Clamoroso: l’Ucraina si ritira dall’Eurovision 2019 dopo il caso Maruv

Termina oggi il “caso Maruv” con l’annuncio che l’Ucraina non prenderà parte all’Eurovision Song Contest 2019, in programma per il prossimo Maggio a Tel Aviv.

L’annuncio è arrivato pochi istanti fa tramite un comunicato stampa pubblicato sul sito della televisione nazionale ucraina UA:PBC che, ripercorrendo gli eventi che hanno segnato le prime pagine degli ultimi giorni nel paese est-europeo, comunica il ritiro.

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Come vi abbiamo ampiamente riportato nei giorni scorsi, attorno a Maruv, la vincitrice della selezione nazionale Vidbir 2019, si è creato un grosso caso mediatico – che ha scomodato anche la politica dell’Ucraina – attorno ai passati e futuri concerti dell’artista in Russia, che sarebbero andati anche contro una clausola contrattuale.

Un contratto di partecipazione proposto dalla UA:PBC che, oltretutto, secondo quanto riportato da Maruv stessa, sarebbe stato fortemente limitativo della libertà di espressione e di movimento della cantante di “Siren Song”.

In seguito al rifiuto di Maruv di rappresentare l’Ucraina di fronte a questo clima ostile, l’emittente del paese avrebbe approcciato i secondi e terzi classificati di Vidbir 2019 – le Freedom Jazz e i KAZKA – i quali hanno tuttavia prontamente declinato l’offerta di rappresentare il paese all’Eurovision 2019.

Il comunicato rilasciato da UA:PBC trova nella stessa industria musicale dell’Ucraina una delle cause dell’escalation di proteste e politicizzazione degli eventi a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni:

La selezione nazionale ha attirato l’attenzione della nostra società a uno dei problemi sistemici della industria misucale ucraina: le connessioni degli artisti del mondo dello spettacolo con il territorio dello “stato aggressore”, che sono ancora molto strette al quinto anno di conflitto militare. Per una parte della società, questo fatto è inaccettabile, e per altri causa indignazione e rifiuto.

Le leggi ucraine non impongono alcuna restrizione sul lavoro dei performer e degli artisti nel territorio della Federazione Russa, nonostante la larga richiesta pubblica di risolvere questa situazione.

Di fronte al precipitare degli eventi, la rete pubblica ucraina ha preferito “nelle condizioni di una eccessiva politicizzazione del processo di selezione nazionale” fare un passo indietro e annunciare il ritiro dall’Eurovision Song Contest 2019.


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3 Risposte

  1. Alessandro Sanna ha detto:

    Felice che l’Ucraina non partecipi e spero tanto che se non vincerà Mahmood, vinca il rappresentante della Russia.

  2. Simo ha detto:

    Ci sono possibilità di sanzioni all’Ucraina da parte dell’EBU?

  3. escfan ha detto:

    Sono felice di vedere che gli artisti hanno reagito in modo solidale davanti a questo oltraggio. La libertà d’espressione di un’artista che viene affogata nel vittimismo in cui si crogiola l’Ucraina è forse la cosa peggiore che abbia mai visto da quando seguo l’Eurovision. Che tornino quando smetteranno di piangere appresso alla Russia.

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