimo Eurovision Song Contest.
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