A lezione di Eurovision Song Contest: all’Università di Malta è possibile

Ai fan dell’Eurovision Song Contest non sarà passata inosservata l’attenzione con cui gli abitanti di Malta scelgono i propri rappresentanti per il festival canoro europeo e l’entusiasmo con cui partecipano all’evento. La passione della piccola isola mediterranea non si ferma qui: per l’anno accademico in arrivo, l’Università di Malta ha addirittura attivato un corso riguardante l’Eurovision!

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Avete letto bene: potreste entrare nell’aula universitaria e sentire il professore discutere dell’Eurovision in ambito accademico. Il corso, dal titolo Interpreting Music Culture: Multimodality, MTV and the Eurovision” viene offerto dal Centre for the Liberal Arts & Sciences dell’Università di Malta. Intento del corso è anche quello di analizzare criticamente, e su più livelli, l’Eurovision Song Contest, nonché quella che viene definita “MTV culture“, tenendo anche conto di tutto ciò che ruota attorno a questi ambiti, come video musicali, blog e siti web dell’Eurovision.

Pensate che sia tutto troppo esagerato? Brian Singleton, presidente della Scuola di Teatro, Film e Musica Samuel Beckett del Trinity College di Dublino, ha una risposta per voi:

Le critiche dei ricercatori che studiano il Contest provengono da persone che credono che le Università debbano solamente insegnare “alta cultura”. Queste stesse persone non riescono a vedere le ampie ed estese implicazioni di ciò che l’Eurovision rappresenta annualmente.

Non dovrebbe sorprendere, in realtà, la nascita di un corso riguardante la kermesse europea. Da anni l’EBU offre agli studenti che individuano l’Eurovision come oggetto della loro tesi di laurea la possibilità di ottenere un accredito per l’accesso a diverse “aree riservate” del backstage. Inoltre, recentemente sono aumentati i libri e le pubblicazioni riguardanti l’Eurovision: non solo quelle di tipo enciclopedico, come quelle pubblicate da John Kennedy O’Connor o dal “nostro” Emanuele Lombardini (link), ma anche quelle a carattere scientifico.

arena eurovision 2016

Diversi esperti e studiosi accademici hanno proposto una pluralità di chiavi di lettura per analizzare l’evento musicale europeo: da un lato c’è l’ambito socio-relazionale, che sottolinea come l’Eurovision sia in grado di creare relazioni e amicizie, dall’altro c’è il campo della geopolitica – nonostante il concorso sia dichiaratamente apolitico – che parte dal problema del block-voting per arrivare ad aspetti di più ampio respiro come la relazione tra l’espansione del Contest e le influenze su caduta e diffusione di determinate dottrine politico-economiche o la propagazione di valori moderni come pluralismo, partecipazione, diversità culturale.

L’Eurovision Song Contest è dunque un modo per studiare il passato e il presente, secondo il professor George Cremona, coordinatore del corso:

Nonostante molte persone considerino l’Eurovision come un semplice evento musicale, è in realtà uno specchio che riflette la situazione contemporanea al quale l’evento si svolge.


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