Sanremo 2019: Baglioni annuncia Andrea Bocelli, Elisa e Giorgia come ospiti. Nessun accenno all’Eurovision
Si è svolta quest’oggi la tradizionale conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo 2019, con Claudio Baglioni a fare per la seconda volta le veci del padrone di casa, coadiuvato da Claudio Bisio e Virginia Raffaele, che lo assisteranno nella conduzione.
Lungo e articolato è stato il discorso di Baglioni sulla sua idea del Festival con la musica al centro:
Combattiamo con questa forma di espressione tascabile che è la canzone. Ripeto ancora una volta quanto le canzoni siano una musica da fanteria, un’arte povera, però riescono laddove tante altre cose non ce la fanno, riescono a creare una memoria, un richiamo evocativo immediato, come delle stelle fisse, dei profumi
Ancora:
Sanremo per me non è mai stato una trasmissione televisiva, ma un evento televisivo bandiera, per cui deve avere un carattere di straordinarietà e di sorpresa e si rivolge a un pubblico estremamente vario e voglioso di sentire cose nuove
Quest’anno, ha detto ancora il cantautore romano, ci sarà l’armonia al Festival, come approdo per ponti da elementi molto lontani.
Avvicinamento degli opposti, significa in questo caso anche diversità. Le note da sole esprimono un’emozione, ma anche in una prospettiva del parlare ancora della musica pop, che a mio parere racchiude gran parte delle musiche correnti, dico che è ancora una delle poche musiche in movimento, in via di trasformazione. Un po’ tutte le altre musiche o quasi sono elitarie che tendono a conservarsi . Non a caso chi studia musica lo fa nei conservatori. Quest’anno la scelta è caduta su 22 proposte musicali che cercano di raccontare il Paese musicale per quello che è, cercando anche di prevedere quel che potrà succedere tra poco.
Si sono presentati anche Claudio Bisio e Virginia Raffaele, introdotti da Baglioni come “Fratello Sole e Sorella Luna” (a richiamare il titolo di una delle sue primissime canzoni), non senza una vena di allegria.
Claudio Fasulo, anni da capostruttura e poi vicedirettore di Rai1, ha illustrato come saranno sviluppate le serate:
- Prima serata (5 febbraio): si esibiranno tutti e 24 gli artisti
- Seconda serata (6 febbraio): si esibiranno 12 artisti
- Terza serata (7 febbraio): si esibiranno gli altri 12 artisti
- Quarta serata (8 febbraio): si esibiranno tutti e 24 gli artisti in duetto
- Quinta serata (9 febbraio): si esibiranno un’ultima volta i 24 artisti
Il sistema di votazione è identico a quello dello scorso anno: nelle prime tre serate conteranno per il 40% il televoto, per il 30% la giuria demoscopica e per il 30% la giuria della sala stampa.
Nella quarta e quinta serata le percentuali si modificheranno così: 50% televoto, 30% giuria della sala stampa e 20% giuria degli esperti. La votazione sarà globale, nel senso che per il risultato finale si terrà conto di tutti i numeri sopraindicati.
Sono stati annunciati i nomi di alcuni degli ospiti: Andrea Bocelli (probabilmente col figlio Matteo), Elisa, Giorgia, Pippo Baudo e Fabio Rovazzi. Alla lista se ne aggiungeranno almeno altri cinque, dal momento che è intenzione di Baglioni avere almeno due ospiti cantanti per serata.
Sulla polemica legata al brano Caramelle di Pierdavide Carone e i Dear Jack, sul quale la Rai è stata accusata di censura, sia Baglioni che Fasulo hanno categoricamente smentito.
Spazio, infine, all’attualità, con Baglioni che ha ricordato l’epoca di O’ Scià, la manifestazione che tenne a Lampedusa ogni settembre dal 2003 al 2012, in cui il sogno era di rendere regolari i movimenti per mare. L’artista ha affermato quanto segue:
Tutti hanno mancato paurosamente, è stato un disastro da tutti i punti di vista che ha generato conseguenze gravissime. Il nostro Paese è incattivito nei confronti di chiunque altro non sia piacevole, fortunato, amico nostro. Guardiamo con sospetto anche la nostra ombra. Credo che le misure messe in atto da questo governo e dai precedenti non siano all’altezza, ma è una grana grossa. Fosse stata presa in esame meglio molti anni fa questo non sarebbe successo. Siamo qui perché di nuovo vogliamo creare un senso armonico, perché il Paese è tremendamente disarmonico, quasi confuso, cieco nella direzione da prendere.
Non si è fatta menzione alcuna dell’Eurovision Song Contest, come era invece accaduto (per l’unica volta da quando l’Italia è tornata in gara, se si eccettua la conferenza stampa separata del 2011 in epoca di ritorno) nel 2018.
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