Eurovision 2018, al via le prime prove: ottima l’Albania, male la Bielorussia
Report Live da Lisbona | Sono partite oggi le prime prove in vista dell’Eurovision Song Contest 2018, che si terrà dall’8 al 12 Maggio a Lisbona. A calcare in queste ore il palco dell’Altice Arena sono stati gli artisti della prima metà della prima semifinale del prossimo 8 Maggio, in onda in Italia su Rai4 con commento di Carolina di Domenico e Saverio Raimondo. Di seguito, qualche anticipazione dalle esibizioni e le impressioni della sala stampa eurovisiva.
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Inaugura il palco la performance di Aisel, la rappresentante dell’Azerbaijan. Canta su alcuni blocchi triangolari, venendo progressivamente contornata da coristi e ballerini che la accompagnano durante l’esibizione. Vestita di bianco, con parti dell’abito libere di volare grazie alla macchina del vento, sembra voler raggiungere la luna, come recita il testo della sua “X My Heart“.
Una performance che, fin dalle prime prove, convince sulla sicura qualificazione della cantante per la finale, grazie alla coreografia ben studiata da Fokas Evaggelinos, già dietro quella di Sergey Lazarev nel 2016.
A seguire la ballad di Ari Ólafsson per l’Islanda. Ottima prestazione vocale per una performance dai toni pacati (forse fin troppo), che stenta ad esplodere se non sulle parti finali. Particolare la scelta dell’outfit, con una camicia rossa e un completo bianco impreziosito da motivi geometrici rossi, che contrastano con le tonalità blu della scenografia.
“Our Choice” sarà anche la scelta di pubblico e giurie? Difficile pronosticare una facile qualificazione per il brano islandese, schiacciato in una semifinale molto forte e penalizzato dal running order.
Terzo ad esibirsi il rappresentante dell’Albania Eugent Bushpepa, che non ha risparmiato la voce per offrire fin da subito una esibizione molto applaudita ed apprezzata da tutta la sala stampa, che ha accolto ogni prova con calorosi applausi. Le luci rosse e gialle contornano una performance semplice ma ben studiata, che saprà imprimersi nella memoria dello spettatore.
Sul palco con Eugent due coriste, insieme a un batterista e due chitarristi, su cui si apre l’esibizione. Sembrano azzeccate anche le scelte d’abbigliamento, per una performance di “Mall” che ha tutte le carte in tavola per giocarsi un posto in finale, impreziosita dalla scelta di mantenere il testo in lingua madre.
Un inizio originale per la performance di Sennek dal Belgio: la telecamera apre sugli occhi della performer, quasi come fossero un raggio di luce, salvo poi allargare l’inquadratura per rivelare l’artista nella sua interezza. Ancora una volta tonalità scure, principalmente sul blu, interrotte da taglienti raggi bianchi, per una esibizione dal sapore intimo, e a tratti degna di un film da 007.
Ottima la scelta di Sennek di spostarsi, mentre canta “A Matter Of Time“, verso la passerella attorno al pubblico. Una performance di classe, che non si discosta dall’atmosfera già creata lo scorso anno dalla connazionale Blanche.
Impressiona la prova di Mikolas Joseph, in gara all’Eurovision 2018 per la Repubblica Ceca. Subito balzato ai primi posti delle preferenze dei fan europei, non delude in queste prime prove, in cui ha lavorato sodo per sistemare tanti dettagli e migliorare, ripetizione dopo ripetizione, la resa finale della sua esibizione.
Con lui sul palco due ballerini mentre, fuori scena, tre coristi che lo supportano durante una elaborata performance che lo vede mostrare sia il suo controllo vocale che le sue abilità con passi di danza elaborati. Sul palco lo stesso outfit e le stesse scelte artistiche (eccezion fatta per il cammello) già visti nel video ufficiale di “Lie To Me“, assicurando una performance che non faticherà a passare in finale.
