Portogallo, ecco gli otto finalisti del Festival da Canção 2017

Definito il lotto degli otto artisti e rispettivi brani che domenica sera si giocheranno il posto per l’Eurovision Song Contest in quota Portogallo nella finale del Festival da Canção.  I 16 artisti semifinalisti sono stati divisi appunto otto per sera e votati da un mix paritario di televoto e giuria di tecnici, con quattro qualificazioni per sera.

La prima semifinale è stata vinta dalla ensemble denominata Viva la Diva, composta dalla solista Kika Cardoso, cantante originaria del Mozambico reduce da X Factor e da due controtenori di fama internazionale: Luís Peças (uno dei più celebri del Portogallo, che si esibisce regolarmente in Europa e Nord America) e  il brasiliano João Paulo Peças, anche lui celebre in tutto il centro America.

Qualificati anche in ordine di classifica Salvador Sobral, nato a Pop Idol ma fratello di Luisa Sobral, una delle più celebri jazz woman portoghesi, autrice del suo brano; Fernando Daniel,  vincitore dell’ultima edizione di The Voice Portugal e già partecipante di X Factor, con un pezzo di Nuno Feist e  Deolinda Kinzimba, vincitrice nel 2014 di  The Voice Portugal, con un pezzo di Rita Redshoes, una delle artiste pop portoghesi contemporanee più apprezzate del Portogallo.

La seconda semifinale è stata vinta da Célina da Piedade, artista della musica popolare lusitana con oltre vent’anni di carriera ad altissimi livelli. Passa poi, a sorpresa – ma non troppo, visti i precedenti eurovisivi lusitani, Jorge Benvinda, cantante e compositore anche lui di musica popolare, con un pezzo scritto da Nuno Figuereido: per lui enorme consenso popolare.

Ultimi due posti per l’unico pezzo in inglese, il più contemporaneo del lotto, “Don’t walk away” di Pedro Gonçalves,vincitore dell’edizione 2015 di The Voice of Portugal e poi per la sessantenne Lena D’Agua, 40 anni di carriera, uno dei nomi di maggior rilievo della storia della musica pop rock lusitana recente. Per lei brano di Pedro Silva Martins dei Deolinda.


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Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa

5 Risposte

  1. pointless_nostalgic ha detto:

    Ho già detto in un altro post della bellezza di Amar Pelos Dois. Una canzone onesta, pura, scritta, come giustamente riportato nell’articolo, da una delle autrici migliori sulla scena portoghese in questo momento. E l’interpretazione di Salvador Sobral è da lasciare il fiato. Sì, è un pezzo puramente jazz, ma non può non emozionare, con questa interpretazione totalmente autentica, anche chi non ama questo tipo di musica.

    • Mattia ha detto:

      Io le ho trovate tutte molto interessanti invece. Esclusa la “contemporanea”… banale e cantata male dall’artista. La mia preferita è celina… porta una roba molto fresca e popolare. Potrebbe far bene all’eurovision come Bezzina un po’ di anni fa.

  2. Mattia ha detto:

    Sta cosa che la roba è contemporanea se ha sonorità dance ha un po’ rotto. Tutta la musica prodotta oggi è contemporanea. La musica non contemporanea è quella vecchia, di anni fa, del passato. La lirica, le canzoni folk popolari. Quelle non sono contemporanee. Ma se io scrivo un pezzo richiamando il folk del mio paese e lo creo ora, perché non dovrei risultare contemporaneo? Dite ceh vi piace la musica di un certo tipo, ma non bollate per vecchio e satntio tutto quello che non vi piace e che non ascoltereste ad una serata trance imbevuti di alchol e pasticche.

  3. Benoit Gallien ha detto:

    Salvador Sobral – AMAR PELOS DOIS – presto la più bella canzone di siempre del Portogallo in Eurovisione . Quella classe!

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