Intervista a Federico Russo, al commento della finale dell’Eurovision 2017
Come anticipato su queste pagine nelle scorse settimane, anche quest’anno vedremo o meglio ascolteremo al commento della finale dell’Eurovision Song Contest su Rai1, Federico Russo e Flavio Insinna.
Ne abbiamo approfittato per intervistare nuovamente, a distanza di quasi un anno dall’ultima volta, Federico Russo, che ci ha raccontato anche dei suoi tanti impegni televisivi (e musicali) e di come si stia lavorando anche ad una nuova speciale anteprima che andrà in onda il 13 maggio su Rai1 dopo il telegiornale, sulla scia di quanto fatto nel 2016.
Ciao Federico, eccoci di nuovo qui in tua compagnia, a distanza di quasi un anno dall’esperienza eurovisiva di Stoccolma. Da maggio scorso ad oggi non ti sei fermato mai, sempre al lavoro, vuoi raccontarci i tuoi impegni professionali di questo periodo?
E’ stato un buon anno devo dire la verità, perché ho fatto tantissime cose e la fortuna è che son state tutte cose in cui mi son trovato bene, che mi son piaciute. In molte c’era anche di mezzo la musica, come il Prima Festival per Sanremo quest’anno, che è stata una delle esperienze più divertenti e più nuove (non avevo mai vissuto il Festival così da vicino).
Lo scorso anno nella giuria di Sanremo Giovani, continuo poi a lavorare in radio [Deejay], ho condotto Ninja Warrior Italia e Hidden Singer Italia sul NOVE, poi il progetto con Insinna in prima serata su Rai1 – Dieci Cose – insomma è stato un anno ricco di belle esperienze tra un Eurovision e l’altro.
Mentre tra i progetti futuri, anche più immediati?
Sto preparando gli Onstage Awards al Fabrique di Milano che si terranno questo 25 marzo e di cui una sintesi della serata andrà poi in onda su Rai2 a fine aprile. C’è un po’ di musica nella mia vita – ci dice sorridendo – Tra l’altro suonerò anche, perché io ho questo duo con Mandelli ormai da qualche anno e abbiamo fatto anche il tour insieme ai The Giornalisti, questa band italiana che sta andando molto forte e di cui abbiamo fatto l’opening act del loro tour.
Ci siamo ritrovati in posti da migliaia di persone, tutti in sold out, con un pubblico che non era il nostro che però ci ha accettati lo stesso, diciamo così. E’ stata un’esperienza meravigliosa. Io canto e suono il kazoo mentre Francesco Mandelli suona la chitarra e adesso stiamo preparando due date molto importanti, perché i The Giornalisti faranno due eventi, uno al PalaLottomatica il 9 maggio e a seguire al Forum di Assago l’11 maggio e ci hanno chiamato ad aprire il concerto e quindi sarà un’emozione perché suoneremo lì.
Sono davvero molto felice perché è comunque un privilegio… una cosa che proprio mi piace e con Francesco possiamo fare nel nostro tempo libero, che posso così sfruttare al meglio, invece che magari passare intere serate sul divano.
Lo scorso anno hai avuto modo di seguire – oltre che commentare – l’Eurovision Song Contest direttamente sul posto e non in studio. Vuoi raccontarci questa esperienza? Che effetto ti ha fatto?
Lo scorso anno ho avuto il vantaggio di conoscere un po’ meglio l’evento, avendolo già commentato l’anno prima, con la differenza che son passato dal commentarlo in studio direttamente in Arena. Vivere un evento così grande da vicino è ovviamente diverso, in un posto speciale, in una città stupenda come Stoccolma, che io amo, in una situazione davvero meravigliosa…
L’organizzazione è stata impeccabile e l’ho vissuta sulla mia pelle diciamo, la location era una cosa meravigliosa e c’era tutto un insieme di ambienti diversi tra loro che vivevano di Eurovision in quei giorni, dalla Globen Arena, all’albergo direttamente collegato all’arena senza neanche il bisogno di uscire… poi di fianco c’era la stampa, poi la festa alla Tele 2 Arena… insomma era tutto lì in questo mega villaggio organizzatissimo e che mi dicono probabilmente non troverò a Kiev. Quindi rimarrà sicuramente un’esperienza unica…
Poi si respira davvero aria di Europa, anche quando sei in una piccola cabina per lavoro che di fatto è posta di fianco ad un’altra di un altro Paese e così via, vicina a tutti gli altri Paesi e commentatori. La conduzione da lì è veramente qualcosa di speciale. Viverlo dal vivo l’Eurovision è tutta un’altra emozione e il mio impegno è proprio quello di cercare di trasmettere queste emozioni live anche a chi segue da casa, come se fosse lì.
Ti sei già incontrato con Flavio Insinna per discutere del commento della finale del prossimo 13 maggio?
