Eurovision 2018, intervista a Ieva Zasimauskaitė : “Se lavori sui tuoi difetti puoi superare tutto in amore”

Non ha ancora 25 anni (li compirà all’inizio di luglio), è la quarta cantante solista a rappresentare la Lituania: stiamo parlando di Ieva Zasimauskaite, che, nella selezione nazionale, ha messo d’accordo televoto e giurie fin dalla sua prima esibizione in When we’re old.

L’abbiamo raggiunta per farci raccontare qualcosa di più su di lei, sulla sua canzone e sulla sua musica.

Ieva Zasimauskaite durante Zalgiris Kaunas-CSKA Mosca (Euroleague Basketball) / Credits: Teodoro Biliūno/Žmonės.lt

Ciao Ieva. Come ti sei sentita quando hai vinto la finale nazionale, guadagnando il diritto di rappresentare la Lituania?

Mi sento molto bene, molto felice, sono abbastanza impegnata. Adesso sto andando in giro per un sacco di viaggi, sto facendo parecchie interviste, ho fatto un sacco di lavoro in studio e con il mio vocal coach, ma sono molto felice. E’ una cosa nuova per me, quindi farò del mio meglio per rappresentare il mio Paese.

Hai ricevuto un’educazione musicale all’Aleksandras Kačanauskas Music School a Žaliakalnis per otto anni. Cosa ti ha dato questa lunga esperienza?

Prima di tutto, è stata un’ottima esperienza per la mia voce. Avere un’educazione musicale è molto importante sia per la personalità che per me come musicista, così ho imparato a suonare il pianoforte, letteratura musicale e tutto il resto, ma la cosa più importante che ho imparato riguarda le parti vocali. Semplicemente mi piace cantare e suonare il pianoforte, ma ora, se potessi tornare indietro nel tempo, suonerei di più il piano e gli dedicherei più tempo.

Sei stata corista allo Junior Eurovision. Cosa ricordi di quell’esperienza?

Sono stata corista per Lina Joy a Rotterdam 2007. Sono stata molto bene, è stato molto divertente, era come un gioco per me, non solo  una competizione. Sono stata benissimo con le ragazze, con i bambini, me lo ricordo con grande piacere e come una cosa molto carina.

Adesso canti da solista, ma sei anche stata parte del Coro di Kaunas per tre anni. Quanto sono diverse le sensazioni del cantare da soli e in coro?

Cantare con altre persone è un’esperienza molto bella perché non sei mai da solo, e mi piace non essere da sola; è per questo che mi fa piacere cantare dal vivo con gruppi, col pianoforte, con la chitarra, con le batterie, e quando vado ai concerti non canto mai da sola, giusto all’Eurovision starò in piedi da sola! Anche se mio marito  arriva alla fine della canzone, quindi non sono sola in fin dei conti. Credo di esser più sicura quando ci sono più persone.

Parliamo di When we’re old. Si tratta di una canzone con cui molti possono relazionarsi, perché parla del lato positivo dell’amore, invece di concentrarsi sulle sue sensazioni negative. Credi nel colpo di fulmine?

Sì, certo che ci credo, perché il mio amore è stato di quel genere lì. Mi ricordo quando ho visto mio marito, è stato come sentire “ho bisogno di quell’uomo“. Però stavo scappando da lui e tutto il resto, abbiamo avuto un sacco di problemi nella nostra relazione, un sacco di cose diverse, io lo ferivo e lui feriva me, ma stiamo sempre insieme, perché sono convinta che l’amore possa curare tutto. Quindi nella nostra storia è stato lo stesso, credo che non importi se tu emani negatività nel rapporto, ma se ci lavori sopra puoi attraversare qualsiasi cosa. Credo in quel vero amore e credo nell’amore fino alla fine.

Hai lavorato sulla canzone col rispettato Vytautas Bikus. Com’è stato lavorare con lui?

Io e Vytautas lavoriamo ancora insieme. Ha una personalità straordinaria, è un incredibile musicista, è uno spettacolare creatore di canzoni, perché mi capisce con una sola parola, non devo spiegargli un sacco di cose. Lui mi comprende e io lo comprendo, per me quella di lavorare con lui è davvero una grande opportunità, quindi sono molto felice che sia nella mia vita. Grazie per la domanda!

