Ascolti Junior Eurovision 2018: 34.300 telespettatori su Rai Gulp (0,21% di share)
Come per ogni edizione, anche per lo Junior Eurovision 2018 è il momento di scoprire quale è stato il riscontro in termini di telespettatori su Rai Gulp, che ha trasmesso l’evento in eurovisione dalle ore 16 (oltre ad una speciale anteprima da studio).
Partiamo proprio da quest’ultima: dalle 15:20 alle 16 sono stati 14.000 i telespettatori (con uno share dello 0,09%) che hanno seguito lo speciale condotto da Mario Acampa e Federica Carta, in diretta dagli studi Rai di Torino.
Lo show vero e proprio, dalle 16 alle 18:28 ha totalizzato una media di 34.300 telespettatori e uno share dello 0,21%, in calo rispetto allo scorso anno, quando aveva totalizzato una media di 37.000 ascoltatori e lo 0.23% di share.
Registrato un picco di 78.900 spettatori (0,45% di share) alle 18:15, durante l’annuncio dei voti della parte più alta della classifica (top 5), superando il picco raggiunto nel 2017 (65.000 telespettatori).
L’esibizione dei nostri rappresentanti (Melissa & Marco) è stata seguita da 24.500 spettatori, con uno share dello 0,15%.
I contatti unici sono stati 283.000 (ovvero chi ha seguito lo Junior Eurovision 2018 per almeno un minuto). La media da ottobre, nella fascia oraria in cui è andato in onda l’evento, è di 36.700 spettatori, quindi un dato di ascolto più o meno in linea con quello della rete.
L’età media degli spettatori è stata di 22 anni. Ottimo il dato nel target di riferimento (4-14 anni) con 15.800 spettatori e 1.84% di share. Altro target interessante quello tra i 45 e i 54 anni, con 7.500 spettatori e lo 0.29% di share.
Chiudiamo con il confronto con gli altri canali “kids” (quindi i diretti competitor). Rai Gulp risulta ultimo nella fascia oraria 16-18:28: al primo posto troviamo Rai YoYo con 129.000 telespettatori, seguito da Boing (114.000), Frisbee (100.000), Super! (86.000), Cartoonito (64.000), K2 (60.000) e POP (35.000 spettatori. Questo canale lo scorso anno non era rilevato).
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Siamo alle solite. I dirigentucoli della Rai non credono ai prodotti della Ebu,a cui la Rai stessa è consorziata. Proprio ieri riflettevo guardando lo spettacolo su questo: che ci vuole a mandarlo in onda su RaiUno nel pomeriggio della domenica. Non credo che sfigurerebbe di fronte a programmi che fanno venire il latte alle ginocchia per la stupidità con cui sono fatti o per la loro inutilità. Tanto più che da qualche anno la domenica della rete pubblica è spezzettata in segmenti. Quindi tagliando l’ultima parte di Domenica In, si incastrerebbe alla perfezione tra lo storico contenitore e l’Eredità. Perchè sprecare uno spettacolo così ben fatto, soprattutto quest’anno, in una rete di supernicchia? Bah! E chi li capisce? Io no! :(
Programma godibilissimo e quest’anno anche i brani erano interessanti (o almeno più del passato) ma a quanto pare ai bimbi italiani piace poco.
Orario difficile, specialmente la prima parte del pomeriggio, dove per fortuna molte mamme preferiscono portare i bimbi all’aria aperta che lasciarli incollati alla tv, certo che lo Junior Eurovision proprio non decolla da noi…