Nel corso del pomeriggio, è giunta notizia che Mikolas, durante le prove, si è fatto male alla schiena, forse a causa delle acrobazie che ha provato durante l’esibizione: ha saltato il Meet&Greet con la stampa per alcuni accertamenti in ospedale.
AGGIORNAMENTO: Infortunio alla schiena per Mikolas Josef durante le prove
Ieva Zasimauskaitė è salita sul palco per la Lituania portando con sé una atmosfera intima e al contempo drammatica, nella sua semplicità e dolcezza. Una performance pulita, che vede Ieva spostarsi nel palco, per portarsi, alla fine dell’esibizione, su uno dei due ponti che si trovano lateralmente alla scena, dove è raggiunta dal marito, con cui si strofina il naso.
Interessante notare che, nel corso della performance, appaiono a schermo numerose grafiche, che ritraggono bambini, coppie anziane e giovani, come succede nel video ufficiale di “When We’re Old“. Ancora da aggiustare le dissolvenze di comparsa e scomparsa di queste trovate sceniche, tuttavia molto suggestive.
La giornata si scalda con le prime prove della favorita della vigilia, l’israeliana Netta Barzilai. Netta porta sul palco la sua inseparabile loop station, con cui è solita esibirsi, insieme a due “armadi” pieni di gattini giapponesi con la zampetta che oscilla… una scelta davvero particolare! Netta mette a segno diverse prove vocalmente ineccepibili, ma forse risulta un po’ troppo statica sul palco.
Rimane la chiacchierata chicken dance, ballata dalla stessa Netta e dalle ballerine/coriste che la circondano più volte durante la performance, in modo non dissimile dal videoclip di “Toy“. Le atmosfere sul rosso e sul giallo ricalcano le sonorità orientali del brano, che non avrà alcun problema a classificarsi per la finale e rimane seriamente in corsa alla vittoria.
E quando sembrava che con i gattini giapponesi si fosse raggiunto l’apice… ecco che arriva la Bielorussia, con Alekseev, che portano sul palco le rose! Sì, perchè l’esibizione parte con il cantante che porge una rosa alla telecamera, poi presa da una ballerina in scena – vestita in rosso – che lancia con un arco la stessa rosa all’artista. Nel climax della canzone, peraltro, Alekseev rivela una camicia tutta strappata sulla schiena, le cui ferite sono piene di rose e… dovrebbero sanguinare tramite qualche trovata scenica.
Vocalmente valida, la performance di “Forever” lascia un po’ a desiderare a causa di questi dettagli un po’ pacchiani, tanto che la sala stampa risulta un po’ interdetta, addirittura accogliendo il risultato finale con qualche risata.
Si continua con l’Estonia, che canta “La Forza“, un brano pop-lirico in italiano. Dopo mille indiscrezioni e le critiche sull’eccessivo costo , finalmente c’è certezza sul fatto che Elina Nechayeva avrà un vestito corredato da innumerevoli proiezioni, potenziate rispetto alla finale nazionale dell’Eesti Laul.
Le abilità canore della cantante sono indiscutibili, e le proiezioni floreali impreziosiscono la resa finale, ben progettata anche con uno studiato lavoro di telecamere che potrà miglioare ulteriormente nelle prossime prove.
Conclude la giornata il quintetto degli Equinox per la Bulgaria. Disposti su piedistalli trasparenti, i cantanti sono tutti vestiti di nero, contornati da fumo e nebbia. L’atmosfera è piuttosto scura, ed è illuminata da taglienti fasci di luce di colore bianco e verde. Importante il lavoro di telecamere sperimentato nel corso delle prove di oggi, con l’uso di più inquadrature in un’unica schermata e diverse transizioni ed effetti speciali.
La performance vocale di “Bones” è pulita e senza problemi di intonazione, il gruppo fa presenza, e porterà a casa una nuova qualificazione alla finale per la Bulgaria, che anche quest’anno gioca per vincere.
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