Hai eseguito la tua canzone a Riga pochi giorni fa, durante il pre-party lettone. Canterai anche a Londra, Tel Aviv e Amsterdam: quale di queste città ti intriga di più?

E’ davvero interessante andare in tutte queste città, in ogni Paese; non sono mai stata a Tel Aviv, sono stata a Londra e Amsterdam. Questi pre-parties sono molto stimolanti perché ci si incontra con nuove persone, nuovi artisti, ed è molto interessante comunicare con tutti loro, perché sono assai diversi. Vanno tutti per uno scopo, ma hanno un sacco di differenze. Quegli stili sono differenti, i Paesi sono differenti, le culture sono differenti. Per me è molto interessante vedere ogni cultura, ogni Paese, ogni persona, quindi sono molto curiosa di andare in tutte queste città.

Il palco dell’Eurovision Song Contest non avrà alcun ledwall quest’anno. Cosa pensi di questa decisione?

Penso che sia perfetto! Penso che dobbiamo concentrarci sulla canzone, sugli artisti… penso che sia un gran bene ascoltare semplicemente la musica, il messaggio che stiamo mandando, quindi per la mia canzone è una decisione piuttosto buona, mi piace davvero molto.

Ieva Zasimauskaite | Credits: LRT

Hai già ascoltato alcune delle canzoni in gara quest’anno? Se sì, quali ti piacciono di più?

Sì, non tutte, ma le ho ascoltate, e quello che ho ascoltato m’è piaciuto. Ho sentito la Francia, la Spagna, il Belgio, la Germania, il Portogallo, l’Austria, ma mi piacciono tutte, quest’anno penso che ci siano grandi canzoni.

Quali sono state le tue canzoni preferite della Lituania all’Eurovision Song Contest?

Mi sono piaciuti gli LT United (2006), Erica Jennings negli SKAMP (2001), Linas Adomaitis (2003). Mi sono piaciuti tutti, sono davvero diversi, non sai mai chi possa vincere. Ma quando i lituani guardano alle migliori performance in quegli anni, i Fusedmarc (2017), Vaidas e Monyka (2015), loro sono stati molto bravi in Lituania, quindi non sai mai cosa succederà all’Eurovision, ma mi son piaciuti e ho creduto in loro, in qualunque caso, ero con loro.

Quali sono i tuoi artisti preferiti in Lituania e quali lo sono in generale?

Mi piacciono Jurga Seduikyte e Beatrich, una faccia nuova in Lituania; mi piace Mantas. I miei artisti preferiti in generale penso che siano Norah Jones, Adele, James Arthur. Mi piace Justin Timberlake, mi piacciono le sue performance.

Hai in programma il rilascio di un album? Se sì, quale genere di canzoni dovrebbe aspettarsi di trovare la gente?

Stiamo lavorandoci proprio adesso, spero di pubblicare il mio primo album ad agosto. Sarà molto sincero, perché in queste canzoni ci metto tutto il mio cuore, saranno storie vere e cose vere. Canterò di me, della mia vita, e penso che sarà molto basato sulle parole perché mi piace così. Sto creando musica, parole, sono molto poetiche, sono molto, non lo so… (ride). Penso che chiunque possa capire cosa sto cantando e di cosa sto parlando, chiunque può aspettarsi di vedere sé stesso in queste canzoni.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Mi piace leggere libri sulle relazioni interpersonali e sulla psicologia, mi piace ascoltare lezioni su questo tema, mi piace meditare, mi piace comunicare coi miei amici, con la mia famiglia, e mi piace semplicemente riposare, e mi piace molto cucinare.

Grazie per il tuo tempo e buona fortuna per Lisbona.

Grazie infinite e i migliori auguri a voi dal mio Paese, e ho molto apprezzato quest’intervista e mi sarebbe piaciuto molto farla dal vivo, perché le interviste mi piacciono molto di più quando posso guardare in faccia le persone. In ogni caso, grazie infinite per tutto. Ciao!

Il marito più volte citato dall’artista nell’intervista è Marius Kiltinavicius, dallo scorso anno allenatore della nazionale lituana Under 20 di basket. Anch’egli è stato cantante: faceva parte della boyband N.E.O. prima di entrare a tempo pieno nel mondo della palla a spicchi.

A Lisbona, rivedremo Ieva Zasimauskaite nel corso della prima semifinale, che si terrà l’8 maggio alle ore 21 e avrà la diretta di Rai4.


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