Intervista a Svala: all’Eurovision con una canzone in cui credo moltissimo
Nel bel mezzo dei preparativi per l’esibizione di “Paper“, abbiamo avuto la possibilità di raggiungere Svala, la rappresentante dell’Islanda all’Eurovision Song Contest 2017. Una interessantissima chiacchierata sul suo importante background artistico e l’imminente partenza per l’Ucraina, dove difenderà i colori della sua terra natale.
Per prima cosa, potresti presentarti ai lettori di Eurofestival News?
Mi chiamo Svala Karitas Björgvinsdóttir e sono una cantante e compositrice islandese. Ho cominciato a registrare quando avevo sette anni, e da lì ho rilasciato innumerevoli singoli e ho fatto parte di tre band durante la mia carriera.
All’età di 11 anni ho visto il mio primo singolo in prima posizione in classifica e il secondo quando avevo 16 anni. Attualmente, ho rilasciato due album da solita e tre con la mia band Steed Lord. Nel 2015, sono stata giudice a The Voice of Iceland, mentre l’anno scorso ho formato la mia nuova band Blissful.
Partiamo dalla tua carriera e dalla tua esperienza. Nel 1999 hai firmato il più grande contratto discografico in Islanda con una etichetta discografica, e ti sei spostata in America. Quanto è stata importante questa esperienza per la tua vita e la tua personalità artistica?
Ha avuto un grandissimo impatto sulla mia carriera. Andavo ancora a scuola quando ho firmato il contratto: ho terminato gli studi e mi sono trasferita a Los Angeles, dove ho vissuto per un anno e mezzo per promuovere il mio primo album da solista. Ho firmato il contratto con EMI/Priority Records per 4 anni, e ho imparato tutto quello che c’è da sapere sul business, capendo cosa volevo come artista e cosa non volevo.
Molte persone di quella etichetta discografica volevano controllarmi e modificarmi artisticamente, e per un certo periodo mi sono persa, musicalmente parlando. Quando nel 2006 ho formato la mia band Steed Lord, sono tornata alle mie radici di cantante electronic-dance, e solo allora ho iniziato a fare la musica che ho sempre amato, nascendo nuovamente come artista e compositrice. Da quel momento, sono sempre stata al 100% me stessa.
Parlando della esperienza negli Steed Lord, avete avuto un successo immediato in Islanda e all’estero. Cosa puoi raccontarci dell’esperienza del tour mondiale che hai tenuto con questa band?
Ovviamente, è stato meraviglioso. Ho formato la band con mio marito Einar e i suoi due fratelli più giovani. Un paio di mesi più tardi abbiamo rilasciato il nostro primo singolo su MySpace e abbiamo subito iniziato a girare il mondo, quindi il successo è arrivato veramente velocemente. Siamo stati insieme per 10 anni come band, abbiamo realizzato tante cose e abbiamo trascorso bellissimi momenti.
Sappiamo che sei molto interessata alla moda, avendo anche disegnato una linea per H&M nel 2007. Quanto è importante la moda nel tuo lavoro e nelle tue esibizioni?
Ho anche la mia personalissima linea d’abbigliamento chiamata KALI. Amo i vestiti e adoro cucire e creare vestiti per me stessa. La moda è un’altra forma di espressione per me. Ma non mi definirei mai una stilista, perché non ho mai studiato per diventarlo, come invece hanno fatto tanti altri amici stilisti.
Non prendo la moda troppo sul serio, però. Semplicemente, mi vesto come mi piace e senza conformarmi a ciò che è di moda e ciò che non lo è. Ma penso che avere uno stile unico sia estremamente positivo per una persona come me, sotto i riflettori: permette agli spettatori di ricordarsi meglio di te.
Passiamo ora all’Eurovision. Quando e come hai deciso di partecipare a “Söngvakeppnin 2017”, la selezione islandese per l’Eurovision, e come ti sei sentita quando hai vinto il concorso?
