Eurovision, direttore Rai1: “Sanremo dovrà avvicinarsi a questo livello di spettacolo”

Il microfono di cristallo simbolo dell’Eurovision 2017 va al portoghese Sobral e alla sua “Amar Pelos Dois”, mentre Francesco Gabbani deve accontentarsi del sesto posto, con 334 punti. Un risultato nettamente sotto le aspettative, seppur di ampia soddisfazione – è il terzo miglior piazzamento dell’Italia dopo il ritorno in gara dal 2011 – e che ha visto un importante sostegno: quello del Direttore di Rai1, Andrea Fabiano.

collage italia fabiano eurovision 2017

Diversi funzionari e vertici della televisione pubblica italiana erano presenti a Kiev per seguire l’evento, sia in qualità di addetti ai lavori, sia per osservare e prestare il proprio sostegno al rappresentante italiano. Uno di questi è proprio il direttore di Rai1, Andrea Fabiano, che ha più volte dichiarato il proprio pieno interesse verso l’Eurovision.

Non da ultimo, un tweet in risposta a una presunta dichiarazione sulla mancata volontà della Rai di vincere la rassegna canora europea: “Io tifo per la vittoria di Gabbani” – scrive Fabiano – “e credo che organizzare l’ESC sarebbe un’esperienza professionale unica“. Non un peso, ma un’opportunità: questo è ciò che il direttore di rete vede nell’Eurofestival.

fabiano organizzare eurovision

Sono anni di forte cambiamento – sul fronte Eurovision – per tutta la Rai, in seguito al decennio di disinteresse nella trasmissione dell’evento. Lo stesso Fabiano, al Corriere della Sera, spiega:

Negli anni scorsi la Rai era tiepida se non spaventata all’idea di produrre questo evento, ma ora è da due anni che stiamo spingendo sull’Eurovision, anche la scelta di trasmetterlo su Rai1 va in questo senso. L’impegno economico è rilevante, ma il Sevizio Pubblico non deve solo ragionare in termini di profittabilità commerciale.

La tassa annuale di partecipazione italiana viene ripagata dagli inserimenti commerciali durante la trasmissione, e la Rai può godere di tre prime serate di altissima qualità, che registrano un crescente interesse del pubblico. E’ pur vero che organizzare l’Eurovision avrebbe i suoi costi, ma anche importanti ritorni economici per tutta la collettività.

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Non solo un rinnovato interesse nel Contest, ma anche un forte sostegno di tutti i partecipanti italiani, consapevoli dell’opportunità rappresentata dalla possibilità di portare in italia l’Eurovision. Come dichiarato a La Stampa:

Certo che abbiamo sperato nella vittoria di Francesco; l’idea di organizzare questo show in Italia ci gasa, non ci preoccupa. In più con l’esperienza del Festival di Sanremo la Rai saprebbe come gestire questo colosso; alcune città, Bologna per esempio, si sono candidate per accoglierlo.

La presenza della Rai all’Eurovision rappresenta inoltre una ulteriore possibilità di crescita per il Festival di Sanremo. La grandezza della produzione eurovisiva, i ritmi, le dinamiche, il livello tecnologico, avevano già colpito il conduttore televisivo Paolo Bonolis, che aveva elogiato la rassegna internazionale per i nuovi metodi di raccontare la musica, chiarendo che sarebbe tornato al timone di Sanremo solo nel caso in cui avesse avuto l’opportunità di mettere in piedi un simile spettacolo.

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L’esperienza a Kiev – e alle prossime edizioni di Eurovision – sarà sicuramente fonte d’ispirazione per apportare miglioramenti al Festival Italiano. A sottolinearlo è sempre Fabiano:

L’Eurovision è un grande show, anche un modello per Sanremo che nei prossimi anni si dovrà avvicinare a questo livello di spettacolo. […] La città di Sanremo è d’accordo sull’idea di spostare la manifestazione in un luogo più ampio. Ci arriveremo. Magari non l’anno prossimo, ma è il futuro.

Siamo sicuri che l’interesse della Rai verso l’Eurovision continuerà a crescere, forte degli ascolti altissimi, dell’ampia risposta social e di una rinnovata attenzione da parte di tutto il pubblico italiano.


