Eurovision 2019, ultime prove per i Big: ottimo Mahmood, bene Francia e Spagna

Report Live da Tel Aviv | Ultimo giro di prove anche per i Big5 (Francia, Spagna, Regno Unito, Germania e Italia), oltre al paese ospitante, Israele. Venti minuti a disposizione di ogni artista per provare nuovamente l’esibizione per l’Eurovision 2019: di seguito potrete trovare le nostre impressioni e un breve estratto dalle riprese televisive di ogni performance.

Mahmood è stato uno degli artisti più brillanti dell’intera giornata di prove e, dopo alcuni aggiustamenti in seguito alle prime prove di un paio di giorni fa, ha saputo convincere la giuria della sala stampa e tutta la critica presente sul posto.

Notevoli i perfezionamenti delle telecamere, delle grafiche, dell’interazione con i ballerini e della vocalità (complice anche una progressiva guarigione). L’Italia è in gara, lo fa con stile e convinzione, e corre nuovamente per i piani più alti della classifica.

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Ad aprire l’ultima giornata delle prove individuali è stato proprio Israele, che con Kobi Marimi continua ad offrire sul palco dell’Expo Tel Aviv tutto il gusto classico delle ballate ben eseguite. Il punto forte è sicuramente la voce del cantante, perfetta nell’esecuzione di un brano non adatto a tutti.

Qualche piccolo ritocco rispetto alle prime prove, con maggiore luminosità all’insieme e qualche movimento ulteriore, sempre coronato sul finale dallo spostamento del cantante sulla passerella in mezzo al pubblico. Rimangono i coristi e le sagome illuminate sullo sfondo, in una atmosfera abbastanza scura ma che segue il crescendo di “Home“. Tutto molto classy, ma difficile per le prime posizioni.

Continua a mietere consensi Bilal Hassani, in gara per la Francia all’Eurovision 2019. Bilal parte sempre dal fondo del palco, con proiezioni sul proprio viso, salvo poi avanzare e proseguire l’esibizione insieme a una ballerina oversize. Sullo sfondo compaiono foto dell’infanzia del cantante, ma anche della storia della ballerina.

Complice la scenografia su cui continuano a passare parole e frasi che ispirano all’autodeterminazione e alla necessità di essere sé stessi, l’insieme riesce a convogliare una certa emotività. Toccante anche il momento finale in cui le due ballerine e Bilal mimano il gesto della corona, mentre appare sullo sfondo una foto dell’infanzia dell’artista mentre compie lo stesso movimento.

Trasmette tutta l’energia e i colori di “La Venda” l’esibizione di Miki, il rappresentante spagnolo all’Eurovision 2019. Notevolmente migliorata la performance rispetto alle prime prove: ora il giovane talento di Operación Triunfo non cerca più insistentemente le telecamere le quali, tra le altre cose, hanno modificato le proprie larghe inquadrature in tagli più stretti e ravvicinati, che meglio seguono il flow della performance.

Rimane la divertente scenografia a “scatole”, mimando le stanze di una casa, in cui cantante e ballerini si esibiscono, ma continua la scelta poco chiara di mantenere in scena il pupazzo animato. Interessante la scena della GoPro, con cui il cantante inquadra il pubblico, che sicuramente risponderà ai movimenti di incitazione della folla sparsi qua e là durante tutta la performance. Ci sono i presupposti per un buon risultato.

Piccoli aggiustamenti per “Bigger Than Us” di Michael Rice. Il Regno Unito punta su una power ballad che di certo non urla alla vittoria, ma potrebbe scongiurare gli ultimi posti in classifica che il paese ha troppo spesso ottenuto negli ultimi anni. Il cantante ha mostrato più agio sul palco, più sicurezza e più disinvoltura, assieme a un perfezionamento del lavoro di telecamere.

C’è stato, almeno in un take, l’utilizzo dei triangoli dinamici sul soffitto, che hanno permesso di dare valore aggiunto all’insieme scenografico, con la conferma che l’inizio del brano sarà in bianco e nero, salvo poi passare progressivamente ai colori dal primo ritornello. Ottima la voce di Michael Rice.

C’è chimica all’interno del duo S!sters, in gara con “Sister” all’Eurovision 2019 di Tel Aviv. Anche se vocalmente convincenti, l’esibizione e la canzone confermano che quest’anno la Germania non gareggia per la vittoria. Non vengono purtroppo smentite, quindi, le impressioni dalle prime prove.

Le due artiste cominciano a cantare separatamente ai due estremi del palco, salvo poi incontrarsi al centro della passerella posta in mezzo al pubblico, dove proseguono la performance in un crescendo di luci e inquadrature interessante. Sul ledwall di sfondo scorrono loro primi piani e immagini di tante sorelle da tutto il mondo.

L’appuntamento si rinnova per il tardo pomeriggio di oggi, con l’orange carpet dell’Eurovision 2019!

 


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