Eurovision 2017: per motivi di salute Sobral salta due prove, ci sarà la sorella

Salvador Sobral, che rappresenterà il Portogallo all’Eurovision Song Contest 2017 in programma dal 9 al 13 maggio a Kiev, non sarà presente nella capitale ucraina per le prime due prove. A sostituirlo tanto nelle prove quanto nelle conferenze stampa e nei meet&greet sarà la sorella e autrice di Amar pelos dois, Luisa.

L’accordo è stato raggiunto tra RTP (televisione nazionale portoghese) ed EBU in seguito alle condizioni di salute di Sobral, di cui sia la famiglia che la delegazione non hanno mai voluto parlare, preferendo concentrarsi sul Sobral cantante.

Il rappresentante del Portogallo avrebbe dovuto presentarsi a Kiev per la prima prova il 30 aprile alle 16:40 ora di Kiev (15:40 italiane, 14:40 portoghesi), con successivo meet & greet; la seconda prova è invece programmata per il 4 maggio alle 14:20 ucraine (13:20 italiane, 12:20 portoghesi).

Tutto questo sarà svolto da Luisa Sobral, mentre Salvador arriverà a Kiev domenica 7 maggio, prima del red carpet. Salvador eseguirà regolarmente Amar pelos dois durante le prove del lunedì, sia quella vestiti aperta alla stampa sia quella valevole per la votazione delle giurie nazionali.

C’è chi ha speculato sul fatto che il permesso accordato dall’EBU fosse in realtà dovuto a due concerti che Sobral terrà proprio il 30 aprile, ma a spazzare via ogni maldicenza c’è ancora la sorella:

Salvador arriverà a Kiev il 7 maggio su indicazione medica e non per via dei due concerti. Era una situazione già conosciuta e che è stata, ovviamente, concordata con l’EBU.

Altre speculazioni erano inoltre state compiute sulle reali condizioni di salute dell’artista. La sorella e la RTP si sono sempre rifiutati di parlarne, ma nella notizia di telegiornale con cui la RTP comunicava ieri lo “scambio” tra i Sobral, è emersa un’effettiva menzione di problemi relativi al cuore.

Non è chiaro di quale entità, ma il problema era emerso sin dal concorso di selezione e pare che ad esso siano legati i vestiti larghi che indossava. In precedenza, erano state citate due operazioni alla schiena per ernia.

Lo stesso Salvador Sobral, in un’intervista rilasciata al celebre quotidiano spagnolo El Pais, ha rilasciato dichiarazioni che fanno effettivamente pensare che di problemi di salute ne abbia. Citiamo in particolare i seguenti passaggi:

In questi giorni, quando salgo sul palco, rispondo ai media scandalistici su quello che dicono di me. Come un rullo di tamburi quello che loro pubblicano: “Salvador Sobral mette a rischio la sua vita, potrebbe morire in qualunque momento! Dicci, Salvador, stai per morire? Dicci in che giorno morirai per farci aumentare la tiratura!”. La gente applaude, mi appoggia, perché capiscono quello che sto passando per questo e che ho bisogno di canalizzare la mia rabbia.

Sul palco è dove va tutto bene. Lì non ci sono problemi di salute né di denaro. Stiamo tutti dialogando, questo è il jazz, questa onda di improvvisazione, del fatto che tutto è possibile nella vita.” E poco prima: “Quando mi sveglio, sento di poter respirare e che è un giorno guadagnato nella vita.”

Sull’Eurovision, Sobral ha dichiarato:

E’ paradossale che io, che ho sempre sfuggito la fama, mi veda ora immerso in questo festival che è l’apice della musica popolare. E’ successo che un giorno mi chiama mia sorella e dice “guarda, mi hanno chiamato dalla RTP perché stanno cambiando il sistema per eleggere la canzone per l’Eurovision, vogliono che compositori emergenti presentino canzoni, vuoi partecipare se ti scrivo una canzone?”

Le dico ok, d’accordo, perché c’è brava gente (fra gli autori ndr), ma quando mi ha fatto sentire la canzone non ho avuto modo di dirle di no. La canzone è così bella… e lei mi voleva molto bene lì. Mai avrei pensato che avremmo vinto perché la nostra canzone non ha niente a che vedere col mondo eurovisivo. Forse può suonare pregiudizievole, ma il pubblico mi ha sorpreso, perché ha appoggiato una canzone semplice ma armonicamente ricca. Oggi la gente preferisce ascoltare canzoni con voci più da giocolieri.”

A Kiev mi vedo godermi il cantare, questo sì, ma penso che mi annoierò del festival, sinceramente, è lungo e ci sono molte canzoni simili. Poi tornerò alle mie cose. Il Festival  (da Cancao ndr) già mi ha aiutato con tutto quello con cui poteva aiutarmi, ho già vinto con tutto quello che ho passato, perché mi prendono in considerazione come prima non facevano e il mio disco (Excuse me) si è collocato tra i più venduti.

E’ un po’ agrodolce perché lo stavamo cercando da un anno, c’erano pochi auditorium disponibili e poco pubblico, e invece adesso ho una gran quantità di concerti. Il festival ha diffuso la mia musica. Sono molto contento di questo.


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