Con Flavio e con il team di lavoro abbiamo già avuto un primo incontro, una prima riunione con la squadra che seguirà l’Eurovision e sicuramente ci rivedremo via via che si avvicinerà l’evento per prepararci. Abbiamo un po’ di idee e il commento lo prepareremo in quei giorni, studiando le canzoni in gara con la vostra insostituibile Guida all’Eurovision.
Non è un evento che condurremo, saremo solo dei commentatori e quindi faremo da tramite tra il palco di Kiev e il salotto di casa. Lo scorso anno ci siamo molto divertiti son sicuro che ci divertiremo anche quest’anno. Abbiamo pensato ad un po’ di cose da fare anche nell’anteprima, qualcosa di simile a quanto fatto lo scorso anno.
Oltre alla nostra rappresentante 2016, Francesca Michielin, chi ti è piaciuto molto lo scorso anno tra gli artisti in gara all’Eurovision?
Oltre la nostra Francesca, naturalmente, mi è piaciuta molto la band che rappresentava la Georgia (Nika Kochaov and Young Georgian Lolitaz). Mi piacevano molto anche perché erano qualcosa di diverso rispetto al resto dei brani in gara, mi ricordavano anche un po’ i Kasabian. Erano i Kasabian giorgiani ecco… Molto vicini al mio gusto musicale.
Per la prima volta hai anche potuto seguire dal vivo l’intera parte di annuncio dei voti di ogni singolo Paese. Quanto hai sentito quella suspense e tensione pre-risultato?
E’ stata la parte più divertente, con il meccanismo del voto che fino all’ultimo non ti permette di sapere chi è il vincitore, tenendoti sulle spine, con i risultati che si possono ribaltare fino all’ultimo o quasi. Questo è il bello dello sport, dei mondiali e anche dell’Eurovision, che come alcune gare sportive, ti regala suspense e adrenalina.
Poi si tifa tantissimo in quel momento, sono quei 50 minuti in cui non puoi non seguire con grande attenzione fino all’ultimo secondo quando sta per essere annunciato il nome del vincitore. Il voting dell’Eurovision rimane sempre qualcosa di affascinante, perché vedi come votano le singole nazioni, chi ti regala più voti e chi meno, il tifo del pubblico in arena, ed è chiaro che come tutti i momenti dell’evento, se tu lo vivi dal vivo si moltiplica il fascino.
A maggio sarà la tua prima volta in Ucraina/Kiev o ti è già capitato di visitarla?
Non sono mai stato in Ucraina e a Kiev e spero di avere modo di visitarla almeno un pochino, anche se il tempo ovviamente sarà poco, però mi han detto che è comunque una bella città e sono curioso di scoprirla.
Che impressione hai avuto sul brano Occidentali’s Karma del nostro rappresentante Francesco Gabbani? Pensi possa essere la volta buona per l’Italia?
Mi fa davvero piacere leggere di Gabbani che sembra avere molte chance di fare bene all’Eurovision. Le visualizzazioni sono alle stelle, ha una bella coreografia, lui piace anche all’estero, si diverte e sa stare sul palco, è simpatico, solare, sorridente e lo trasmette al pubblico, è molto empatico. Ci sono bei segnali che mi fanno ben sperare e poi è anche un bello stimolo pensare che magari un giorno un evento del genere possa finalmente arrivare in Italia.
Vuoi lasciare un messaggio o un in bocca al lupo a Francesco Gabbani per questa prossima sfida eurovisiva?
Più che un messaggio gli canterei una versione modificata del classico coro da stadio: “Portaci portaci portaci in Europa, o Gabbani portaci in Europa…”.
E noi ci uniamo all’augurio che il nostro Francesco Gabbani possa davvero fare bene in questo Eurovision Song Contest. Appuntamento per le semifinali del 9 e 11 maggio in diretta dalle 21 su Rai4 e per la finalissima del 13 maggio su Rai1, dove ritroveremo al commento proprio Federico Russo, in compagnia di Flavio Insinna.
La raccolta di tutte le nostre interviste dal 2010 ad oggi
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Dopo due anni di commento Russo/Insinna penso che non potrò far altro che seguire il Contest in Live streaming sul sito ufficiale. La Rai nelle scorse edizioni non si poteva davvero guardare, e sostanzialmente per 5 motivi. Primo: non era disponibile il doppio audio nella finale di Rai1 (mentre Rai4 lo rese disponibile nelle semifinali). Secondo: i messaggi idioti via twitter a coprire metà dello schermo. Terzo: Flavio Insinna. Quarto: gli errori di Federico Russo, uno via l’altro, espressione della sua impreparazione sui meccanismi dell’evento. Cinque: l’inglese di Federico Russo.
Quando la Rai tornerà ad avere rispetto della manifestazione, staccherò il cavo Hdmi.
P.s.: Linus e Savino furono molto criticati, ma furono impeccabili e preparati.