Eurovision 2019, Tamara Todevska: “Proud” é dedicata a chiunque lotti per l’uguaglianza”
In terra macedone c’è una sorta di filo rosso legato all’Eurovision che si dipana da 15 anni: è quello di Tamara Todevska, in scena in più occasioni non soltanto da partecipante, ma anche da corista.
Quest’anno la protagonista è lei, che porterà “Proud” per un Paese che ha da poco cambiato nome ufficiale in Macedonia del Nord. Abbiamo raggiunto l’artista per parlare della sua carriera e dell’imminente ritorno in gara.
Ciao, Tamara. Che sensazione è quella di rappresentare la Macedonia dopo così tanti anni dalla prima volta?
La mia prima esperienza sul palco dell’Eurovision risale al 2004, quando sono stata corista per il compianto Tose Proeski. Torno 15 anni dopo, ma come solista. Il livello di emozione è lo stesso della prima volta. La differenza è che questa volta sono più esperta, più saggia e ho molte più cose da dire.
Com’è cambiato il tuo approccio con la musica in questi anni?
La musica è stata sempre presente nella mia vita. Sono molto fortunata a fare quello che faccio perché non molte persone hanno l’opportunità di fare quello che amano ogni giorno. All’inizio della mia carriera il mio percorso era dettato soprattutto dal mio management, ma, una volta cresciuta, ho deciso di prendere tutto nelle mie mani.
Oggi sono molto più coinvolta nel processo di creazione della musica. Voglio lavorare con persone che mi ispirino e che mi rendano una persona migliore. Credo che sia la chiave per ogni cosa nella vita – circondarsi delle persone giuste e fare qualunque cosa si possa immaginare.
Il concorso è passato attraverso numerosi cambiamenti tra il 2008 e il 2019. Cosa ne pensi?
L’unica costante della vita è il cambiamento. Penso che se vuoi sopravvivere in questo frenetico mondo di oggi devi cambiare, e l’Eurovision lo sta facendo. Il cambiamento non è mai facile, ma è sempre un bene. Sarebbe noioso se tutto rimanesse sempre com’è.
“Proud” è una canzone che parla di dare forza alle donne; potremmo dire che è una sorta di “manuale di istruzioni per essere indipendenti da chiunque”. E’ corretto dire che, più della posizione all’Eurovision, t’importa di far arrivare il messaggio?
“Proud” è una canzone che parla di uguaglianza, di accettare sé stessi, di amare sé stessi e di celebrare il proprio io. Parla di essere orgogliosi di chi si è. Celebra le donne e il femminismo ma si può applicare ai migranti, alla comunità LGBT, a chiunque lotti per l’uguaglianza. Questa è una canzone per chiunque sia stato gettato via per essere quello che è.
Penso che tutto sia importante. Devi avere la giusta canzone, il giusto messaggio e la giusta emozione. Questa, però, è la chiave del successo non solo all’Eurovision, ma per qualsiasi cosa io faccia nella carriera e nella mia vita.
Potresti spiegare la ragione per cui Darko Dimitrov è così riconosciuto nell’intera scena balcanica? Cos’ha di speciale?
“Proud” è stata composta da Darko Dimitrov, Lazar Cvetvkovski e Robert Bilbilov e scritta da Kosta Petrov e Sanja Popovska. Sono fortunata ad avere queste persone nella mia vita. Quanto a Darko, è effettivamente uno dei più ricercati produttori nella nostra regione e lavora con alcuni dei più grandi artisti della stessa.
Penso che ciò che lo rende speciale sia il fatto che si concentri su ogni artista, il suo stile di canto e cosa possa funzionare per lui o lei. Lui non considera la musica come un business, ma come un’arte.
Quando hai iniziato a lavorare su Proud? Era una canzone già pensata per l’Eurovision o in origina era prevista per altro?
“Proud” è una delle ultime canzoni che ho ascoltato. Dalla prima nota ho capito che questa era LA canzone. Ci siamo seduti con Kosta e Sanja un pomeriggio, abbiamo scritto le parole e ho capito che avevano qualcosa di speciale.
Da chi sei stata ispirata di più nel tuo viaggio musicale?
La musica è sempre stata presente nella mia vita e sono molto grata per fare quello che faccio. Non molti possono fare ciò che amano davvero ogni giorno, perciò mi sento davvero fortunata. Oltre alla mia famiglia molti artisti mi hanno influenzata nella mia carriera.
Nothing compares 2 U di Sinead O’Connor è una delle canzoni che ho amato di più da bambina. Avevo cinque anni e ho imparato tutte le parole a memoria. Volevo anche avere i capelli come lei! (Sorride) Penso che questa canzone e il suo video mi abbiano fatto capire di voler fare lo stesso un giorno, diventare una cantante. E naturalmente Carola con Fångad av en stormvind.
Ricordo che avevo sei anni e guardavo Carola vincere l’Eurovision Song Contest a Roma (1991, N. d. R.). Penso sia stata la prima volta che io abbia guardato l’Eurovision ed ero ipnotizzata dalla sua energia e dalla sua canzone. Ho imparato le parole a memoria e ho provato la sua routine per giorni.
Quali sono stati gli artisti con cui hai preferito duettare o collaborare?
Da bambina avrei dato qualunque cosa per duettare con Sinead O’Connor. Il mio migliore amico Zoki Baby, che è un DJ molto famoso, un paio di anni fa ha suonato I can’t get no sleep dei Masters At Work feat.
India e dal primo secondo mi sono innamorato della canzone e ho iniziato a sognare di diventare una diva della musica house. (Sorride) Non sapevo che tempo dopo mi sarei esibita con Little Louie Vega a New York. Quando si parla dei sogni che diventano realtà!
Come ti sei sentita quando tua sorella è salita sul palco eurovisivo nel 2014?
Sono molto orgogliosa di mia sorella. E’ un’incredibile donna ed è sempre stata presente per me. Essere sul palco dell’Eurovision con lei è stato uno dei momenti più magici della mia vita.
Hai sentito qualcuna delle canzoni di quest’anno?
Sì, le ho ascoltate tutte e non vedo l’ora di incontrare tutti i fantastici artisti.
A parte la tua entry del 2008, qual è la tua canzone preferita della Macedonia all’Eurovision?
Abbiamo avuto parecchie buone entries. Se devo sceglierne una, prendo “Life” di Tose Proeski. Lui era un grandissimo artista e aveva un’energia unica. Ci manca molto.
Hai pianificato il rilascio di un album nel futuro?
Sì, quando sarà finito l’Eurovision mi concentrerò sul mio terzo album e, naturalmente, sul tour e sul divertimento con i miei magnifici fan.
A margine dell’intervista, dal momento che Tamara Todevska ha citato “Nothing compares 2 U“, vogliamo approfittarne per ricordare anche Prince, che di questo storico successo fu primo interprete.
Va inoltre ricordato che Tose Proeski, spesso citato dall’artista nell’intervista, è deceduto in un incidente stradale nel 2007, lasciando un vuoto enorme nella musica macedone e balcanica, di cui era uno degli interpreti più conosciuti, rispettati e amati.
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