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17 Risposte

  1. Alma A. Carol ha detto:

    Caro Stefano mi dispiace deluderti… Ermal Meta canta e scrive da quando aveva sedici anni e se è arrivato ai più non è certo merito di Maria de Filippi… informati prima di sparare sentenze…

    • Stefano ha detto:

      Non lo metto in dubbio ma io non mi sentirò rappresentato da lui dovesse un giorno rappresentarci all Eurovision. Anche perché lo trovo anche molto sopravvalutato. Artisticamente lo paragonano a Gabbani ma per me non c è paragone. In ogni caso le sue idee politiche le conosciamo tutti, e sappiamo che tali idee concidono con quelle di Maria de Filippi , Saviano e compagnia …e non a caso appunto è stato scelto dalla De Filippi nel suo programma.

      • Alma A. Carol ha detto:

        Infatti tra Ermal e Gabbani non c’è paragone e si vede dalla loro vincita a Sanremo GabbaNi 1° solo verso la fine, e non si sa come mai… Ermal: premio cover x Modugno, premio critica Mia Martini e terzo posto, con le sue sole forze… e arrivato tra i BIG senza vincere la sezione giovani. Io sarei stata orgogliosa di essere rappresentata da lui all’eurovestival visto che è diventato italiano a tutti gli effetti, lui dice sempre che è come un albero, ha le radici in terra d’Albania e le fronde al sole dell’Italia, non ruba, lavora e pure bene…
        Comunque ognuno ovviamente sceglie chi seguire rispettando il proprio gusto e le proprie sensazioni, non è che io non ammiri gabbani però lui ha scritto canzoni migliori di quella sanremese… mi ha dato solo fastidio leggere che Ermal potesse vincere grazie a Maria, neanche la conosceva Maria fino a tre mesi fa…

    • Stefano ha detto:

      Non lo metto in dubbio ma le conosciamo le idee politiche di Ermal
      Meta…che guarda caso coincidono con quelle di Maria de Filippi, Saviano e compagnia.

  2. El Barto ha detto:

    Anche io credo sia opportuno mettere anche a Sanremo il tetto dei 3 minuti tondi x canzone. Almeno così le giurie internazionali non avranno più scuse x non votarci.

  3. giulio ha detto:

    L’unica cosa che non ha capito che non vinceranno mai se non mandano canzoni demenziali e sotto banco pagano tutte le giurie.
    Purtroppo se le votazioni delle giurie che si credono esperti ma non lo sono stai fresco che Italia possa vincere.

    • Luca Lombardi ha detto:

      1) Jamala e Sobral erano demenziali. Sì. Certo. Una canzone sulla sofferenza dei Tatari di Crimea durante la deportazione è demenziale, ovvio. Idem una canzone sulla sofferenza di un uomo per un amore non ricambiato. Mandiamoci Elio e le storie tese, vinciamo di sicuro. Soprattutto se si travestono da Lordi.
      2) Con quali soldi Portogallo e Ucraina, paesi molto poveri, avrebbero pagato le giurie? E soprattutto con quali soldi la Moldavia avrebbe pagato per il terzo posto, considerando che è la nazione più povera d’Europa?
      Non diciamo cretinate, per favore.
      3) Puoi completare l’ultima frase? Se le votazioni delle giurie cosa?

  4. marcos ha detto:

    Il problema dei 3 minuti è il problema minore, non si possono castrare i brani in funzione dell’eurovision che avverrà poi. Ciò che intendo io come “avvicinarsi” all’eurovision significa prevalentemente impostarne la struttura di svolgimento. Che tradotto significa scaletta più fluida e snella. Via i sermoni del presentatore e che introduce una alla volta tutto “il vallettame”. Via tutti i minuti persi per far vedere che la Lady di turno si è cambiata d’abito. Via tutte le autopromozioni di fiction, film al cinema e varietà in partenza di Raiuno. E ce ne sarebbe ancora…..
    Ma la vedo dura.

