Eurovision 2018: all’alba del nuovo anno la Georgia sceglie gli Iriao
Oltre all’attesa per il nuovo anno, la Georgia porta con sé anche l’ottavo nome in gara all’Eurovision Song Contest 2018, che si svolgerà a Lisbona dall’8 al 12 maggio. Si tratta degli Iriao, annunciati dal canale 1TV, che gestisce per conto della GPB la partecipazione georgiana.
Gli Iriao – il cui nome deriva dalla frase “Iriao-uruao”, strettamente legata allo stile di canto yodel krimanchuli – sono un gruppo che esegue prevalentemente musica a metà tra il jazz e l’etno folk.
Direttore e leader del gruppo è David Malazonia, che ha lavorato per trent’anni buoni tra Germania e Georgia per produzioni sia musicali che teatrali. Questo artista è inoltre considerato tra i primi ad aver unito jazz e musica etnica georgiana.
Vi sono altri sei membri: Nugzar Kavtaradze (strumenti folk georgiani), Levan Abshilava (batteria, percussioni), Shalva Gelekva (basso), George Abashidze (voce), Mikheil Javakhishvili (voce), Bidzina Murgulia (voce).
Per le regole dell’Eurovision, che vogliono sei persone in tutto sul palco del contest, un membro dell’ensemble purtroppo non potrà prendere parte alla performance in Portogallo.
La canzone con cui entreranno in gara sarà comunicata successivamente. Di seguito, un esempio del loro repertorio stilistico. Un altro è ascoltabile al termine dell’articolo.
La Georgia, dunque, prosegue in un percorso che, storicamente, l’ha portata a non seguire quasi mai le mode eurovisive del momento. L’abitudine della GPB, infatti, è quella di alternare sempre i generi.
Ora il rock degli Eldrine (noni nel 2011, miglior risultato assieme a quello dell’anno prima di Sopho Nisharadze), ora la ballata a due voci di Sopho Gelovani e Nodiko Tatishvili, ora il jazz dei The Shin e Mariko Ebralidze, passando per il synthpop di Nina Sublatti, l’indie rock di Nika Kocharov & Young Georgian Lolitaz, fino alla ballata sinfonica di Tamara Gachechiladze.
Si parla spesso del cambiamento in atto all’Eurovision in termini musicali grazie alla vittoria di Salvador Sobral, ma le avvisaglie (evidenti) c’erano già state nel 2016: una è stata la vittoria di Jamala, l’altra la qualificazione alla finale di Nika Kocharov e la sua band. Secondo una comune opinione di molti, soltanto due anni prima una canzone come “Midnight Gold” non avrebbe mai potuto neanche pensare di qualificarsi per l’ultimo atto.
Agli Iriao il compito di riportare la Georgia in finale eurovisiva, dopo l’eliminazione a Kiev di “Keep the faith“, della già citata Tamara.
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