Partecipare è stata una idea di mio marito e non mia. Abbiamo scritto “Paper” con Lester Mendez e Lily Elise a Los Angeles. Durante gli ultimi due anni, io e mio marito Einar abbiamo scritto molta musica per la nostra nuova band Blissful, e “Paper” è arrivata durante una di queste sessioni di scrittura.
Sapevamo che questa canzone sarebbe stata grande, epica, così mio marito ha pensato sarebbe stata una grande idea inviarla alla selezione nazionale in Islanda. Ci ha messo un po’ a convincermi, ma ho deciso di accettare perché il messaggio che porta è così importante che sapevo sarebbe andata bene. E, ovviamente, ho sempre desiderato partecipare all’Eurovision, se questo mi avesse permesso di rimanere nelle mie corde con una canzone scritta da me e creata su di me. “Paper” è questa canzone personale che volevo, di cui sono orgogliosa, quindi parteciperò all’Eurovision con una canzone in cui credo.
Vincere “Söngvakeppnin 2017” è stata una sensazione incredibile. Specialmente perché è stata una vittoria da record in Islanda, con una maggioranza schiacciante dei voti. Per la precisione, ho ottenuto 124.000 voti, su una popolazione islandese di 320.000 abitanti. Mi sono sentita grata e toccata dal fatto che così tante persone mi stessero supportando e avessero scelto me.
Durante questo mese, ci sono stati diversi pre-party eurovisivi in Europa, ma non hai preso parte a nessuno di questi. Come mai?
Avevo impegni già fissati a Los Angeles. Sono stata in Islanda per più di due mesi per lavorare a The Voice, e quindi un mese intero per la selezione nazionale per l’Eurovision. Inoltre, ero richiesta in diversi studi per registrare nuovi brani, nonché partecipare a diverse sessioni di scrittura da cui non potevo assentarmi. Volevo veramente tornare in Europa e partecipare ad almeno uno dei party ma, davvero, non sono riuscita.
Farai cambiamenti a “Paper” o sarà la stessa sentita alla finale di “Söngvakeppnin 2017”?
No, la canzone è la stessa. Abbiamo lavorato a lungo prima di candidarla alla selezione nazionale e ci piace così com’è. Inoltre, siccome l’Islanda è uno degli ultimi paesi a scegliere la canzone, non avremmo avuto sufficiente tempo per cambiare qualcosa: dopo la vittoria, abbiamo dovuto inviare la canzone la stessa notte.
Come sarà la performance di “Paper” all’Eurovision? Sarà come quella della finale nazionale o sarà diversa?
No, sarà differente. Non ho potuto partecipare a nessun party eurovisivo anche perché, tra gli altri impegni, ho dovuto provare la nuova performance. Ma è una sorpresa! (ride)
Sappiamo che tuo padre, Björgvin Halldórsson, ha partecipato all’Eurovision nel 1995. Anche se sono passati più di 20 anni, hai chiesto qualche consiglio?
La competizione è cambiata molto dal 1995, ma lui mi ha consigliato di metterci tutta me stessa, godermi il momento e, soprattutto, divertirmi.
Hai ascoltato le altre canzoni in gara all’Eurovision Song Contest 2017? Cosa pensi del rappresentante italiano Francesco Gabbani?
Sì, ho ascoltato molto le canzoni che sono in gara quest’anno. Adoro le canzoni che rappresenteranno Finlandia, Svezia, Armenia e Lettonia. E… la canzone italiana è davvero forte: mi piace molto!
Per concludere, vuoi dire qualcosa ai lettori di Eurofestival News?
Grazie mille per aver letto la mia intervista! Non vedo l’ora di esibirmi durante la prima semifinale del 9 Maggio e spero mi voterete!
Se vi piace “Paper” e volete sostenere Svala, potete votarla durante la prima semifinale dell’Eurovision Song Contest, il 9 Maggio, in onda dalle ore 21:00 su Rai4!
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