Eurovision 2018, scommesse: Cipro e Israele davanti, in ascesa Germania, Italia e Irlanda
Nuovo terremoto nelle agenzie di scommesse in relazione al Paese vincitore dell’Eurovision Song Contest 2018. Dopo le due semifinali e l’uscita dell’ordine di esibizione, le quotazioni hanno iniziato a cambiare in maniera estremamente vertiginosa, rendendo praticamente impossibile comprendere con stabilità quali siano molte delle tendenze attualmente in corso.
In questo articolo, vi proponiamo l’aggiornamento, suscettibile di cambiamenti da un’ora all’altra, delle 11:20 su tabellone Oddschecker. Queste quote sono differenti da quelle che si possono trovare in agenzie italiane, per esempio la Snai, ma non solo (si possono trovare anche ramificazioni italiane di agenzie presenti su altri territori, ma che devono acquisire la licenza ministeriale per operare sul nostro territorio, dove raccolgono giocoforza dati differenti).
Al primo e al secondo posto ci sono, in maniera piuttosto netta, Cipro e Israele. Eleni Foureira, con Fuego, è destinataria di quote sempre più vicine, e in alcuni casi pari, a 2 (significa che se puntate 10 euro su di lei, ne vincete 20). C’è anche una punta di 1,91, mai vista fino ad ora nell’annata eurovisiva. Va segnalato, però, il fatto che dopo la sua esibizione in semifinale c’era stato un momento in cui le quote si erano drasticamente impennate, consentendo una breve mezz’ora di gloria alla Norvegia.
Per quanto riguarda Netta, con Toy, le quote vanno da 4 a 5,25. Anche il suo caso, però, è molto simile a quello cipriota, perché nel corso, e dopo, la prima semifinale, le quotazioni erano salite oltre 7, il che faceva pensare che il numero di convinti non fosse pari a quello dei disillusi dalla performance di colei che aveva guidato la classifica delle scommesse fino a lunedì scorso.
Al terzo posto, in maniera al momento piuttosto netta, si posiziona la Francia: i Madame Monsieur, con Mercy, sono accreditati di quote che ballano tra 10 e 14,2. Nel loro caso, bisogna dire che i valori offerti dagli allibratori sono sempre rimasti in un’area compresa tra 7 e 10 nel corso di questa settimana. L’ordine di uscita ha regalato alla coppia (anche nella vita) il numero 13: si tratta di una posizione che può giustificare il mantenimento delle quote.
Chi, invece, ha subito un evidente danno dal running order è la Lituania: Ieva Zasimauskaite, con When we’re old, per qualche ora è stata accreditata della terza posizione. Poi, l’uscita dell’ordine di esibizione, che l’ha vista piazzata come quarta a cantare, ha causato un drammatico incremento delle quote puntate su di lei. Al momento, si trova in quinta posizione, preceduta dalla Svezia (Benjamin Ingrosso – Dance you off), che in tutto questo trambusto non ha cambiato significativamente i propri valori, ma ha giovato degli spostamenti di questa o quella nazione.
Per una Norvegia (Alexander Rybak – That’s how you write a song) che deve sostanzialmente abbandonare i sogni di gloria, visto che sta crollando in maniera inesorabile (da seconda a settima, ed è destinata a perdere ancora posizioni), ci sono tre Paesi che, grazie all’ordine di esibizione, ma non solo, stanno scalando le classifiche.
Al sesto posto troviamo la Germania, con Michael Schulte che ha ben impressionato più volte nell’interpretazione della sua You let me walk alone. Scala posizioni anche l’Italia: l’ultima posizione in ordine di uscita ha regalato a Ermal Meta e Fabrizio Moro la possibilità di essere al momento ottavi con vista sul settimo posto, e non è da escludere che, in caso di esibizioni positive in Non mi avete fatto niente stasera per le giurie e domani per il televoto, le cose possano mettersi bene per i nostri.
Al nono posto spunta l’Irlanda, con Together di Ryan O’Shaughnessy. Qui vanno fatte un paio di riflessioni: è vero che la canzone sta sorprendendo su iTunes, ma è altrettanto vero che non è difficile assumere che una consistente quota delle scommesse provenga, nel tabellone preso in esame, da Regno Unito e Irlanda. Non va, infatti, dimenticato che nelle scorse annate si sono visti Joe & Jake (UK 2016) scalare le classifiche degli allibratori fino alla top ten per poi finire nei bassifondi; discorso simile, ma con fine migliore (15° posto) va fatto per Lucie Jones, in gara per il Regno Unito lo scorso anno.
Completa la top 10 l’Estonia, con Elina Nechayeva e la sua La forza, data da molti tra i favoriti della vigilia, ma che alla prova dei fatti non sembra poter godere dello stesso effetto catalizzante che hanno avuto altre proposte non dissimili (leggere alla voce Il Volo, anche se nel caso del nostro trio vocale non si trattava tanto di una canzone operistica quanto di un mix tra opera e pop).
Ricordiamo, come abbiamo già accennato, che questa sera si svolgerà la prova sulla quale i 26 finalisti voteranno per le giurie: sarà questo il primo appuntamento col quale le agenzie di scommesse potranno cambiare ancora le loro quote. Per ognuno dei finalisti, vietato sbagliare: una pessima prova di fronte alle giurie potrebbe essere pesantissima da dover incassare. C’è chi, avendo chiuso all’ultimo posto per le giurie per questa ragione, finendo poi terzo al televoto, ne sa qualcosa.
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