RTP ha svelato il team di lavoro per l’Eurovision 2018: svedesi e portoghesi insieme
L’emittente lusitana RTP ha diramato quello che viene definito ‘core team’, ovvero il gruppo di lavoro che si occuperà della realizzazione tecnica del prossimo Eurovision Song Contest.
Come affermato a suo tempo dal presidente della tv, il gruppo di lavoro non è soltanto portoghese, ma internazionale.

La Altice Arena
Fra i nomi, oltre a diversi dirigenti della RTP, anche diversi nomi noti legati all’Eurovision. Produttore esecutivo per RTP sarà João Nuno Nogueira, project leader dell’Eurovision 2018 e anello di contatto fra RTP ed EBU, assistito da Paulo Resende, che si occuperà della produzione televisiva e Carla Bugalho, due volte capodelegazione portoghese, che si occuperà dello show.
I responsabili della produzione, delle strutture e dell’implementazione del concorso e dello show saranno due svedesi già noti, vale a dire Ola Melzig, disegnatore del palco degli ultimi show e capo della produzione a Kiev 2017, e Tobias Aberg, capo produzione a Stoccolma 2016.
Stesso discorso anche per il team creativo: anche qui portoghesi e svedesi lavoreranno in simbiosi. Christer Björkman sarà il produttore esecutivo dello show, ma il creative manager sarà un portoghese, vale a dire Gonçalo Madaíl, a capo della selezione nazionale Festival da Canção e vice capo dei programmi di RTP.
Anche qui, il gruppo comprende molti manager che hanno già lavorato a Düsseldorf, a Baku, a Vienna, Stoccolma, Kiev. Una sorta dunque di ‘dream team’ con il meglio delle produzioni passate.
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Ancora sti svedesi di mezzo?
E l’edizione portoghese è curata dagli svedesi, e l’edizione ucraina era in collaborazione con la Svezia, e l’edizione svedese, ovviamente, aveva l’organizzazione svedese.
Ma non è che sta Svezia sta esagerando un pochino?
E mi sorge anche un dubbio: forse l’Italia non riesce mai a vincere l’Eurovision, oltre al fatto che per anni, la Rai ha avversato qualsiasi vittoria per paura di organizzarlo in Italia, ma forse anche per il fatto che se lo organizzasse l’Italia, la Svezia non riuscirebbe a metterci proprio piede.
Sapete come si dice: a pensar male si fa peccato però quasi quasi ci si azzecca sempre.
Ragazzi, io sta Svezia non la reggo più. Sta sempre in mezzo ai…palloni! :o))
L’edizione di Roma 91 è ricordata come la peggiore di sempre a livello di organizzazione….
Si, me la ricordo quell’edizione. Ero piccolo ma mi è rimasta impressa. Si tenne in un teatro di Cinecittà e la scenografia era fatta con pezzi di scenografia di film girati a Cinecittà. La green room, invece, era in uno scantinato.
Però immagino anche che quella sia stata l’edizione meno costosa della storia dell’Eurovision. Vero? :o))
Non direi proprio. In media con i costi del tempo. E’ che siamo noi, come sempre a fare le cose male
Bjorkman si certo fara un bel lavoro per il suo paese Svezia e per i paesi che mandano canzoni scritti dai suoi amici svedesi. I portoghesi non hanno bisogno del ikea.
Vergogna per cosa? L’Eurovision 2016 in Svezia è stato probabilmente il migliore organizzato negli ultimi anni, se non di sempre, che avrei trasmesso integralmente, interval act compresi, al posto dei collegamenti in studio che ci ha propinato la Rai.
Non capisco tutto questo odio di certi “eurofan” verso Bjorkman e la Svezia. Se li chiamano perché non sono in grado di organizzare un Eurovision da soli, ben venga, almeno siam sicuri che faranno un buon lavoro.
E tu sei proprio sicuro che gli altri paesi li chiamano, come dici tu, perchè non sanno organizzare l’Eurovision da soli? Oppure è il contrario: ossia la Svezia sta, come il prezzemolo, in ogni minestra e si impone nell’organizzazione dell’Eurovision ad ogni livello? Con le debite proporzioni, ho la sensazione che la Svezia si autoimponga come certe organizzazioni malavitose che vogliono a tutti i costi entrare in affari contro il volere dei partners.
Perchè troppi soldi girano nell’Ebu e nell’organizzazione di tutti gli eventi prodotti dall’Ebu.
Non esagerate per cortesia con certe affermazioni che sono quanto di più lontano dalla realtà e soprattutto con offese e paragoni con organizzazioni malavitose. Si sta un po’ esagerando.
Vergogna. Quel Björkman è ovunque, e come producer fa tutto per favorire il sup paese la Svezia e tutti i paesi che mandano all’ eurovision canzoni scritte dai Svedesi ( quest’anno Malta, Cipro ecc). Come producer, è lui che decide l’ordine d’uscita ecc. ‘E arrivato penultimo quando ha particepato come cantante nel lontano 1992 ma dal 2013 fa tutto possibile per distruggere l’eurovision.
Io lancerei l’hashtag #boicotSwedeninEsc. Che ne dici? :o))
protovit, si :)
e concordo 100% con i tuoi post sopra.