Eurovision 2019: la tv di Israele chiede più soldi per l’evento al Governo, che però rifiuta
Non finisce di creare discussioni l’organizzazione dell’Eurovision Song Contest 2019. Dopo le ormai solite battaglie tra città candidate a ospitare l’edizione israeliana, se ne aggiunge un’altra che porrebbe seriamente in dubbio proprio l’organizzazione dell’evento in Israele.
Cos’è successo? Semplicemente, la KAN (l’attuale tv pubblica di Israele, sostitutiva dell’IBA che ha chiuso lo scorso anno) ha chiesto, in aggiunta al budget già fissato in 190 milioni di dollari, un ulteriore aumento di 12 milioni di euro entro 5 giorni a partire dal 26 luglio. Il governo ha deciso di non concedere questo finanziamento, lasciando alla tv statale l’incombenza di lavorare col budget a disposizione.
Specifichiamo, per chi non fosse pratico dell’Eurovision, che i 12 milioni di euro in questione sono relativi a una sorta di deposito di sicurezza presso l’EBU, una garanzia che il concorso si svolga regolarmente (se n’era già parlato con l’edizione di Kiev 2017, sebbene in modo più marginale) e che in caso di esito negativo vengono utilizzati per trasferire l’evento altrove
La KAN ha risposto dal canto suo con una dura lettera nella quale l’estrema difficoltà di far ricorso al solo budget già assegnato senza mettere a rischio anche l’emittente stessa. Il Ministero delle Comunicazioni ha offerto a Kan la possibilità di chiedere quei soldi in prestito allo Stato, ma l’emittente ha rifiutato.
Fonti israeliane stimano che la manifestazione dovrebbe costare alla tv circa 41 milioni di dollari (che corrispondono a meno di 40 milioni di euro, al cambio attuale). Ad oggi, rimanendo Israele la detentrice dell’organizzazione, ci sono tre città davvero in corsa per avere l’evento: Gerusalemme, Tel Aviv ed Eilat.
Sembra, per la verità, piuttosto improbabile che Israele si lasci sfuggire l’opportunità di ospitare, ma nel caso in cui ciò dovesse avvenire, si avrebbe la prima volta di un vincitore che non ospita dal lontano 1980, anno in cui fu ancora Israele a declinare per via di una importante ricorrenza che ne pregiudicò anche la partecipazione stessa all’Eurovision: in quel caso, a farsi carico degli onori di padrona di casa fu la tv olandese, a L’Aia
Israele ha vinto il concorso quattro volte, l’ultima nel 2018 con Toy di Netta.
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