Oltre 22.000 firme dall’Islanda per boicottare l’Eurovision 2019 in Israele
Non si fermano le polemiche attorno a quello che sarà l’Eurovision 2019 che, come da regolamento, si svolgerà in Israele, in seguito alla vittoria di Netta Barzilai con il brano “Toy“. A prendere posizione questa volta è l’intera Islanda, tramite una petizione online che ha da poco superato le 22.000 firme.
Crescono ad un ritmo sostenuto le firme alla petizione, lanciata sulla nota piattaforma change.org, che invita la televisione islandese RÚV a boicottare l’Eurovision 2019, alla luce dei sanguinosi eventi che si stanno svolgendo sulla striscia di Gaza in questi giorni. Nel commento che accompagna la raccolta di consensi, si legge:
In seguito alla violazione dei diritti umani perpetuata da Israele verso la Palestina, non pare etico per noi partecipare in una competizione come l’Eurovision, nascondendo la violenza di Israele contro i paesi confinanti. Negli scorsi mesi, lo Stato di Israele ha ucciso dozzine di persone solo per il fatto che stavano protestando per la situazione.
La petizione assume una rilevanza ancora maggiore se si tiene conto che 22.000 firme valgono circa il 6% della popolazione islandese. Ma a schierarsi contro la partecipazione dell’Islanda all’Eurovision 2019 è anche Daði Freyr, secondo classificato alla selezione nazionale Songvakeppnin nel 2017. In un tweet pubblicato ieri, l’artista afferma:
Stavamo pensando a un ritorno al Songvakeppnin 2019. Tuttavia, non possiamo, in buona coscienza, partecipare alla grande festa che è l’Eurovision, mentre il governo di Israele e il suo esercito stanno brutalmente violando il diritto della gente della Palestina. Chiediamo a RUV di non prendervi parte nel 2019.
Della stessa idea anche l’icona della musica islandese Paul Oscar, già all’Eurovision nel 1997, che ha affidato a Facebook un lungo pensiero, dove chiede all’emittente RÚV di “cogliere questa opportunità e di usare la sua assenza come protesta” e di “boicottare l’Eurovision 2019” in quanto “chi mai vorrebbe esibirsi a Gerusalemme, quando ci potrebbe essere un bagno di sangue dietro l’angolo?“.
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Il direttore dei programmi televisivi di RÚV, Skarphéðinn Guðmundsson, ha confermato in una trasmissione che l’Islanda non ha ancora preso nessuna decisione:
La nostra partecipazione non è mai scontata, faremo sapere pubblicamente in autunno la nostra posizione.
Nonostante si propenda verso la partecipazione, c’è l’assicurazione che “RÚV terrà in conto la situazione israelo-palestinese nella fase di valutazione“, ha concluso il manager.
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E’ veramente ridicolo cio’ che stanno facendo gli islandesi, una farsa stupida. Ha vinto ISRAELE,secondo me con merito. Attaccarsi alla politica per una canzone è ignobile. Laggiu fra Israele e Palestina la situazione è pesante. Su altri siti dedicati all’eurovisione e alla vittoria d?Israele sono arrivati commenti nazisti e antisemiti. VERGONA INDELEBILE per chi li ha scritti. Verrà una giustizia per tutti e ricordate scellerati, privi di coscienza il torto e la ragione, non stanno mai solo da uma parte. Renzo
Personalmente, posso essere d’accordo con dare un segnale forte, a maggior ragione in un paese dove la politica e la religione condizionano molto la vita delle persone. Opinoni personali, giuste o sbagliate che siano. Reputo però sbagliato correre ora sul carro dei vincitori del “non partecipiamo per la guerra Israelo-palestinese ecc…”, quando poi beatamente sono andati a Kiev in un paese martoriato da una guerra dai più dimenticata…
Grande finalmente qualcuno si muove in questo senso, boicottato tutti Euro festival, una farsa eurovisiva che premiano sempre Canzoni (con tanto di tangenti), a scopo guarda caso o politico o di natura umana diversa.
Caro Giulio, quando si fanno delle accuse pesanti come le tue, parlando addirittura di tangenti, o hai delle prove e quindi puoi dimostrare quanto dici, oppure è meglio stare zitti o si rischia anche una denuncia (con conseguenze pesanti). Da parte nostra invece, questo è l’ultimo avviso. Altri commenti del genere, diffamanti e offensivi, non saranno più accettati.
La mamma dei cretini vedo che è sempre incinta. L’unica cosa da boicottare è la tua connessione internet e non darti più accesso ad un PC, viste le cazzate che spari. È arrivato il complottista di turno.