    • vale renda ha detto:

      Ma Sanremo è anche quello e fa 15 milioni di spettatori. Che senso ha doverlo modificare per renderlo come una cosa che ne fa 3? Noi abbiamo un’altra cultura. Io sinceramente preferisco vedere quel tocco di artigianalità che ha la tv italiana, l’imprevisto e quell’aurea meno artefatta che ha la tv italiana rispetto al perfettume di stampo americano. Mi piace il comico che arriva e prende per i fondelli i concorrenti, quell’effetto di meta tv che solo la tv italiana riesce a creare.
      Poi che lo show possa essere spostato in un’arena più grande, che le esibizioni possano essere rese più coreografiche per carità non è che dico non si debba ma cambiare completamente il cuore della formula no.

  5. Franco ha detto:

    Mi sembra una buona idea. Il brand “Sanremo” è forte, per cui è impensabile farlo in un’altra città, ma è tempo di sostituire il Teatro Ariston con un’Arena Ariston.

  6. Loris ha detto:

    Mi sento di fare i più sinceri complimenti al Direttore per l’impegno che ci sta mettendo nel promuovere l’Eurovision. E un grosso applauso va anche a tutta la delegazione italiana e in particolare al capodelazione Nicola Caligiore e ad Eddy Anselmi. Non li conosco personalmente ma si vede che nel loro lavoro ci mettono passione. Complimenti anche a Francesco Gabbani per lo spirito con cui ha affrontato l’ESC. Purtroppo il risultato che tutti speravamo non è arrivato, ci consoliamo con la costante crescita di popolarità dell’evento in Italia. Prima o poi arriverà il nostro turno, deve arrivare!

  7. Stefano ha detto:

    Hai detto bene Andrea, Sanremo si deve ispirare sempre più a questo mega evento internazionale. Ad esempio, le canzoni di Sanremo dall anno prossimo dovranno entrare tutte entro i 3:00 minuti come da regolamento Eurovision prevede.
    Questo poiché non si devono più verificare imbarazzanti “tagli” di canzoni come successo con occidentalis karma o grande amore ecc perché troppo lunghe, tutti gli altri paesi costruiscono inizialmente le loro canzoni sui 3 minuti e anche noi dobbiamo fare altrettanto.
    Altrimenti è logico che poi le giurie ti penalizzano.
    Comunque Andrea io ti prego solo una cosa per il prossimo Sanremo: non fare condurre l evento a Maria De Filippi altrimenti vince Ermal Meta o Sergio Sylvestre o un altro similare della sua “cricca ” di sicuro ed essere rappresentati in mondovisione da questi personaggi a me proprio non va.
    Cerchiamo piuttosto invece di pescare altri Francesco Gabbani tra il nostro vivaio di giovani cantanti emergenti, l Italia ne è piena di cantautori bravi, giovani e motivati che aspettano solo di essere valorizzati a dovere.

    • vale renda ha detto:

      Cioè a sanremo ora dobbiamo mettere che le canzoni devono durare massimo 3 minuti in ottica Eurovision. Ma non esageriamo suvvia. Se piacciono così, se non piacciono amen

    • Alma A. Carol ha detto:

      Ti avevo risposto al commento sopra ma non trovo più il messaggio ?
      Comunque il tuo mi sembra solo un messaggio razzista, guarda caso ce l’hai con Sylvestre o Ermal Meta… e poi parli di cantanti emergenti italiani… Ermal Meta è italiano dall’età di 13 anni

      • Stefano ha detto:

        Dal nome del tuo Nick si evince che te non sei italiano/a logico che te la pensi così.

        • Alma A. Carol ha detto:

          Mi dispiace deluderti ma io sono italianissima… figlia di calabresi ma nata e vissuta a Genova e ora vivo a Roma perché sposata con un romano
          Adoro Vecchioni, Celentano, Modà, Nomadi, Califano, Blunt, De Andrè, Bocelli, Dylan, Enya, Ermal, Vasco, Fabian, Anastacia… come vedi cantanti nazionali ed internazionali…
          Se dovessi rinascere vorrei nascere in toscana, a venezia, in un paese del nordeuropa, in grecia o in sudamerica…
          Perché mettere confini alla nostra vita ma, soprattutto, perché mettere confini alla musica? ?
          Oltretutto a qualcuno sfugge, che la sopracitata manifestazione si chiama “festival della canzone italiana” e non del cantante italiano

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